River Film Festival 2025, Padova al futuro tra IA, short e cinema internazionale
Dal 4 al 21 giugno 2025, le rive del Piovego, nel cuore di una Padova artistica e vitalissima, hanno accolto la diciannovesima edizione del River Film Festival. Un appuntamento che si conferma palcoscenico d’eccellenza per il short cinema internazionale – e che quest’anno ha proposto una svolta netta verso le frontiere della tecnologia, con l’intelligenza artificiale protagonista assoluta.
L’ormai iconico schermo galleggiante, adagiato nell’antico porto medievale del Portello, ha ospitato proiezioni di opere da tutto il mondo, offrendo, come sempre, ingresso gratuito per spettatori e addetti ai lavori. Nove le categorie in concorso: un viaggio tra fiction dall’Italia e dall’estero, scuole di cinema, animazione, documentari, queer shorts, virtual reality, tematiche ambientali e sociali, fino a science fiction e fantasy.
Un festival per il futuro
L’edizione 2025 del RiFF ha scelto di porre le nuove tecnologie e l’IA al centro di riflessione critica e creativa. Tra talk, laboratori e una selezione di opere create con strumenti d’avanguardia, il River ha evidenziato come l’intelligenza artificiale stia trasformando radicalmente linguaggi e processi produttivi dell’audiovisivo.
Un momento clou ha visto l’arrivo a Padova di Antonia Kim, autrice coreana di CHOON, primo cortometraggio realizzato interamente con AI: un’opera visionaria di 30 minuti in cui l’intelligenza artificiale genera narrazione e immagini, ponendo interrogativi di grande attualità su autorialità, originalità e nuove estetiche. L’incontro con la regista, tra Q&A e laboratori, ha attratto pubblico, studenti e professionisti.
Un altro grande ospite, Benjamin Seide — media artist, vfx supervisor e pioniere della realtà aumentata — ha guidato una masterclass al Centro Altinate San Gaetano. Seide ha raccontato la sua esperienza nei set internazionali (da Game of Thrones a Scorsese), illustrando le tecniche più recenti in ambito effetti speciali e VR, e dialogando sui prossimi orizzonti che si aprono per cinema, arte digitale e didattica immersiva.
Proiezioni e premi
Come da tradizione, il festival ha ospitato ogni sera, dalle 22, una ricchissima selezione di corti italiani ed esteri, alternando temi, linguaggi e culture. Dai racconti delle scuole di cinema asiatiche ai corti iraniani e polacchi sui diritti umani, dall’animazione ai documentari, dalle sperimentazioni VR alle opere più radicali sul mutamento climatico.
Di grande rilievo la serata del 20 giugno, con l’anteprima italiana di ZHENG YI SAO, il primo lungometraggio narrativo interamente generato da AI (AIGC). Una “scommessa” che ridefinisce i confini tra umano e macchina, e che il RiFF ha voluto celebrare con una proiezione che ha ribadito la vocazione del festival a essere laboratorio d’innovazione e dialogo internazionale.
Concerti, mostre e networking
Non è mancato, come sempre, un fitto calendario di eventi collaterali: concerti con artisti e collettivi internazionali, mostre d’arte contemporanea, incontri di formazione sulla Virtual Reality e talk aperti al pubblico. Il tutto arricchito dalla suggestione della location sulle acque, diventata ormai un simbolo riconoscibile del festival.
Uno sguardo internazionale
Il River Film Festival è partner ufficiale di appuntamenti come la Berlinale. Vanta patrocini prestigiosi di istituzioni europee, università e ambasciate, collocando Padova e il suo patrimonio UNESCO (con la Cappella degli Scrovegni e i cicli di affreschi trecenteschi) al centro della scena culturale europea.
Un bilancio
Alla sua 19ª edizione, il RiFFsi conferma non solo uno dei festival più originali nel panorama italiano, ma anche una delle realtà più dinamiche nel tracciare il futuro della settima arte. L’unione tra tradizione e sperimentazione, pubblico giovane e internazionalità, ha segnato ancora una volta la forza “visionaria” di un appuntamento che riesce a far dialogare classico e avanguardia. Appuntamento, quindi, al 2026: sulle rive del Piovego, dove il cinema incontra il domani.
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