Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo, l’atteso sequel dell’amato classico Disney
Quando si parla di sequel dopo tanti anni – una tendenza fortissima a Hollywood – si storce spesso il naso nell’immediato, ma quando c’è amore, nostalgia fatta bene, anima e cuore, il risultato è uno status di serenità assicurato: questo è quello che avrete con Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo.
Un film atteso da tempo, un regalo per i fan e un veicolo per la vera rinascita di Lindsay Lohan nel panorama cinematografico, come icona Disney senza tempo. Il ritorno avviene con uno dei suoi personaggi più iconici (Anna Coleman), in un sequel che si annuncia tra i film più attesi dell’estate 2025, nella speranza di eguagliare il successo dell’originale, che all’epoca riscosse un notevole incasso al botteghino.
In questo sequel, la coppia Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan torna in un intricato scambio di identità a quattro voci, coinvolgendo:
- la nonna/madre (Tess, interpretata da Curtis),
- la figlia/madre (Anna, interpretata da Lohan),
- la figlia (Harper, interpretata da Julia Butters),
- e la figlioccia/sorellastra (Lily, interpretata da Sophia Hammons).
Un vero e proprio episodio di scambio generazionale.

Un sequel tanto atteso
Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo: l’atteso sequel dell’amato classico Disney con Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan arriva nelle sale italiane il 6 agosto 2025.
Sono trascorsi ben 22 anni da quando Anna (Lindsay Lohan) e Tess (Jamie Lee Curtis) vissero quella surreale crisi di identità extracorporea, scambiandosi i corpi per una giornata ricca di eventi e imprevisti.
Oggi, Tess Coleman è una stimata psicologa di successo, pronta a intraprendere il primo tour promozionale per il suo ultimo libro. Moglie di Ryan (Mark Harmon), madre di Anna e nonna di Harper, è una figura profondamente devota e sempre presente nella vita di tutti, anche se talvolta tende a oltrepassare i limiti con la sua iper-premura, cercando di sostenere Anna, che ha scelto la vita da mamma single.
Anna, dal canto suo, è immersa in una vita frenetica, destreggiandosi tra un lavoro estremamente stressante come manager della popstar Ella (Maitreyi Ramakrishnan, la star di Non ho mai…)), alle prese con una dolorosa rottura sentimentale che sta influenzando la sua creatività e sicurezza interiore, e il ruolo di madre single dell’adolescente Harper (Julia Butters). Harper, quindicenne appassionata di surf, fatica a relazionarsi con sua madre.
La vita di Anna prende una svolta inaspettata quando incontra Eric Reyes (Manny Jacinto, Star Wars: The Acolyte), un affascinante inglese, genitore single e chef di successo con un ristorante tutto suo: è amore a prima vista.
Ma Eric — vedovo — ha una figlia, Lily (Sophia Hammons), una quindicenne appena trasferitasi dall’Inghilterra, che sogna di tornare a Londra per studiare moda ed è fermamente contraria alla nascente relazione tra suo padre e Anna. Nonostante le difficoltà iniziali, Anna ed Eric sono convinti che le loro due famiglie possano unirsi, e presto decidono di sposarsi.

Mentre affrontano le numerose sfide che emergono quando due famiglie si uniscono, Tess e Anna scoprono che il destino potrebbe davvero ripetersi — proprio come nel primo film, quando Tess stava per risposarsi e Anna non era affatto favorevole al matrimonio.
Durante l’addio al nubilato di Anna, una premonizione di Madame Jen (Vanessa Bayer), la veggente multitasking, catapulta Anna, Tess, Lily e Harper in un nuovo, incredibile viaggio di scambio di corpi. Stavolta, Tess si ritrova nel corpo di Lily, mentre Anna si scambia con Harper, dando vita a esilaranti peripezie e trasformazioni adolescenziali estreme che metteranno alla prova la loro capacità di comprendersi l’una con l’altra.
Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo è diretto da Nisha Ganatra ed è tratto dal celebre libro A ciascuno il suo corpo di Mary Rodgers. Il film vanta un cast stellare che, oltre a Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan, include Julia Butters, Sophia Hammons, Manny Jacinto, Maitreyi Ramakrishnan, Rosalind Chao, Chad Michael Murray, Vanessa Bayer e Mark Harmon.
Una coppia vincente: Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis
Il film originale Quel pazzo venerdì fu un successo mondiale al botteghino al momento della sua uscita, nel 2003, e ancora oggi rappresenta uno dei momenti più importanti nella carriera della leggenda del cinema Jamie Lee Curtis. “Quel pazzo venerdì è stato probabilmente uno dei lavori che ho amato di più in assoluto”, afferma Curtis con entusiasmo.
“Ci sono molte ragioni per cui è stato il mio preferito, ma la prima — e più importante — è che non ho avuto tempo per prepararmi. Ho scoperto dell’esistenza del film un giovedì e il lunedì ero già sul set. Il fatto di non aver avuto tempo per riflettere mi ha permesso di buttarmi a capofitto nel progetto, senza freni. Credo che questo traspaia nel film, perché non mi sono lasciata bloccare dal dubbio o dai pensieri. Ho semplicemente agito”.

