I Fantastici 4: Gli Inizi: La Marvel tenta il rilancio con la sua “Prima Vera Famiglia”
Il 23 luglio 2025 segna l’arrivo nelle sale cinematografiche, distribuito da Marvel e Disney Italia, di I Fantastici 4: Gli Inizi, un progetto cinematografico attesissimo e cruciale per il futuro del Marvel Cinematic Universe. A vent’anni dal film che vedeva protagonisti Jessica Alba e Chris Evans, e a dieci dal fallimentare tentativo della 20th Century Fox, questo nuovo capitolo si assume la responsabilità di rilanciare la “Prima Vera Famiglia Marvel”. La regia è affidata a Matt Shakman, che si trova di fronte alla complessa sfida di bilanciare un’atmosfera rétro anni ’60 con un’anima profonda e un cuore pulsante, pur nella consapevolezza che la pellicola potrebbe non raggiungere la perfezione assoluta.

Tra luci e ombre: un film dal cuore grande ma con difetti strutturali
Il peso delle aspettative è amplificato da un cast principale di grande richiamo, composto da quattro nomi di spicco nel panorama cinematografico attuale: Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards/Mr. Fantastic, Vanessa Kirby che interpreta Sue Storm/La Donna Invisibile, Joseph Quinn nei panni di Johnny Storm/La Torcia Umana ed Ebon Moss-Bachrach come Ben Grimm/La Cosa. A completare l’ensemble, una serie di talenti che promettono di arricchire la narrazione: Ralph Inseon, Julia Garner, Natasha Lyonne e Sarah Niles.
La pellicola di Shakman è indubbiamente pervasa da un grande cuore e un’anima vibrante, evidenziando una regia capace di offrire scene d’azione ben girate, soprattutto nello spazio con richiami ad Interstellar. La prima parte del film si rivela godibile, divertente ed emozionante, riuscendo a introdurre efficacemente i personaggi e il loro nuovo contesto. Tuttavia, il film soffre di un difetto classico: un’eccessiva accelerazione nella trama nella sua seconda metà. Questa corsa contro il tempo potrebbe lasciare lo spettatore con un senso di soddisfazione solo parziale.
Un tuffo negli anni ’60: Terra 828 e l’influenza di Kubrick
Come nuovo inizio, dopo anni di remake, era più che lecito che i Fantastici 4 fossero già trasformati. L’incipit del film ci catapulta in un universo affascinante, la Terra 828, una New York futuristica degli anni ’60. Qui, la mente brillante degli scienziati, capeggiati da Reed Richards, ha rivoluzionato la scienza mondiale. L’atmosfera è pervasa da un’evidente influenza kubrickiana, con continui riferimenti all’epoca d’oro degli “anni mitici”, che si riflettono nell’estetica, nella mola, nella cucina e nel design, creando un immaginario visivo ricco e coinvolgente. La famiglia dei Fav4 è aiutata dal robot H.E.R.B.I.E.,la mascotte del film di si innamora facilmente.

