Chi ha già concluso il binge-watching della stagione 1 di Tales of the City composta da 10 episodi, si starà già chiedendo: ci sarà una stagione 2? Partiamo dai fatti: attualmente Netflix non ha annunciato alcun rinnovo per la seconda stagione di Tales of the City, ma questo non è necessariamente un segnale negativo.
Sebbene Tales of the City sia stata comunicata come ‘serie limitata‘, ovvero una mini-serie auto-conclusiva, quella su Netflix è l’ultima tappa di un lungo percorso dai romanzi alla televisione iniziato nel 1993.
L’autore americano Armistead Maupin ha esordito con la serie Tales of the City nel 1978: in Italia è conosciuta col nome de I racconti di San Francisco, ed è composta da nove romanzi. “Nuovi racconti di San Francisco” (1980), “Ritorno a San Francisco” (1982), “28 Barbary Lane” (1984), “Significant Others” (1987) e “Sure of You” (1989) costituiscono la prima parte di questa collana, ripresa diciotto anni dopo dall’autore Maupin con “Michael Tolliver Lives.” (2007), “Mary Ann in Autumn” (2010) e “The Days of Anna Madrigal” (2014), tre volumi conclusivi sui personaggi principali della saga, Michael, Mary Ann e Anna.
Il primo adattamento dei romanzi di Armistead Maupin risale al 1993 e fu una mini-serie realizzata dall’emittente britannica Channel 4. Il secondo e il terzo romanzo diventarono anch’essi delle mini-serie: “More Tales of The City” (1998) fu realizzata con il network via cavo Showtime e “Further Tales of The City” (2001) vide Showtime come unico committente. Le uniche tre attrici che appaiono in tutti e quattro i capitoli televisivi di Tales of the City, revival compreso, sono Laura Linney, Olympia Dukakis e Barbara Garrick nei ruoli di Mary Ann Singleton, Anna Madrigal e DeDe Halcyon Day.
Il fatto che Tales of the City sia presentata come una mini-serie non dovrebbe scoraggiare i fan del numero 28 di Barbary Lane: nel corso di 26 anni la serie ha dimostrato longevità e la capacità di ritornare a distanza di decenni, coinvolgendo le stesse protagoniste e riproponendo la stessa magia. L’adattamento di Lauren Morelli, sceneggiatrice di Orange is the new Black e moglie di Samira Wiley, ha infuso nuova linfa vitale ai personaggi dei romanzi di Maupin, introducendoli ad una nuova generazione di spettatori. L’introduzione di nuovi protagonisti come Ben Marshall (Charlie Barnett, Shawna Hawkins (Elliot Page), Jake Rodriguez (Garcia) e Claire (Zosia Mamet) consente a Tales of the City di tramandare l’eredità della serie ad una nuova generazione di protagonisti pronti a lasciare il segno a San Francisco, seguendo le orme di Mary Ann, Michael e Anna Madrigal.
Tales of the City potrebbe tornare con una seconda stagione come evento seriale Netflix del mese di giugno, il mese del Pride che celebra la cultura e le storie LGBTQIA. Il futuro della mini-serie dipende dal pubblico. Il numero degli abbonati che ha visto e vedrà Tales of the City a ridosso del suo arrivo in catalogo decreterà il successo o l’insuccesso dei nuovi episodi.
Se ci sarà una seconda stagione lo scopriremo tra quattro o sei settimane, questo è il tempo che solitamente Netflix impiega ad annunciare i rinnovi o le cancellazioni delle sue produzioni originali. Qualora una seconda stagione di Tales of the City fosse confermata, possiamo ipotizzare che i nuovi episodi approderanno su Netflix nel corso del 2020. Attendiamo un annuncio ufficiale da parte di Netflix in merito al futuro di Tales of the City 2.
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