Material Love (The Materialists), l’attesissimo nuovo film sentimentale diretto da Celine Song
Material Love (The Materialists) è l’attesissimo nuovo film sentimentale diretto da Celine Song, già acclamata per il suo debutto Past Lives, che le è valso una nomination agli Oscar per la sceneggiatura. Distribuito in Italia da Eagle Pictures e prodotto da A24, il film arriverà nelle sale italiane il 4 settembre 2025, dopo il debutto negli Stati Uniti avvenuto il 13 giugno.
La trama di Material Love ruota attorno alla figura di Lucy Mason (Dakota Johnson), una brillante matchmaker con una visione rigorosa e spesso cinica delle relazioni. Professionista nell’aiutare gli altri a trovare la loro anima gemella, Lucy si ritrova paradossalmente single. Ossessionata dal concetto dell’“accoppiamento perfetto”, Lucy vede il matrimonio come un risultato calcolabile e prevedibile. È una calcolatrice dell’amore, interpretazione estrema per qualcosa che, per natura, è imprevedibile e incontrollabile.
La vita sentimentale di Lucy prende una svolta inaspettata durante un matrimonio – che lei stessa ha contribuito a realizzare. Incontra Harry Castillo (Pedro Pascal), fratello dello sposo. Harry incarna l’uomo ideale: affascinante, premuroso, ricco di famiglia, con un lavoro stabile nel mondo della finanza. Un perfetto match, almeno in apparenza, proprio come quelli che Lucy costruisce per i suoi clienti. Pur inizialmente titubante, Lucy crede di aver finalmente trovato l’accoppiamento ideale per sé stessa.

Tuttavia, quello stesso matrimonio segna anche il ritorno improvviso nella vita di Lucy di John Pitts (Chris Evans), il suo ex fidanzato. John è l’esatto opposto di Harry: economicamente precario, condivide un appartamento con coinquilini a 37 anni, sogna una carriera da attore e si arrangia con lavori saltuari. Ma tra lui e Lucy la scintilla non si è mai del tutto spenta. Il triangolo amoroso che ne deriva – tra la sicurezza e l’ideale rappresentati da Harry e il legame profondo ma irrisolto con John – rischia di rivoluzionare non solo la vita privata di Lucy, ma anche la sua carriera e le sue convinzioni sull’amore. #TeamPedro o #TeamChris è ufficialmente iniziato.
Con Material Love, Celine Song riporta in auge la commedia romantica anni ’90 e 2000: fatta di discorsi d’amore lunghi e intensi, mai melensi, capaci di far credere nell’amore anche al più disilluso. È difficile scrivere di un film d’amore senza lasciarsi influenzare dal proprio vissuto, ed è forse proprio qui che Material Love trova la sua forza. Colpisce in particolare chi ha superato i 30 – sì, i Millennials – perché parla del desiderio, spesso frustrato, di trovare “l’uomo o la donna ideale”. Un concetto contaminato, oggi più che mai, dal materialismo. Come suggerisce il titolo stesso, l’amore diventa anche una questione di beni e status. Siamo tutti vittime del materialismo, prima o poi, e in amore ciò si manifesta con ancora più forza. (Per più di metà film ero demolito – io sono alto 1,70…).
Il film parla di innamorarsi, di matrimonio e di certezze che oggi vengono continuamente messe in discussione da un cinismo figlio del nostro vissuto sentimentale. Le esperienze amorose ci trasformano. Ciò in cui credevamo può cambiare, a volte per colpa degli altri, altre per colpa del tempo. Ed è qui che torna la mano di Celine Song: grazie a una scrittura impeccabile e a dialoghi brillanti, Material Love restituisce un senso di agrodolce e una parvenza di speranza. Perché sì, un amore possibile può ancora esistere. La felicità può essere. Non in modo melenso, né disilluso. Ma con quella pacatezza realistica che guida lo sviluppo della trama.

Material Love segna un gradito ritorno al genere romance, rivisitato attraverso lo sguardo raffinato e intimo di Celine Song. La regista, che ha lavorato in passato proprio come matchmaker, ha infuso nel personaggio di Lucy una forte componente autobiografica, rendendolo autentico e stratificato. Il film si distingue anche per le sue ispirazioni cinematografiche. A24 ha rivelato una lista di opere che hanno influenzato la regista: tra queste Espiazione, Orgoglio e pregiudizio, Via dalla pazza folla, Bright Star, Mansfield Park, ma anche titoli più eclettici come Il laureato, Il filo nascosto e Jerry Maguire. Una combinazione di riferimenti che suggerisce un approccio innovativo e personale alla commedia romantica.
Attesissimo dopo il successo di Past Lives, Material Love conferma la capacità di Celine Song di affrontare dilemmi esistenziali e sentimentali con una sensibilità rara. Se nel suo film d’esordio si parlava di identità e destino, in Material Love il tema centrale è il cuore umano, le sue contraddizioni e il bisogno universale di amare ed essere amati. Dopo aver visto il film avrete una voglia matta di ascolta Sufian Stephens anche se non ci sono canzoni nel film, ma calza perfettamente.
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