L’appartamento sold out: intervista a Giorgio Pasotti (Armando)
Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni sono i registi de L’appartamento sold out, la serie tv in otto episodi disponibile su RaiPlay a partire da venerdì 28 novembre 2025, coprodotta da Rai Fiction e Aporos Group. Per conoscere meglio il progetto de L’appartamento sold out, ecco l’intervista a Giorgio Pasotti, interprete di Armando.
Trovi il video con l’intervista completa a Giorgio Pasotti (Armando) all’inizio di questo articolo.
Armando si trova a attualizzare nella pratica alcune sue convinzioni e “qualcosa in lui cambia”
Ne L’appartamento sold out, come ci racconta in questa intervista, Giorgio Pasotti interpreta Armando. Si tratta di “un intellettuale di sinistra che sostanzialmente non riesce a far pubblicare i suoi libri, quindi cade in disgrazia. Abbandona la propria casa a Monteverde Vecchio, quartiere – ovviamente – molto borghese e si trova a convivere con altre due coppie: una coppia di arabi e una coppia di indiani, in 70 metri quadrati a Centocelle, quartiere di cui non sapeva neanche l’esistenza. Da lì – come dire – cambia molto in lui, in sé, tutte delle convinzioni che lui aveva sull’apertura verso lo straniero, su tanti temi a cui – ovviamente – siamo tutti affezionati. Poi il buon Armando si trova a che fare con attualizzare la pratica di ciò che lui aveva in mente”.
Questo sviluppo ha delle conseguenze per il personaggio, come spesso accade quando dall’astratto portiamo le idee nel concreto. “Qualcosa in lui cambia”, racconta Giorgio Pasotti.
Perché L’appartamento sold out è una serie unica
Questa serie racconta il confronto tra culture diverse e affronta tematiche scottanti e attuali. Giorgio Pasotti è colpito da due aspetti di questa serie: “l’intelligenza e il coraggio”. Come spiega in questa intervista, “è davvero rara perché è unica. Non ho mai visto né in piattaforma né su Rai un progetto di questo genere. È completamente nuovo. Creerà sicuramente un un tragitto, una strada che spero veramente dalla quale non si può più ritornare; cioè raccontare l’Italia per quella che è oggi”. È quello che ci auguriamo.
Il punto di forza di questa serie è “la tematica, cioè questa multiculturalità, che è multidiversità anche tra le altre persone. Si trattano temi dall’omosessualità alla paternità alla morte. Non è solo il confronto con lo straniero. È un impatto molto potente perché arriva attraverso l’ironia, la profondità. È talmente profondo che alcune volte ci si commuove anche. Quindi, questa sorta di sentimenti arrivano – tra l’altro nella maniera più sofisticata e intelligente – e però ti sconvolgono perché creano veramente una riflessione, una profonda riflessione in chiunque veda questa serie, sempre però con il sorriso sulla bocca”. Queste sono le parole del protagonista.
L’appartamento sold out è uno spaccato di vita che riguarda ognuno di noi
La serie L’appartamento sold out è stata definita “una favola moderna sull’integrazione e sull’accettazione di sé e degli altri” e affronta sia i pregiudizi e i limiti dei personaggi. Pensando a L’appartamento sold out, in questa intervista Giorgio Pasotti spiega che “il messaggio della serie è semplice ma potentissimo. È uno spaccato di vita assolutamente attuale, che non solo ci riguarda, riguarda tutti da molto vicino: la grande forza della parola, del dialogo, della comprensione e, soprattutto, della condivisione del diverso e quanto il diverso possa arricchire. Non dobbiamo aver paura di qualcosa che non conosciamo, ma semplicemente noi dobbiamo accoglierlo e nutrirci di ciò che questa persona, questa cultura può portare; e non solo nei confronti di altre culture, nei confronti anche del diverso, nei confronti anche della propria figlia”.

A tal proposito, l’attore approfondisce la relazione tra il suo personaggio e quello della sua ormai-non-più-bambina: “C’è questo rapporto tra Armando e la propria figlia preadolescente, che insegna molto, sia la forza delle donne sia quanto noi padri rimaniamo dei padri, convinti di portare avanti delle idee molto precise, ma molto spesso dovremmo ascoltare di più i nostri figli, per imparare a nostra volta”.
C’è sempre spazio per imparare, insomma, da chiunque.
Guarda l’intervista completa a Giorgio Pasotti (Armando) all’inizio di questo articolo.

Lascia un commento