Noi del Rione Sanità: intervista a Carmine Recano, Bianca Nappi e Luca Miniero (Don Giuseppe Santoro, Suor Celeste e il regista)
Giovedì 23 ottobre 2025 è al via Noi del Rione Sanità, la serie in onda su Rai Uno ispirata alla figura del mitico Don Antonio Loffredo, parroco illuminato che ha realizzato il “Miracolo del Rione Sanità”, fondando nel 2006 una cooperativa sociale. Grazie a lui il rione Sanità di Napoli passa da quartiere malfamato e dimenticato a nuovo polo culturale e turistico. Per addentrarci meglio nella trama di Noi del Rione Sanità, ecco l’intervista a Carmine Recano, Bianca Nappi e Luca Miniero, rispettivamente Don Giuseppe Santoro, Suor Celeste e il regista della serie.
Trovi il video con l’intervista completa a Carmine Recano, Bianca Nappi e Luca Miniero (Don Giuseppe Santoro, Suor Celeste e il regista) all’inizio di questo articolo.
Don Giuseppe Santoro è un uomo fragile e pieno di dubbi, nonostante l’apparenza

Grande protagonista della serie è Don Giuseppe Santoro in Noi del Rione Sanità. In questa intervista Carmine Recano ci spiega che obiettivo si è posto quando ha accettato questo ruolo. Inoltre, ci racconta in che modo questo progetto l’abbia sorpreso. “Mi ha sorpreso! Io dico che il cuore, diciamo così, del racconto è dove si combatte la vera battaglia, il mondo interiore di Don Giuseppe. È un uomo che sicuramente ha questo grande sogno, questo grande desiderio di cambiare le cose. Dietro questa sua apparente – diciamo – durezza e coraggio, in realtà si nasconde un uomo molto fragile e pieno di dubbi, tant’è che mette in discussione anche la propria Fede. Si chiede se Dio esiste in quelle realtà. Quindi, quello che mi ha più affascinato è l’aspetto umano di questo personaggio”, rivela Carmine Recano.
Perché questa serie, oltre che importante, è “sicuramente necessaria”

In Noi del Rione Sanità, come ripercorriamo in questa intervista a Carmine Recano, Don Giuseppe viene trasferito e deve fare i conti con un incarico delicato. Agisce all’insegna dell’accoglienza. Perciò questa serie può essere fondamentale proprio nel nostro periodo storico. Infatti “è una serie che ci parla sicuramente della possibilità di cambiare, del valore umano di una comunità. È una serie che ci dice che anche in un luogo abbandonato può nascere qualcosa di bello, di nuovo, solo se si è disposti a lottare tutti insieme e ad accogliere gli altri”, conferma Carmine Recano. Conclude poi: “Quindi – da questo punto di vista – la ritengo una serie importante ma sicuramente necessaria”.
Il significato della frase che Suor Celeste dice a Don Giuseppe: “questa chiusura va capita, riconosciuta”

Il personaggio interpretato da Bianca Nappi nella serie è Suor Celeste, che mostra a Don Giuseppe un ponte che divide anziché unire e dice: “questa chiusura va capita, riconosciuta”. L’attrice condivide con noi qualche riflessione circa questa affermazione. “Sono parole molto vere perché – in effetti – questo ponte, che è stato costruito, ha separato il quartiere Sanità dal resto della città di Napoli. Ha contribuito a tutta una serie di problematiche sociali, economiche che si sono sviluppate nei decenni. Suor Celeste dice questa frase a Don Giuseppe in un momento di suo grande scoraggiamento, proprio per incitarlo a prendere consapevolezza che c’è un lavoro molto profondo da fare, che non basta esserci, ma bisogna fare qualcosa in più”, racconta.
Inoltre, proprio quella scena è un momento di svolta per i due perché “nella storia quel momento lì, fra l’altro, è il primo momento in cui suor Celeste e Don Giuseppe si interfacciano e iniziano ad avere una comunicazione più profonda, che poi li porterà a diventare sodali, amici nel tempo”.
Il sarcasmo del personaggio di Suor Celeste e sul set di Noi del Rione Sanità

Suor Celeste supporta Don Giuseppe, ma è anche ironica. In questa intervista a Bianca Nappi su Noi del Rione Sanità, le chiediamo se c’è stata sul set qualche situazione di tensione smorzata dal sarcasmo. “Beh, quando si lavora ci sono sempre degli orari molto complicati. Spesso si lavora sulla stanchezza. Quindi quando si è stanchi, spesso si è nervosi; però poi basta pochissimo per ridere, per smorzare”, confessa l’attrice.
Poi ci regala un piccolo retroscena: “Ricordo con molta simpatia le scene con Lello, che è un altro personaggio della serie. È molto importante, legato alla Chiesa, che si presta molto a momenti – diciamo – di ironia. Quindi sicuramente tutte le scene col personaggio di Lello, che è interpretato da Tony Laudadio, le ricordo come momenti di ilarità anche”.
La parola al regista, Luca Miniero, che si pone “tra cinema e realtà”

La maggiore sfida nel realizzare Noi del Rione Sanità, ci racconta in questa intervista Luca Miniero, è quella di confrontarsi con la figura di Don Antonio Loffredo. “Sicuramente è difficile raccontare un personaggio realmente esistente. Si teme di tradire la sua missione e, nello stesso tempo, di rispettarla troppo. Secondo me, la soluzione è stare in mezzo, quindi tra cinema e realtà” rivela.
Una seconda stagione di Noi del Rione Sanità? Risponde il regista

Se ci dovessero essere tutti i presupposti, Luca Miniero sarebbe disposto a dirigere un’eventuale seconda stagione? La sua risposta non è delle più entusiaste a riguardo: “Mah, io non è che amo particolarmente le seconde stagioni, quando non conosco i contenuti della storia”. Poi, aggiunge: “Ovviamente è più importante far andare bene o quanto meno che il pubblico accolga bene questa prima stagione”. Questo è poco ma è sicuro. Al futuro si penserà!

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