Bertie Gregory rivela i segreti degli oceani in “A tu per tu con i delfini” (Dolphins Up Close)
Il 19 settembre 2025, Disney+ accoglie su National Geographic, “Bertie Gregory – Dolphins Up Close“, un documentario che promette di portare gli spettatori in un’avventura mozzafiato nel mondo dei delfini. Ma non solo: il film esplora anche la storia della caccia alle balene nelle Azzorre e l’importante transizione verso la conservazione marina.
Bertie Gregory: un giovane talento con una passione inesauribile
Bertie Gregory, il volto dietro a questo e molti altri documentari naturalistici di successo, è un filmmaker britannico di 32 anni ed esploratore del National Geographic. La sua carriera è iniziata con una passione infantile per la natura, che lo ha portato a vincere il titolo di “Youth Outdoor Photographer Of The Year”. Dopo essersi laureato in Zoologia all’Università di Bristol nel 2014, ha iniziato ad assistere il leggendario fotografo del National Geographic Magazine Steve Winter. Da allora, ha prodotto e condotto otto progetti per il National Geographic, tra cui “Leopards at the door”, “Jaguar Vs Croc” e “Secrets of the Penguins”. Gregory ha anche lavorato per la serie di documentari della BBC di David Attenborough, vincendo un BAFTA per la cinematografia per il suo lavoro su “Seven Worlds, One Planet”.
“Dolphins Up Close”: più che un documentario, un’esperienza
Nell’intervista, Gregory descrive “Dolphins Up Close” come un’esplorazione del mondo dei delfini, animali familiari ma spesso fraintesi: “Volevamo fare questo documentario perché penso che le persone abbiano familiarità con i delfini, giusto? Sono nella nostra cultura pop. Sono animali sorridenti. Possono saltare fuori dall’acqua. Penso che sappiamo che sono intelligenti e che vivono in famiglie. Ma cos’altro sappiamo di loro? Sono predatori incredibili e volevamo mostrare come la loro vita sociale e la loro intelligenza permettano loro di cacciare in modi straordinari, lavorando in squadra.”
Gregory sottolinea come la cooperazione e l’intelligenza dei delfini li rendano predatori eccezionali, capaci di strategie di caccia complesse. Il documentario promette di immergere lo spettatore in un’esperienza adrenalinica, quasi come “un inseguimento automobilistico hollywoodiano”, cercando di tenere il passo con questi agili e intelligenti animali.
Le Azzorre: da capitali della caccia alle balene a paradiso della conservazione
Il documentario non si limita a mostrare la bellezza dei delfini, ma affronta anche temi importanti come la storia della caccia alle balene nelle Azzorre e la transizione verso la conservazione marina. Gregory ha incontrato Daniel Martignano, un ex cacciatore di balene che ora supporta l’industria del whale watching:
“Volevamo incontrare Daniel, l’ex cacciatore di balene, non per puntare il dito e criticare, ma per mostrare la transizione che hanno fatto dalla caccia alle balene all’osservazione delle balene. Ora supporta la fiorente attività di whale watching delle isole. Penso che sia importante celebrare i successi, i momenti in cui facciamo le cose bene. C’è troppa attenzione alle notizie negative.”
Gregory evidenzia l’importanza di celebrare i successi nella conservazione, per ispirare altre comunità a seguire l’esempio e proteggere il nostro pianeta.
Dietro le quinte della produzione: sfide e soddisfazioni
Girare documentari in ambienti marini presenta sfide uniche. Gregory ha condiviso alcune delle difficoltà incontrate durante le riprese di “Dolphins Up Close”, evidenziando la pazienza e la perseveranza necessarie per catturare immagini mozzafiato:
“Lavorare nell’oceano è difficile. Abbiamo cercato questo raduno di tutti questi predatori per cinque settimane, e il tempo era contro di noi. Eravamo sempre a schivare le tempeste… Quindi, vederlo finalmente concretizzarsi nella grande scena finale è stato fantastico.”
Il regista ha anche spiegato come la vicinanza agli animali sia fondamentale per le riprese subacquee, richiedendo un approccio rispettoso e una profonda conoscenza del comportamento delle diverse specie.
Uno spettacolo indimenticabile nell’oceano
Uno dei momenti culminanti del documentario è l’incontro con una straordinaria concentrazione di predatori di diverse specie:
“Essere in mezzo a migliaia di predatori, delfini, squali, uccelli, pesci, balene, tutti a caccia insieme, con animali che volavano ovunque, è stato assolutamente pazzesco. È uno degli spettacoli più grandi, non solo nell’oceano, ma sulla Terra.”
Gregory sottolinea come questo evento sia una testimonianza di ciò che accade quando si dà alla fauna selvatica una possibilità di riprendersi. Le Azzorre, la più grande area marina protetta d’Europa, dimostrano che la conservazione può portare a risultati straordinari.
I sogni futuri di un filmmaker appassionato
Alla domanda sui suoi progetti futuri, Gregory ha accennato a nuovi speciali per “Animals Up Close”, promettendo esperienze cinematografiche coinvolgenti e approfondite. Pur mantenendo il riserbo sui luoghi visitati, ha assicurato che ci saranno molte altre avventure in arrivo.
Il consiglio finale di Gregory è di non concentrarsi solo sulle notizie negative riguardanti l’ambiente, ma di lasciarsi ispirare dalle persone che stanno facendo la differenza e dai successi ottenuti nella conservazione. La natura ha una straordinaria capacità di riprendersi, se le viene data una possibilità.
“Bertie Gregory – Dolphins Up Close” promette di essere un documentario imperdibile, un viaggio emozionante nel mondo dei delfini e un’importante riflessione sul rapporto tra uomo e natura. Preparatevi a essere catturati dalla bellezza degli oceani e ispirati dalla speranza di un futuro più sostenibile. Non perdete l’appuntamento su Disney+ il 19 settembre 2025.
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