Qual è la macchina di Lolita Lobosco?
Quale macchina guida Lolita Lobosco nell’omonima serie televisiva? In onda su Rai 1 con la seconda stagione, la fiction ha generato forte curiosità considerando il veicolo della protagonista. Interpretata da Luisa Ranieri, Lolita Lobosco è una donna intraprendente il cui personaggio è tratto dall’omonima serie di romanzi di Gabriella Genisi. Vicequestore operativa presso la questura di Bari, Lolita guida un’automobile interessante che ha catturato l’attenzione dei telespettatori.

Scopri altre notizie della serie Le indagini di Lolita Lobosco!
Il modello guidato da Lolita Lobosco nella fiction è la popolare Bianchina, un’autovettura di Autobianchi prodotta dal 1957 al 1969. La sua è quindi un’auto d’epoca a tutti gli effetti. Come riporta TV Sorrisi e Canzoni: “L’auto d’epoca di Lolita è una Bianchina perfettamente funzionante, controllatissima, di un privato pugliese che l’affitta“. Così come nei romanzi, anche nella fiction Lolita al volante è velocissima, una skill che l’attrice protagonista non ha dovuto apprendere sul set. Come riporta Sorrisi, la produzione assicura che non sono stati utilizzati effetti speciali in tale senso: “Luisa, ci assicurano, guidava come una scheggia“.
Dove hanno girato Lolita Lobosco?
Vuoi sapere dove hanno girato Le indagini di Lolita Lobosco? La risposta può essere racchiusa vagamente in una sola parola: Puglia. Ebbene sì, le riprese della fiction hanno rispettato le volontà dei romanzi. Le vicende infatti prendono vita in diverse città della Puglia come Bari, che resta predominante anche nella seconda stagione come location, e Monopoli. Non a caso, nel corso dei nuovi episodi è ben riconoscibile la spiaggia Pane e Pomodoro di Bari. Per quanto riguarda Monopoli, invece, la città ospita il commissariato dove lavora la protagonista, ricreato all’interno del Palazzo Palmieri. Le riprese della seconda stagione sono partite a maggio 2022 e sono durate tre settimane soltanto a Monopoli. I nuovi episodi hanno scelto come location anche Pezze di Greco, Conversano e Mola di Bari.
Lascia un commento