La recensione di Underdogs, la miniserie di National Geographic
Dal 16 giugno è disponibile su Disney+ “Underdogs”, una miniserie in cinque episodi che rivoluziona il concetto tradizionale di documentario naturalistico nel catalogo National Geographic. In un panorama dominato da narrazioni epiche e solenni su leoni e balene, Underdogs preferisce dare voce all’ironia e all’imprevedibilità, grazie alla conduzione di Ryan Reynolds, volto e voce iconica di “Deadpool”. La sua narrazione frizzante mette in secondo piano le glorie della natura e accende i riflettori su creature inaspettate, trascurate e – spesso – totalmente esilaranti.
Gli sfavoriti al centro della scena
Dimenticate i grandi mammiferi affascinanti: Underdogs porta finalmente sotto i riflettori i veri “eroi minori” dell’ecosistema terrestre. I protagonisti sono gli animali rimasti nell’ombra dei classici documentari: manati che usano la flatulenza per galleggiare, lucciole-larve delle grotte neozelandesi che trasformano il buio in uno spettacolo da disco club, indomabili tassi del miele che sfidano ogni logica naturale, rane trasparenti, gamberi pistola dotati di veri superpoteri, fino agli eccentrici bowerbird che collezionano oggetti stravaganti per conquistare la compagna. Attraverso ognuna di queste storie fuori dall’ordinario, la serie dimostra che non serve essere un “campione” per avere una storia straordinaria da raccontare.
Ryan Reynolds trasforma la divulgazione
Affidare la narrazione a Ryan Reynolds è una scelta rivoluzionaria che dà all’intera produzione una marcia in più. Con il suo stile irriverente, capace di mescolare sarcasmo, autoironia e rara intelligenza, Reynolds trasforma il classico documentario in un irresistibile show che strizza l’occhio sia al grande pubblico, sia agli appassionati della divulgazione. Le sue battute fanno da tramite perfetto per rendere accessibili anche le abitudini animali più improbabili o sgradevoli, così da raggiungere nuovi spettatori, in particolare tra chi solitamente non si avvicina alla scienza. Il risultato è un equilibrio sapiente tra risate, curiosità e nozioni mai scontate.

Tecnologia da oscar e immagini indimenticabili
Non si tratta solo di umorismo e ritmo incalzante: Underdogs sfrutta le tecnologie più avanzate per offrire riprese spettacolari e prospettive uniche. Grazie all’utilizzo di camere ultra-sensibili, supporti robotici e sensori sofisticati, il team è riuscito a catturare momenti assolutamente inediti, come la magia delle grotte bioluminescenti in Nuova Zelanda o le avventure estreme degli animali su scogliere e foreste. Ogni inquadratura, autentica e mai filtrata da effetti computerizzati, dimostra che la straordinarietà della natura non ha bisogno di artifici, regalando al pubblico emozioni pure e scene da ricordare.
Un’ode agli outsider della natura
Ciascun episodio si concede la libertà di sperimentare un genere diverso, ispirandosi alle parodie cinematografiche come l’heist movie, alle guide per genitori e ai manuali di “seduzione”, fino a una celebrazione della “disgustosa genialità” evolutiva. Il punto di forza di Underdogs sta nel mostrare come nel regno animale il vero valore sia la capacità di adattarsi con creatività ambientandosi nelle maniere più inattese. Tra gag, sequenze folli e autentiche perle di conoscenza, il messaggio arriva chiaro: nella natura non sono solo i più belli o i più forti a meritare attenzione, ma chiunque sappia trovare la propria originalissima via per sopravvivere.
Oltre la risata, la meraviglia
Underdogs è più di una sequenza di sketch sugli animali strampalati; rappresenta un invito, quasi rivoluzionario, a rivedere i nostri giudizi sul valore, sulla normalità e sulla bellezza della natura. La serie ci insegna che dietro ogni comportamento buffo o grottesco si cela una storia straordinaria di adattamento ed evoluzione. Ridere di questi animali, significa in fondo sorridere di noi stessi, riconoscendoci nelle loro debolezze e trovando meraviglia persino in ciò che ci appare più lontano. La vera forza della natura è la sua capacità di sorprendere, divertire e affascinare ben oltre i canoni della perfezione.
Cosa mi è Piaciuto:
- Narrazione brillante, irriverente e accessibile di Ryan Reynolds, estremamente coinvolgente in ogni episodio.
- Selezione di animali poco conosciuti, che porta una prospettiva nuova e fresca sui documentari naturalistici.
- Uso di tecnologie di ripresa avanzate e immagini spettacolari, con ambientazioni mozzafiato e dettagli inediti.
- Ottimo equilibrio tra comicità e divulgazione scientifica, che rende la serie godibile e istruttiva.
- Colonna sonora originale (con brani dei Green Day) che aggiunge energia e ritmo all’esperienza visiva.
Cosa si poteva fare meglio:
- Alcune battute, seppur divertenti, possono risultare fuori luogo o esagerate per certi spettatori.
- La profondità delle spiegazioni scientifiche a volte passa in secondo piano rispetto all’intrattenimento.
- Serie consigliata soprattutto a un pubblico giovane/adulto per alcuni contenuti tra il “gross” e l’irriverente; poco adatta ai più piccoli.
- Il taglio molto irriverente, a lungo andare, può risultare ripetitivo se guardata in binge-watching

Verdetto finale
Underdogs è una ventata di freschezza e originalità che rinnova il modo di guardare ai documentari naturalistici: dissacrante senza essere superficiale, intelligente e capace di entusiasmare sia chi ama la natura sia chi cerca uno show leggero e sorprendente. Non è solo una serie, ma un invito ad apprezzare l’inconsueto e il diverso come forme essenziali del nostro mondo. Da non perdere su Disney+.
A chiusura, mi piace citare una riflessione di Konrad Lorenz; padre fondatore dell’etologia e vincitore tra l’altro di un premio Nobel (come se fosse poco); a proposito della meraviglia che la natura ci sa donare (“L’anello di Re Salomone”):
“In natura la verità è sempre assai più bella di tutto ciò che i nostri poeti, gli unici autentici maghi, possono anche soltanto immaginare”.
Lorenz, con le sue ricerche e osservazioni, ci ha insegnato a guardare alla stranezza del regno animale con rispetto e stupore. Ed è proprio questa la lezione più preziosa che Underdogs ci lascia: la natura, anche nella sua faccia più bizzarra, è sempre sorprendentemente meravigliosa.
Lascia un commento