Cosa significa l’ambientazione su Terra-828?
Terra-828 non è l’universo principale del Marvel Cinematic Universe (che è identificato come Terra-616, ovvero quello dove si svolgono storie come Avengers, Iron Man, Spider-Man: No Way Home), ma un nuovo universo retro-futuristico ispirato agli anni ’60, in cui prende forma la storia della “Prima Famiglia Marvel”. L’uso di Terra-828 consente a Marvel Studios di:
- Raccontare una storia originale dei Fantastici 4, senza dover forzare legami immediati con la timeline principale.
- Introdurre personaggi come Galactus e Silver Surfer in un contesto narrativo autonomo.
- Lasciare aperta la possibilità di intersezioni future con il multiverso, ad esempio in film come Avengers: Secret Wars o Kang Dynasty, dove più versioni dello stesso personaggio possono coesistere.
La famiglia al centro: dinamiche relazionali e sfide personali
Una volta presentati Mr. Fantastic, La Donna Invisibile, La Torcia Umana e La Cosa, emerge chiaramente come il mondo si fidi ciecamente dei Fantastici 4, al punto che non si avverte mai la necessità dell’intervento di soldati, eserciti o marine. Il nemico principale del film è il famelico Galactus (Ralph Ineson), una divinità cosmica, Il Distruttore rappresentato magnificamente, risultando minaccioso e terrificante. Al suo fianco, Silver Surfer, Julia Garner, nella versione di Shalla-Bal, seguace del Divoratore di Mondi. Sebbene il suo approfondimento sia limitato, le sue scene d’azione, quando surfa e combatte nello spazio, sono impeccabili e accompagnate da una colonna sonora incredibile di Michael Giacchino. Si consiglia vivamente la visione in uno schermo gigante con dolby surround per apprezzare appieno l’impatto visivo e sonoro.
La storia personale della famiglia è profondamente connessa dalla dinamica di unione. Reed e Sue sono sempre stati visti come la coppia perfetta, e qui li ritroviamo in attesa del figlio Franklin (Vanessa Kirby, dopo Pieces of a Woman, si trova per la seconda volta a partorire in un film). La loro relazione, pur sembrando idilliaca dall’esterno, è costellata di problematiche, tra il razionalismo estremo di Mr. Fantastic e le sue lotte interiori tra il salvare l’umanità e mettere a rischio la propria famiglia. Questo aspetto rende il film molto più cupo di quanto ci si potesse aspettare, nonostante i colori accesi della pellicola.

Il Reed Richards di Pedro Pascal è ombroso, a tratti confuso e ossessionato dalla ricerca della perfezione scientifica, dimenticandosi totalmente del lato umano. Forse, per l’attore di The Last of Us, questa interpretazione non raggiunge la perfezione, apparendo più come un Pedro Pascal vestito da Reed Richards che viceversa. In generale, la famiglia e i quattro protagonisti funzionano molto bene, e il messaggio di unione e di lotta per i propri cari, tutti insieme per salvaguardarsi, arriva forte e chiaro. Estendendosi anche a un livello globale quando si tratta di affrontare la minaccia di Galactus.
Le interpretazioni individuali: un confronto con il passato
Per quanto riguarda gli altri membri dei Fantastici 4, la Donna Invisibile di Vanessa Kirby si rivela sorprendentemente la più forte del gruppo. Il confronto con l’interpretazione di Jessica Alba era elevato, ma la Kirby si dimostra all’altezza del ruolo, offrendo una Sue Storm diversa rispetto a quella degli anni 2000: molto più potente, autoritaria, cupa e profonda. Lo stesso vale per Johnny, la Torcia Umana di Joseph Quinn, che doveva confrontarsi con l’eredità di Chris Evans. La sua Torcia Umana conserva il sex appeal del personaggio, fortemente legato all’apparire e desideroso di mettersi in mostra. Ma è molto meno spavaldo e fuori dagli schemi rispetto alle precedenti versioni.
Infine, La Cosa di Ebon Moss-Bachrach, insieme alla Torcia Umana, sono i personaggi meno approfonditi, ma bastano poche azioni per comprenderlo. Soprattutto il rapporto con la donna che ama, interpretata da Natasha Lyonne. Identificato con lo slogan “è tempo di distruzione”, La Cosa ha un senso di tristezza interiore molto forte. Inoltre, è davvero piacevole vederlo in abiti che coprono tutto il corpo roccioso e non a petto nudo come nei film precedenti. Un tocco di classe è la barba di roccia che lo contraddistingue.

Un nuovo inizio per il MCU
In conclusione, I Fantastici 4: Gli Inizi è un film girato molto bene, che, pur non facendo innamorare come le vecchie pellicole Marvel, possiede un’anima e un cuore. Il suo intento è chiaro: dimostrare che l’MCU sta provando a realizzare prodotti unici, nuovi con trame auto-conclusive come questa. Lo scopo del film è stato raggiunto: introdurre la “Prima Famiglia Marvel” e collegarla a Avengers: Doomsday. Il film offre due scene post-credits, di cui la prima è clamorosa, preannunciando sviluppi significativi per il futuro dell’universo Marvel.
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