Lilo & Stitch (2025), un live-action sincero che commuove e fa bene al cuore
In uscita nelle sale italiane il 21 maggio 2025 con Disney Italia, Lilo & Stitch è il nuovo live-action diretto da Dean Fleischer Camp, tratto dal classico animato del 2002. E questa volta, possiamo dirlo: la magia è rimasta intatta. O forse è addirittura cresciuta.
La pellicola riesce nell’impresa, tutt’altro che semplice, di rinnovare senza snaturare, mantenendo il cuore della storia – il concetto di ʻohana, la famiglia che si sceglie – e restituendo al pubblico le emozioni originarie con una nuova profondità. “Ohana significa famiglia. Famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato… o dimenticato”. Questa frase, ormai iconica, risuona con ancora più forza nel contesto del film del 2025, che affonda le radici in tematiche attuali, reali e commoventi.

Una storia attuale che parla di sacrifici, amore e perdita
Il film si focalizza su dinamiche molto realistiche: Nani (Sydney Elizebeth Agudong), la sorella ventenne di Lilo (Maia Kealoha), è costretta a farsi carico del ruolo di madre dopo la tragica perdita dei genitori. È una giovane donna che ha dovuto rinunciare ai propri sogni – come studiare biologia marina – per occuparsi della sorellina, fare mille lavori precari, mantenere la casa pulita, cercare assistenza medica, e soprattutto evitare che i servizi sociali (l’assistente interpretata da Tia Carrere, storico volto della Tv nella serie Relic Hunter) le portino via Lilo.
Dall’altra parte, Lilo è una bambina dolce, originale e piena di amore, che cerca disperatamente qualcuno da poter chiamare amico di avventure. È tenera, generosa, stramba nel modo più meraviglioso: dà da mangiare sandwich ai pesci, regala caramelle ai cani, libera le galline rinchiuse, crea braccialetti con esche da pesca. Ma nonostante tutta questa bontà, fa fatica a trovare il suo posto nel mondo e amicizie. Ed è proprio quando tutto sembra perduto che, come una stella cadente, arriva lui: l’esperimento 626, poi soprannominato Stitch.

Stitch, caos e ʻohana
Creato illegalmente dal Dr. Jumba Jookiba ( Zach Galifianaki), Stitch è una creatura genetica condannata all’esilio dalla Federazione Galattica. Ma riesce a fuggire e finisce sulla Terra, su un’isola delle Hawaii, dove scatena il caos finendo in un canile. È lì che incontra Lilo, e decide – inizialmente per convenienza – di farsi adottare per salvarsi dalla cattura da parte di Jumba e del goffo esperto terrestre Pleakley (Billy Magnussen).
Il film introduce alcune modifiche rispetto al cartone originale: sparisce il Capitano Gantu, figura presente nel film del 2002, per dare maggiore spazio proprio a Jumba e Pleakley, in una versione umana e comica, ma sempre fedele allo spirito originale.
Quello tra Lilo e Stitch non è il classico rapporto animale domestico-padrone. Stitch è molto di più: parla, distrugge, impara, cambia. E il loro legame si costruisce su dolore condiviso, bisogno di appartenenza e voglia di stare insieme. Con il tempo Stich inizia a provare emozioni e capisce di non essere solo un esperimento nato per errore, solo per creare distruzione. Uno dei messaggi più importanti che arriva sin dal film originale di Lilo & Stich. Lo spirito di accettazione del diverso che ti fa sentire meno solo nel mondo, e, paradossalmente, questo altro che ti aiuta a sentirti meglio proviene dallo spazio. Un concetto che può essere collegato al sentirsi soli, non capito, parte di un altro pianeta, appunto alieni. Un aspetto magari celato dalla gioisità del mondo Disney ma che colpisce molte persone da sempre. Ad esempio lo stesso Kurt Cobain si sentiva un aliena sulla Terra perché incompreso tra i suoi simili.

Emozioni, musica e un finale un po’ sopra le righe
Tornano le Hawaii, il surf, le musiche di Elvis, i colori vivaci e i paesaggi mozzafiato. Tutti gli elementi che hanno reso unico l’originale film ci sono anche qui, senza perdere smalto o commozione.
Le lacrime arrivano quasi inaspettate: dalla dolcezza disarmante di Maia Kealoha (Lilo, al suo debutto come attrice), dalla complicità tra sorelle, dalla goffaggine adorabile di Stitch. È difficile non empatizzare, è impossibile non emozionarsi.
L’unica nota un po’ stonata potrebbe essere un finale eccessivamente carico d’azione, in stile Mission Impossible, con una colonna sonora alla Momenti di gloria che forse stona con il tono delicato del resto del film. Ma non rovina affatto l’esperienza.
Un live-action nella top 3 Disney
Sincero, genuino, emotivamente profondo: Lilo & Stitch (2025) è uno dei migliori live-action Disney mai realizzati. Un film che ti fa uscire dalla sala con le lacrime agli occhi e un sorriso pieno, perché ti ricorda quanto può essere bello credere nell’amicizia, nella famiglia e nella possibilità di sentirsi finalmente accettati per ciò che si è. Dei valori, insomma, che non smettono mai di essere vivi tra di noi e per ricordarcelo è ancora una volta un alieno, realizzato in laboratorio; blu, apparentemente aggressivo ma di una pulciosità da far sciogliere anche il ghiaccio di Elsa.
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