Una di famiglia (The Housemaid) è un film di Paul Feig con Sydney Sweeney, Amanda Seyfried, Brandon Sklenar, Michele Morrone. Tratto da romanzo bestseller di Freida McFadden, è un’esclusiva per l’Italia di Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema. Debutta dal 1° gennaio 2026. Potrebbe essere il primo film dell’anno al cinema, che effetto! Tuttavia, parliamone perché è meglio essere preparati.
L’atmosfera di Villa Winchester ha un qualcosa di natalizio, sarà la neve che adorna i giardini… Solo quello. Il resto non è pacifico, sereno, all’insegna della bontà. Quindi, se sei alla ricerca di un film da guardare durante le vacanze di Natale per festeggiare l’anno nuovo e vorresti qualcosa di leggero, Una di famiglia (The Housemaid) non fa per te.
Se, invece, aneli a qualcosa di adrenalinico, che ti tenga col fiato sospeso per più di due ore, con colpi di scena da farti saltare sulla sedia, questo film potrebbe essere la soluzione.

Due bionde fenomenali, Sydney Sweeney e Amanda Seyfried sono in testa al cast di questo thriller psicologico. Sono le protagoniste di un racconto dove niente è come appare. Se varcando la soglia di Villa Winchester potresti pensare: “Che meraviglia, ci abiterei io!”, ti ricredi dopo poco. La perfezione è solo apparenza. Lo scopre ben presto Millie (Sydney Sweeney), una giovane donna che – avendo alle spalle un passato oscuro – non ha altra scelta se non candidarsi come domestica per i Winchester. La loro famiglia è composta da Nina (Amanda Seyfried), Andrew (Brandon Sklenar) e Cecelia (Indiana Elle). Sono rispettivamente marito, moglie e figlia. Una villa da sogno, una camera tutta per sé, una padrona di casa che sembra soddisfare le sue richieste: Millie pensa proprio che la vita le abbia dato un’opportunità per ricominciare. Eppure non è tutto oro quel che luccica.
Quando penserai di aver capito tutto, a metà film, preparati a tornare sui tuoi passi. Questo aspetto è uno dei migliori del lungometraggio: le curve a gomito nella trama, che non ti aspetteresti mai. È un’ode alla rottura della routine: niente è come sembra e niente resta necessariamente uguale, da un minuto all’altro tutto può cambiare.

Dimenticati di Amanda Seyfried in Mamma Mia!. In Una di famiglia (The Housemaid) interpreta un personaggio psicologicamente instabile e sembra che abbia vestito questi panni da tutta la vita. È decisamente la stella del film, per quanto anche il resto del cast le tenga testa.

A tal proposito, piccola menzione di orgoglio italiano. Il giardiniere Enzo (Michele Morrone, classe 1990, nato a Bitonto) ci delizia con qualche parola in italiano: un momento quasi comico, se il film è in lingua originale, ma ricorda che ha proprio ragione.
I Winchester non sono una famiglia normale e qui si innesta una critica: è tutto un po’ troppo. Va bene il thriller psicologico, va bene l’adrenalina, ma ci sono certe scene eccessivamente crude senza reale necessità. Sul finale siamo combattuti: da un lato ha un suo senso e dà una prospettiva un po’ diversa al tutto, dall’altro – onestamente – dopo due ore di fiato sospeso, un lieto fine “definitivo” sarebbe stato… “Un privilegio” (cit.).

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