Occhi di gatto, Tf1 prepara la serie tv live action
Occhi di gatto diventa una serie tv live action. Lo scoop – lanciato a fine marzo dall’attendibilissima rivista francese Le Parisien – rompe gli indugi sul progetto al quale l’emittente francese Tf1 starebbe lavorando da mesi. Si tratta dell’adattamento seriale del celebre manga di Tsukasa Hōjō pubblicato per la prima volta dal 1981 al 1985, diventato a sua volta un anime molto popolare, trasmesso da Italia 1 nel nostro Paese dal 1985 al 1986.
Al timone della serie tv troviamo Alexandre Laurent, già a capo di progetti come Le Combattenti e Bazar de la Charité, entrambi disponibili su Netflix. La serie tv francese sarà realizzata dalla casa di produzione Big Band Story (il poliziesco Leo Matteï).
Non ci sono ancora conferme per il cast, ma si parla di otto episodi da 52 minuti ciascuno. La versione live-action di Cat’s Eye sarà quindi ambientata a Parigi e sembra giungere sulla scia di un altro successo francese con protagonista un ladro di buon cuore: parliamo ovviamente del Lupin di Omar Sy, uno dei maggiori colpacci nella storia di Netflix. La serie live-action dovrebbe esordire nell’autunno 2024 in Francia, per poi approdare sugli schermi del resto del mondo.
Ohlala TF1 officialise le tournage d’une série #CatsEyes d’après l’œuvre du japonais Tsukasa Hōjō 🐈⬛
8 épisodes de 52min commandés pic.twitter.com/TqjpARWIld
— Jeremy M. (@JeremyMingot) March 31, 2023
Sulla scia del manga che l’ha originata, la serie animata di Cat’s Eye vede protagoniste tre giovani e bellissime sorelle, Sheila, Kelly e Tati, che gestiscono il caffè “Occhi di gatto”. Il locale è in realtà una copertura: le sorelle sono, infatti, una celebre banda dedita al furto di opere d’arte, anch’essa chiamata Occhi di Gatto, che così firma i biglietti da visita lasciati sulla scena dei furti. Le sorelle si dedicano a trafugare le opere di un unico artista – Michael Heinz -, il quale altri non è che il loro padre scomparso.
Della serie anime sono state realizzate 2 stagioni per un totale di 73 episodi: l’iconica sigla cantata da Cristina D’Avena ha contribuito senz’altro al successo della serie, che ha continuato ad essere un caposaldo del palinsesto di Italia 1 anche nel corso degli anni Novanta e Duemila.
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