Intervista a Steven S. DeKnight per Spartacus: House of Ashur
In un universo televisivo in continua espansione, poche saghe hanno lasciato un’impronta così indelebile come Spartacus. Ora, a distanza di anni, il suo creatore e mente dietro il fenomeno, Steven S. DeKnight, torna con una nuova, audace incursione nel passato romano: Spartacus: House of Ashur. La serie, che esplora un affascinante “what if” incentrato sul controverso personaggio di Ashur, è sbarcata in Italia il 6 dicembre su MGM+.
Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Steven S. DeKnight, figura poliedrica e innovativa nel panorama dell’intrattenimento, per approfondire i dettagli di questa attesissima produzione. DeKnight, nato il 28 ottobre 1965, è un acclamato cineasta e scrittore di fumetti americano, noto per essere il creatore, capo sceneggiatore e produttore esecutivo della serie originale Spartacus, inclusi Blood and Sand, Gods of the Arena, Vengeance e War of the Damned. Il suo curriculum vanta collaborazioni in serie cult come Smallville, Buffy l’Ammazzavampiri e Angel, oltre ad aver sviluppato la prima stagione di Marvel’s Daredevil e Jupiter’s Legacy per Netflix e diretto Pacific Rim: La Rivolta. Nel novembre 2023, Starz ha dato il via libera a Spartacus: House of Ashur, segnando il trionfale ritorno di DeKnight al timone del franchise.
La genesi di un “what if”: Ashur al centro della scena
L’idea alla base di Spartacus: House of Ashur è nata da una scintilla inaspettata. DeKnight spiega come, quando gli è stato proposto di esplorare nuove storie nell’universo di Spartacus, la sua mente sia tornata a una frase pronunciata da Nick Tarabay (Ashur) alla fine di Vengeance a Lucrezia: “Questa è l’ascesa della casa di Ashur”. Nonostante Ashur non abbia mai realizzato il suo desiderio, morendo poco dopo, quella frase ha piantato un seme.
“Ho pensato, diavolo, sembra una serie davvero divertente con Ashur che ottiene tutto quello che voleva”, rivela DeKnight. “E può sopravvivere? Non solo sopravvivere, ma può diventare una persona migliore? Così ho pensato, ‘E se facessimo un ‘what if’?’ Questo mi avrebbe anche permesso di sganciarmi dalla storia e giocare con gli eventi, vedendo come la sopravvivenza di Ashur cambiasse tutto.” L’idea ha ricevuto l’approvazione entusiasta della moglie di DeKnight e in seguito da Lionsgate e Starz. L’ultimo tassello è stato convincere Nick Tarabay, che, come racconta DeKnight con un sorriso,“era in Francia all’epoca e gli ho chiesto: ‘Nick, cosa fai per i prossimi cinque o sei anni?’ Era a bordo immediatamente.”
Ashur: dal cattivo al protagonista complesso
Una delle sfide più grandi era rendere Ashur, un personaggio odiato da molti fan, il perno centrale di una nuova narrazione. “Quando i fan hanno saputo: ‘Stai facendo la casa di Ashur,’ la loro domanda era: ‘Vi aspettate che faccia il tifo per quel tipo? L’ho odiato nella serie”, ammette DeKnight. La “ricetta segreta” per far sì che il pubblico tifi per Ashur? “Introdurre persone che sono molto peggiori, ovvero le élite romane, e vedere come Ashur riesce a destreggiarsi tra loro.”
Un altro ingrediente fondamentale è l’apertura del cuore di Ashur. DeKnight lo ha sempre visto come un personaggio che “poteva essere un eroe,” ma che in Gods of the Arena “voleva solo far parte della fratellanza. Il ragazzo aveva solo bisogno di un abbraccio.” La nuova serie esplora il suo desiderio di essere accettato, il suo innamorarsi e come questo lo cambi.“È un terreno davvero fertile per il personaggio”, afferma DeKnight, pur sottolineando che Ashur “è ancora Ashur. È ancora ingannevole. È ancora pericoloso. Ucciderà ancora persone.”
Il paragone con John Hannah nei panni di Batiatus è calzante: il pubblico tifava per lui nonostante le sue azioni malvagie. L’obiettivo è costruire il personaggio e spingere il pubblico a sostenere il successo di Ashur.
Tra vecchi amori e nuove battaglie: il set di Spartacus
La serie non si limita a introdurre nuove dinamiche, ma riporta in vita anche amati personaggi come Lucrezia. DeKnight sottolinea l’importanza di collegare il vecchio e il nuovo. Riguardo le riprese, DeKnight ricorda che la prima scena girata è stata probabilmente nel “quadrato di addestramento”. La produzione ha avuto la fortuna di riavere Al Poppleton, il coordinatore degli stunt delle serie originali, garantendo che “si sentisse la stessa costruzione”. Le scene più difficili?
“Le giornate nell’arena, senza dubbio. “Abbiamo un’arena pratica con 300 comparse, attori in tribuna e gladiatori che combattono sotto. È un caos pazzesco nel migliore dei modi. In qualche modo, i nostri registi e Al Poppleton riescono a mettere insieme tutto. Sembra semplicemente fantastico.” E per gli appassionati, una buona notizia: la seconda stagione è già stata scritta e “siamo pronti a partire.”
Il messaggio per le nuove generazioni e il futuro della saga
Interrogato su cosa spera possa risuonare di più con il pubblico odierno, specialmente i giovani, DeKnight riflette: “In quest’epoca, la generazione più giovane ha molte difficoltà. Finanziariamente, è molto più difficile. Il mondo è in tumulto. Quindi questa serie, credo, offre un paio di cose. Offre una grande fuga dove puoi semplicemente immergerti nel mondo. E mostra anche molte persone in situazioni simili che lottano per farsi strada per fare meglio.”
Il senso di perseveranza è un messaggio chiave: “Devi continuare a lottare per raggiungere i tuoi sogni. Penso sia un grande messaggio.” DeKnight ha apprezzato la riflessione che anche gli “underdog” possono trovare la loro strada e non sentirsi più soli.
L’aspetto più gratificante per DeKnight è stato “potermi sedere e indossare il cappello di spettatore e guardare lo show, e sono stato travolto”. Il cast e la troupe hanno svolto un lavoro fenomenale, portando in vita le sceneggiature con grande onore.
Steven S. DeKnight conclude con un appello ai fan: “Spero davvero che il pubblico si presenti. Credo che, se non sbaglio, in Italia vada in onda su MGM+ tramite Amazon Prime. Quindi, se tutti si presenteranno, abbiamo molte altre storie da raccontare in questo mondo e, si spera, altri spin-off nel mondo di Spartacus.”
Spartacus: House of Ashur promette di essere un’esperienza coinvolgente e un’espansione entusiasmante di un universo amato. Non resta che sintonizzarsi su MGM+ dal 6 dicembre 2025 per scoprire il destino di Ashur e lasciarsi trasportare ancora una volta nel sanguinoso e affascinante mondo dell’antica Roma.

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