Squid Game 3, Non è colpa tua: il gioco del terzo episodio
Il terzo episodio di Squid Game raccoglie i pezzi del massacro del Nascondino e si prepara per il prossimo gioco: Il Salto con la Corda.
ATTENZIONE: quello che segue contiene spoiler sull’episodio 3 di Squid Game 3. Se non volete guastarvi la visione, vi consigliamo di non proseguire la lettura.
Come prima cosa, scopriamo che alcune guardie che stanno operando nell’area giochi stellata parlano inglese, si tratta di alcuni VIP ospiti che hanno provato l’esperienza di fare la guardia in rosso. Uno di loro esclama “Mamma mia” dopo che stava per essere ucciso da un concorrente. Personaggi interpretati da: David Sayers, Bryan Bucco, Jordan Lambertoni, Kevin Yorn e Jane Wong.
Tornati nell’area degli alloggi, riparte l’ennesima votazione “democratica” sulla scelta se proseguire o meno con i giochi. Nonostante Geum‑ja implora i concorrenti con la toppa a favore dei giochi di smettere, il quinto gioco si farà. Nella notte, l’anziana donna aiuta Jun‑hee ad allattare e ad accudire la bimba nata. Geum‑ja è disperata. Ha ucciso suo figlio nel gioco precedente e chiede, supplica a Seong Gi-hun di proteggere la ragazza e la neo-bambina. Gi-hun, sempre incatenato ai letti dopo la rivolta della fine della seconda stagione, al risveglio trova Geum‑ja impiccata con le lenzuola.

Salto della corda: il gioco e la canzone
Sapevamo che sarebbero arrivate le due bambole giganti dopo la scena post-credits della seconda stagione. Il quinto gioco è Il Salto con la Corda. Torna Young-hee, bambola di “Un, due, tre, stella”, questa volta accompagnato da Cheol-su, un personaggio maschile. I due insieme reggono questa lunghissima fune che ruota a cavallo di un ponte. I concorrenti devono attraversarlo senza cadere, e arrivare dall’altra parte. Se cadono, ovviamente, è morte certa.
Nel game, i concorrenti devono attraversare un ponte saltando la corda entro 20 minuti, a discrezione dei partecipanti per l’ordine di partenza. All’inizio del gioco riecheggia una tipica 동요 (canzoncina tradizionale coreana). Il ritornello recita:
똑똑 누구십니까? (Toc toc, chi è?)
꼬마입니다 (É un bambino)
들어오세요 (Prego, entra.)
Significato e funzione del testo
- “뒤로 돌아라” – gira indietro
- “땅을 짚어라” – tocca il terreno
- “한 발을 들어라” – alza un piede
- “만세를 불러라” – alza le mani, grida “manse!” (“evviva!”)
- “잘 가거라” – “vai bene” o “esci bene”, segno che il turno del bambino è concluso.
È un gioco dinamico, dove i bambini eseguono i comandi della canzone mentre saltano o giocano con la corda. Si tratta di una filastrocca popolare tradizionale. Il testo è anonimo, senza autore specifico, ed è passato di generazione in generazione.
Tra i concorrenti Nam-gyu è il prim ad andare, ma dopo che Park Min-su gli fa vedere di avere trovato la sua croce con le pasticche e la lancia sul punto. Nam-gyu riesce a raggiungere la croce, ma mentre salta e arriva all’oggetto desiderato, scopre che è vuoto. Viene colpito e cade dal ponte. Gi-hun è deciso ad aiutare Jun‑hee e sua figlia. Si lega la bimba alla felpa e riesce a superare la prova. Mentre cerca di tornare indietro a recuperare la ragazza che ha una caviglia rotta, anche gli altri concorrenti attraversano il ponte. Uno di loro, giocatore 96, arriva dall’altra parte e inizia letteralmente a buttare giù gli altri prima che possano toccare il punto di salvezza. “Ma che stai facendo? – Sto giocando”. Dice a 456. 96 non è l’unico, perché anche altri inizia a calciare giù dal ponte concorrenti.
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