Le lacrime nere di Mercoledì Addams, significato e teorie
Qual è il significato delle lacrime nere di Mercoledì Addams? “Un piccolo glitch psichico, non farne parola con nessuno soprattutto con mia madre,” dice Mercoledì a Mano. Questa frase, apparentemente innocua, apre un portale su uno dei misteri più intriganti della prima stagione: la comparsa di lacrime nere dopo che la protagonista ha utilizzato i suoi poteri con maggiore intensità. Un fenomeno che ha scatenato un’ondata di teorie tra i fan della serie Mercoledì, ognuno cercando di decifrare il significato dietro questa manifestazione inusuale.
Teorie sulle lacrime nere di Mercoledì:
- Manifestazione di potere: Potrebbero essere una fuoriuscita fisica del suo crescente potere psichico, intensificato dallo stress emotivo. Ciò indicherebbe un “risveglio” di nuove, e potenzialmente pericolose, abilità.
- Corruzione interiore: Le lacrime potrebbero essere un segno di corruzione interna o di un’influenza maligna esterna (come l’Hyde), avvertendo una possibile trasformazione di Mercoledì in una minaccia per sé stessa e per il mondo sovrannaturale.
- Eredità ancestrale: Un’altra teoria suggerisce che le lacrime siano una reazione ereditaria legata alle oscure origini degli Addams, forse una maledizione o un rituale dimenticato. Questo indicherebbe Mercoledì come congiunzione tra il passato e il presente della sua famiglia.
ATTENZIONE: Il testo che segue contiene spoiler di Mercoledì stagione 2 degli episodi 1, 2. Se non volete rovinarvi la visione vi consigliamo di non proseguire la lettura.
Nel secondo episodio della serie, Morticia Addams rivela la sua profonda conoscenza delle “lacrime nere”, un sintomo inequivocabile di esaurimento psichico che si manifesta quando un individuo abusa del proprio dono extrasensoriale. Questa condizione è particolarmente rilevante per Mercoledì, che continua a percepire un forte legame con sua zia Ofelia Trump, sorella di Morticia. Turbata dalle visioni sempre più intense, Mercoledì ha cercato risposte da suo padre, il quale però ha eluso le sue domande, sostenendo che non spettava a lui rivelare certe verità. La somiglianza tra Mercoledì e Ofelia – non solo fisica, ma anche legata alla natura del loro dono – è un punto che Morticia sottolinea con una certa apprensione, suggerendo una possibile ereditarietà del fardello che ha segnato la vita di Ofelia.

Le visioni di Mercoledì diventano sempre più disturbanti e premonitrici. Nelle sue allucinazioni, la ragazza è assalita da immagini ricorrenti: stormo di corvi che volteggiano minacciosi, l’inquietante occhio singolo di un uccello del malaugurio che la fissa, e un teschio adornato da una corona di corde, anch’esso circondato da quegli corvi. Questo teschio richiama alla mente l’Albero Teschio, presente nei boschi della scuola.
La visione di Mercoledì
La visione più potente, che fa preoccupare Mercoledì, è quella in cui vede la lapide di Enid. Un corvo nero, posato sopra la lapide, tiene una rosa bianca. La rosa cade ed è accompagnata dalla straziante voce di Enid che accusa Mercoledì: “È tutta colpa tua” Successivamente, un sussurro che la chiama — “Mercoledì” — la guida in un cimitero, dove una statua incappucciata senza volto, che brandisce una lanterna ed è circondata da corvi neri in volo, amplifica il senso di fatalità. La voce di Enid rimbomba ancora, ripetendo la frase agghiacciante: “Sono morta a causa tua”.
Questi elementi visivi, come l’avvertimento di Galpin e il dipinto di Xavier, convergono in un unico, inquietante simbolo: un uccello nero con un occhio solo, premonizione di eventi tragici. Quando Mercoledì scopre il cadavere di Galpin, si rende conto con orrore che i suoi poteri psichici, così vividi e potenti nelle visioni, inspiegabilmente non funzionano nel momento del bisogno. Questa inefficacia la spinge a cercare risposte e conforto nel libro di Goody — una speranza che svanisce quando sua madre Morticia, nel tentativo di proteggerla, le sequestra il libro.
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