The Choral, interviste al cast al BFI London Film Festival
Il BFI London Film Festival è stato teatro della presentazione di “The Choral”, un film ambientato nello Yorkshire del 1916. La storia ruota attorno a una corale locale che, decimata dalla Grande Guerra, trova nuova linfa vitale nell’inclusione di giovani ragazzi e ragazze. Sotto la guida del rigoroso Dr. Guthrie, interpretato da Ralph Fiennes, la corale riscopre la gioia nel canto, mentre i giovani protagonisti affrontano l’imminente chiamata alle armi. Il film, diretto da Nicholas Hytner, intreccia momenti di umorismo e profonda umanità, esplorando come una comunità possa affrontare l’incertezza e usare la musica per elaborare il caos della guerra.
Tvserial.it ha avuto l’opportunità di incontrare il cast e il regista sul red carpet del festival, raccogliendo preziose testimonianze sulla genesi e sul significato del film. Nicholas Hytner è un regista teatrale e cinematografico acclamato, noto per opere come “The History Boys” e “Miss Saigon”. Ralph Fiennes, attore di fama mondiale, ha interpretato ruoli iconici in film come “Schindler’s List” e “The English Patient”. Lyndsey Marshal è un’attrice versatile con una solida carriera in teatro e televisione, mentre Mark Addy è noto per i suoi ruoli in “The Full Monty” e “Game of Thrones”. Jenny Beavan è una costumista pluripremiata, vincitrice di tre premi Oscar per il suo lavoro in film come “Mad Max: Fury Road” e “Cruella”. Robert Emms, giovane attore emergente, ha recitato in film come “War Horse” e “Kick-Ass 2”.
L’arte come anima e speranza, Ralph Fiennes e Nicholas Hytner
Ralph Fiennes ha sottolineato come il film celebri “il potere dell’arte, in questo caso la musica, di nutrire le nostre anime e renderci consapevoli di chi siamo”. Un commento particolarmente rilevante, che sottolinea l’importanza di storie che ci aiutino a riflettere sulla nostra identità in un periodo storico segnato da conflitti e incertezze.
Nicholas Hytner ha aggiunto che il film “mostra come una comunità, anche di fronte alla peggiore catastrofe, possa scoprire la propria umanità comune e spiegare ciò che sta accadendo attraverso la musica e l’arte”. Questa affermazione evidenzia il ruolo cruciale dell’arte come strumento di coesione sociale e di espressione emotiva, capace di dare un senso al caos e alla sofferenza. Hytner ha condiviso che la scena finale del concerto è stata pianificata minuziosamente, pezzo per pezzo, risultando un momento particolarmente emozionante della produzione. Ha inoltre svelato che il suo brano musicale preferito in assoluto è “Le nozze di Figaro” di Mozart.
Comunità e condivisione, Lyndsey Marshal e Mark Addy
Lyndsey Marshal ha evidenziato l’importanza di “essere parte di una compagnia, di una comunità di persone”. L’attrice ha condiviso un’esperienza personale, raccontando di aver partecipato a una marcia per la Palestina e di aver provato un forte senso di appartenenza. Questo sentimento, ha spiegato, è simile a quello provato durante le riprese del film, dove ha avuto la gioia di imparare a cantare insieme a un gruppo di persone talentuose. Ricordando le riprese della scena del concerto, Marshal si è commossa pensando ai suoi figli e alla devastante sensazione di speranza e di perdita che provavano le madri che salutavano i propri figli in partenza per la guerra.
Mark Addy ha sottolineato come la pandemia di COVID-19 abbia riportato in primo piano il valore della comunità, “dopo un periodo di isolamento e di vite separate”. L’attore ha ribadito che “un mondo con comunità, musica, arte e teatro è un mondo migliore”, sottolineando l’importanza di perseguire un obiettivo comune attraverso l’espressione artistica.
L’importanza dell’arte per il benessere, Jenny Beavan e Robert Emms
Jenny Beavan ha evidenziato l’importanza dell’educazione musicale per i giovani, sottolineando come “suonare in una band, suonare con altre persone, sia una cosa meravigliosa per il lavoro di squadra e la salute mentale”. La costumista ha inoltre rivelato che la scena finale del concerto è stata girata in fretta a causa di problemi di programmazione, ma che il regista Nicholas Hytner ha saputo trovare una soluzione creativa per renderla comunque emozionante.
Robert Emms ha concluso sottolineando come “la musica guarisca le persone e le unisca in modo curativo”. L’attore ha condiviso un ricordo positivo delle riprese, sottolineando l’atmosfera di collaborazione e di affiatamento che si era creata sul set. Emms ha espresso la speranza che il pubblico possa “ricordare l’importanza dell’arte nella nostra società e come essa ci unisca come persone”.
“The Choral” si preannuncia come un film toccante e significativo, capace di emozionare e di far riflettere sull’importanza dell’arte e della comunità in tempi di crisi. Le interviste al cast e al regista hanno rivelato la passione e l’impegno profusi nella realizzazione di questo progetto, che si propone di celebrare la forza della musica e la capacità dell’uomo di trovare speranza anche nelle circostanze più difficili.

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