Milano Pitch 2025 alla sua settima edizione
Milano Pitch 2025 si è tenuto presso l’Anteo Palazzo del Cinema nella giornata di giovedì 13 novembre 2025. È una meravigliosa iniziativa che permette che l’incontro tra giovani autori e i grandi player dell’audiovisivo e dell’editoria diventi realtà. Ventiquattro progetti narrativi inediti sono arrivati per concorrere a questo evento – dopo una selezione di oltre duecento, all’insegna della sinergia tra libri, cinema e serialità. I giovani autori lombardi hanno la possibilità di presentare alle maggiori aziende dell’editoria e case di produzione televisive e cinematografiche in Italia i loro progetti. In palio ci sono quattro borse di sviluppo, una per ciascuna sezione che sono narrativa ragazzi, narrativa adulti, cinema e serie tv, per un totale di 26.000 euro.
In questo articolo, abbiamo scelto di dare spazio all’intervento di Michele Zatta, sceneggiatore, produttore e dirigente di Rai Fiction. Il suo discorso si divide in tre parti: un consiglio prezioso per i giovani che sognano di veder realizzate le loro storie, un approfondimento su Mare Fuori con uno sguardo alla sesta stagione e un excursus su Sandokan, nuovo progetto seriale targato Rai Fiction.
Come affrontare la “tempesta perfetta” in arrivo? Il consiglio preziosissimo di Michele Zatta

Michele Zatta comincia il suo intervento al Milano Pitch 2025 con una chiosa di apertura. “Volevo portarvi un attimo una ventata fredda e ostile, perché è la ventata della realtà. Allora, diciamo che io penso che tutti quelli che scrivono – io molti anni fa ero tra di voi, ero come voi – hanno un desiderio: che le loro storie vengano realizzate; però siamo in un momento – inutile girarci intorno – molto difficile. Siamo probabilmente di fronte all’avvento della tempesta perfetta. Questo dobbiamo saperlo”, senza inoltrarsi in dettagli di produzione e tax credit. A ogni buon conto quello che accade negli Stati Uniti, generalmente poi arriva anche da noi. Negli USA si realizzano il 50% in meno delle produzioni rispetto al 2018.
Questa premessa è agghiacciante ma altrettanto realistica. Serve ai giovani per capire su cosa far confluire le energie o, per dirla come Michele Zatta, “essere scaltri”. Il segreto è “puntare su storie che costano poco”. Alla luce di un budget che si ridurrà e all’aumento di difficoltà produttive, tutte questioni che arriveranno con questa fantomatica “tempesta perfetta”, “chi ancora non è affermato verrà preso in considerazione in questo mercato solo perché porterà delle idee bellissime e che costano poco”.
Peraltro questa formula non è innovativa. È già stata adottata da Israele molti anni fa, “quando divenne insieme alla Corea del Sud, il leader mondiale dei format”. All’epoca, Michele Zatta racconta di aver parlato con un produttore israeliano illuminato e gli ha chiesto perché le loro serie venissero esportate e adattate in tutto il mondo. Lui gli ha risposto: “Per un motivo molto semplice, perché siamo poveri e quindi, quando sei povero, devi poter scrivere una scena di quattro minuti e mezzo […] con un campo e controcampo, ma la scena deve essere scritta talmente bene, che per nulla al mondo voi cambiereste canale”.
Per fare un riassunto del suo preziosissimo consiglio, ecco i tre ingredienti essenziali dei progetti che potranno avere successo: “originalità, capacità di scrittura e investimento sui personaggi. Character-oriented batte plot-oriented”.
Il caso di Mare Fuori e le anticipazioni sulla sesta stagione
Mare Fuori, uno dei titoli di punta – ormai da diversi anni – di Rai Fiction e fiore all’occhiello della serialità televisiva italiana, va in questa direzione e non è un caso. Mare Fuori tiene conto di uno dei fattori che porteranno a questa fantomatica “tempesta perfetta”: il non interesse dei giovani all’offerta della tv generalista. Ovviamente, se le nuove generazioni non guardano i contenuti, che ne potrà essere della televisione generalista, in particolare della Rai? “Noi ci siamo chiesti in Rai: se i giovani non ci guardano più, tra vent’anni noi siamo morti”, racconta Michele Zatta. L’oggettiva considerazione in questione porta al passaggio successivo: cercare di riconquistarli.
“La ricetta, alla fine, non è stata tanto difficile. Occorreva raccontare storie con giovani, per i giovani, con protagonisti giovani e con tematiche molto forti, mutuate un po’ anche dallo stile che si riscontra sulle piattaforme” spiega Michele Zatta. Quindi, “levare di mezzo un po’ di buonismo, introdurre un concetto di realismo, anche duro, ma – come è anche lo stile Rai – ammantarlo anche di quella che è la spinta valoriale ineludibile”. Il risultato è la creazione di storie che hanno “un coinvolgimento emotivo molto molto forte” in cui i giovani possano ritrovarsi. Infatti, “Mare Fuori propone tematiche – se volete – estreme, ma che – in qualche modo – ogni giovane può declinare per se stesso. Questo – diciamo – è uno dei tanti ingredienti di Mare Fuori”.
Non manca qualche anticipazione sulla stagione in arrivo al Milano Pitch 2025, per la gioia di tutti i fan che stanno aspettando Mare Fuori 6. “Noi adesso siamo alla sesta stagione e – come dire – dobbiamo alzare sempre l’asticella perché è chiaro che noi abbiamo iniziato con un cast di attori sublimi che sono diventati linfa vitale del cinema e della tv italiana, ma che fatalmente ci hanno abbandonato. Quindi noi in questa stagione proporremo un Mare Fuori 2.0. Avremo degli ingressi molto importanti. Avremo un resetting – per così dire – del nucleo fondante di Mare Fuori… E che Dio ce la mandi buona!”.
La sfida di Sandokan, in arrivo su Rai 1
Sandokan, invece, è un’altra serie che si inserisce in questo quadro. La serie originale di Sandokan è del 1976, una serie Rai co-prodotta all’epoca con Inghilterra, Germania e Francia. Michele Zatta ricorda il suo primato: essere stata la prima serie Rai a essere stata venduta negli Stati Uniti. Possiamo solo immaginare come sia stato nel 1976 “andare a girare con delle troupe in Thailandia, in Indonesia, in Malesia, in India: una follia assoluta”. Questa serie ha segnato un’epoca.
La Rai si è posta un obiettivo estremamente sfidante: riproporre proprio Sandokan, un prodotto “che per intere generazioni ha rappresentato LA serie, la serie d’avventura per eccellenza. Quindi è chiaro che noi ci confrontiamo con un’icona assoluta della tv italiana”. È una sfida enorme, ma quello che si è cercato di fare è stato “adattare lo storytelling più moderno, che arriva dagli streamers, che viene dalla necessità di ragionare in termini di archi narrativi, di poste in gioco etc.” Il risultato sarà un “Sandokan completamente diverso ma – allo stesso tempo – lo stesso identico Sandokan di un tempo”.
Sandokan debutta su Rai 1 in prima serata lunedì 1° dicembre 2025.

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