Lindsay Lohan diventata famosa grazie al ruolo da protagonista nel remake Disney Genitori in trappola e successivamente consacrata dalla commedia cult Mean Girls, conserva ricordi altrettanto positivi del suo secondo film per lo studio. “Ricordo solo di essere stata molto emozionata. Ci divertivamo sempre tanto, quindi ho solo ricordi felici del set. Fu un’esperienza semplicemente bellissima: eravamo un vero team e l’atmosfera era sempre positiva.”
Grazie alla sua ampia distribuzione in home video e, più recentemente, su Disney+, Quel pazzo venerdì è diventato un film amato da fan di tutte le età in tutto il mondo, consolidando il suo status di classico intramontabile. “Ovunque andassi nel mondo, l’unico film che tutti mi chiedevano di rifare era un sequel di Quel pazzo venerdì,” afferma Jamie Lee Curtis, sottolineando l’impatto globale della pellicola. “Questo la dice lunga sull’amore e l’affetto che il pubblico nutre per questa storia.”
Anche Lohan conferma quanto l’idea di un seguito sia sempre stata parte del suo immaginario: “Nelle interviste mi chiedevano sempre: ‘Faresti mai un sequel di Quel pazzo venerdì?’ È stato un film così bello, con un tale successo, che non ho mai avuto dubbi: volevo farne parte. Era una domanda retorica per me. L’idea di tornare su quel set è sempre stata un sogno.”
Più musica, più gag corporali
Le gag e le situazioni comiche sono esilaranti e incredibilmente attuali. Lo scambio tra i quattro corpi dà vita fin da subito a momenti comici, grazie al linguaggio, alle dinamiche relazionali e ai riferimenti fisici. Non mancano citazioni al film originale — in particolare la questione della fame, del cibo e del corpo che invecchia — che strappano più di una risata.
Anche questa volta, non può mancare l’immancabile sottotrama di un matrimonio da boicottare. Stavolta sono Harper e Lily, nei corpi di Tess e Anna, a cercare di impedire il matrimonio dei rispettivi genitori. Come due adolescenti in piena crisi di convivenza, non si sopportano. Lily, in particolare, rifiuta categoricamente l’idea di trasferirsi a vivere a Los Angeles: per lei significherebbe abbandonare Londra e il ricordo della madre scomparsa, che la lega profondamente alla sua città natale.
La storia si ripete, ma in modo raddoppiato, attraverso lo sguardo di Harper e Lily. Anna è cresciuta senza un padre, e ha vissuto il secondo matrimonio della madre. Harper è cresciuta senza una figura paterna, Lily senza quella materna. Il nuovo scambio di corpi diventa così l’occasione per riflettere su cosa significhi davvero essere una famiglia, oltre i legami biologici.
Nel tentativo di boicottare il matrimonio imminente, le due protagoniste si ritrovano coinvolte in una serie di eventi esilaranti: dall’incontro per l’immigrazione alla caotica cena di prova pre-matrimonio con le rispettive famiglie. Nei corpi di Anna e Tess, Harper e Lily ne combinano di tutti i colori, tra il tentativo di riaccendere una vecchia fiamma con Jake (Chad Michael Murray, in un ritorno più da cameo/gag che altro, ora proprietario di un negozio di dischi) e il godersi i privilegi dell’essere adulte.
Portano nuova freschezza ai loro corpi e al loro stile, esattamente come 22 anni fa fece Anna nel corpo di sua madre Tess. Harper e Lily (nei corpi di Anna e Tess) stringono amicizia con Ella, la cantante di cui Anna è manager: una personalità creata appositamente per riportare la musica al centro della storia.
Le Pink Slip sono tornate e Harper, nel corpo di sua madre, scoprirà molte cose sul passato di Anna, tra cui la sua passione per la musica e la scrittura di una canzone importante — una parte di sé che aveva accantonato da tempo, dopo la nascita di Harper.
Nel corpo di sua madre, Harper finirà per comprendere il profondo amore incondizionato di Ryan per Anna, per sua figlia Lily, e per la futura figlioccia, Harper stessa.

Lindsay Lohan un icona Disney senza tempo
Il film è arricchito da un sottofondo visivo composto da grafiche in stile diario dei ricordi, che si alternano a un montaggio nostalgico ispirato agli anni 2000, arricchito però da tocchi moderni.
Tra nostalgia, slapstick comedy e gag corporali, questi film ci mancano. E anche tanto. Spero che questo sia l’inizio di un filone destinato a tornare, magari con sequel a oltre vent’anni di distanza. Il tempo è passato — e parecchio — anche se già nel 2003, dopo l’uscita del film originale, si pensava a un possibile seguito. Ma allora mancava una vera storia, non c’erano gli elementi giusti.
È servito che Lindsay Lohan diventasse madre nella vita reale perché nascesse lo spunto per una nuova trama, autentica e profonda. Una nuova vita per LiLo, che dopo anni trascorsi a Dubai per allontanarsi dai riflettori e dal caos di Los Angeles in cui è cresciuta, ha finalmente trovato se stessa, un marito e una famiglia. Oggi è lei a decidere quando tornare sotto i riflettori.

La chiave di volta del sequel è proprio la maternità di Anna, ora madre e Tess nonna. Con l’aggiunta della figlioccia che completa il quartetto, creando dinamiche ancora più complesse e divertenti.
Ancora una volta, la potenza anche profonda di questi film fa riflettere sul fatto che spesso esprimiamo i sentimenti più sinceri non al diretto interessato. Quando però la persona che abbiamo di fronte è in realtà il diretto interessato, ma noi non lo sappiamo, le cose prendono una svolta improvvisamente più emotiva e impattante, all’insaputa di chi sta parlando.
“Freakier Friday” è un mix di divertimento, emozioni, comicità e rapporti umani tra genitori e figli. Ci sono momenti in cui il film riesce ad andare a fondo nelle relazioni familiari, e finiamo per emozionarci più di quanto avremmo immaginato, quasi senza rendercene conto.
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