Va in onda venerdì 15 febbraio su Rai 2 in prima serata Suburra La Serie, produzione Rai Fiction e Cattleya distribuita su Netflix a partire dal 6 ottobre 2017. Si tratta di un prequel dell’omonimo film del 2015, tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. Debutta in prima visione su Rai 2 in chiaro Suburra La Serie, antefatto del lungometraggio di Stefano Sollima.
Nella serie Netflix ritroviamo tre dei protagonisti del film Alessandro Borghi (Aureliano/Numero 8), Giacomo Ferrara (Spadino) e Adamo Dionisi (Manfredi Anacleti), mentre Samurai non ha più il volto di Claudio Amendola: ad interpretarlo nella serie è Francesco Acquaroli. A loro si aggiungono Eduardo Valdarnini (Lele), Claudia Gerini (Sara Monaschi) e Filippo Nigro (Cinaglia). I dieci episodi della prima stagione di Suburra La Serie sono diretti da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi. La seconda stagione di Suburra La Serie è composta da 8 episodi e debutta su Netflix venerdì 22 febbraio.
Suburra La Serie 15 febbraio 2019 su Rai 2: prima puntata
Suburra La Serie episodio 1 – 21 giorni
La prima stagione della serie è ambientata 4 anni prima rispetto agli accadimenti del film del 2015.
Il primo episodio di Suburra si apre con la notizia delle dimissioni del sindaco di Roma, evento scatenante delle vicende successive. Il boss della malavita romana Samurai, in affari con gli esponenti di spicco della criminalità organizzata del Sud Italia è in ballo per l’acquisto di un lotto di terreni lungo la costa di Ostia sul quale la mafia vuole costruire un porto. Prima di potere acquistare i terreni è però necessario che venga approvata una legge che li renda edificabili, ma la giunta comunale è caduta e ci sono solo 20 giorni prima che la proposta cada in prescrizione.
Andare contro Samurai significa firmare la propria condanna a morte. Fin dal principio Samurai è intenzionato a corrompere Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), un consigliere comunale onesto e umile. Cinaglia prende i mezzi pubblici, ha le stesse scarpe da anni e non le cambia pur essendo consunte perché ci è affezionato. Le cose cambiano, però, quando capisce che in un mondo come quello in cui vive le persone cristalline non vanno lontano. Samurai lo avverte fin da subito: “questo gioco potrebbe piacerti“. Una volta valicato il confine del male, non si torna indietro.
Anche Sara Monaschi (Claudia Gerini) che lavora come revisore dei conti in Vaticano, è interessata ai terreni di Ostia e vuole che siano assegnati alla società di suo marito. Sandro Monaschi appartiene ad una famiglia che presta servizio in Vaticano da generazioni: la sua ditta Edil Cigno è prossima alla bancarotta. La sua influenza sul Monsignore Theodosiou (Gerasimos Skiadaresīs), alto esponente del Vaticano e decisivo nell’assegnazione dei terrenit di Ostia, può avere effetti diretti sull’assegnazione di questo bottino. Lei è il “diavolo tentatore” che consiglia al Monsignore di prendersi una pausa di svago per pensare a come agire al meglio. Theodosiou accetta la proposta e la Monaschi chiama il suo giovanissimo amante, Lele, per organizzare una serata con sostanze illegali e prostitute.
Gabriele (Eduardo Valdarnini), chiamato Lele, è il figlio borghese di un poliziotto e prossimo alla laurea. Per mantenere la sua bella vita, ben al di sopra delle possibilità economiche del padre, Lele ha un piccolo giro di spaccio che gli consente di essere invitato alle feste dei giovani della cosiddetta “Roma bene”. Dopo mesi la sua ex amante Sara si fa viva e lo contatta per organizzare il festino per il Monsignore. Lele si attiva subito, nonostante abbia le sue grane a cui pensare. Un uomo di Samurai, infatti, lo ha minacciato: gli deve un sacco di soldi per essersi permesso di spacciare nella palestra di Samurai. Per ovviare all’affronto, Samurai vuole da Lele 20 mila euro entro 24 ore.
Intanto Samurai intima ad Aureliano di scusarsi con Boris, cugino di Spadino, e di pagarlo per porre fine al conflitto tra gli Anacleti e gli Adami. In un impeto di rabbia causato dalla mancanza di rispetto mostratagli dall’uomo, Aureliano uccide Boris e prende con sé il suo cane.
Lele incontra presto gli altri due protagonisti della serie. Spadino Anacleti (Giacomo Ferrara), membro di una famiglia di etnia sinti che vive nella periferia di Roma e Aureliano (Alessandro Borghi) che, invece, fa parte di una famiglia di spicco a Roma: è un Adami. I tre ragazzi si conoscono proprio al festino per il Monsignore che sembra andare per il meglio, fino a quando lui non rotola a terra a causa di un malore. I giovani capiscono che possono guadagnare un sacco di soldi dal ricatto: soldi che potrebbero rappresentare la fine dei rispettivi guai.
Suburra La Serie episodio 2 – Patrizi e plebei
Cinaglia è entrato nelle mire di Samurai. Entrato nella Commissione Edilizia del Comune di Roma al fianco di Finucci (Alessandro Rossi), il politico idealista ambisce a uno scranno nella prossima amministrazione. Quando il malavitoso lo metterà di fronte ad una proposta che non potrà rifiutare, il consigliere accetterà di aiutarlo nell’affare dei terreni di Ostia. Spadino è determinato ad ottenere i soldi del ricatto e quando visita Theodosiou in ospedale gli mostra il video che lo ritrae al festino della sera precedente. Questi contatta subito Sara, che a sua volta cerca l’intercessione di Lele affinché Spadino faccia un passo indietro.
Intanto nel clan Adami le tensioni crescono tra Quirino (Mario Sgueglia), contabile della famiglia, Livia (Barbara Chichiarelli) e Aureliano.
Quest’ultimo ambisce a usare i terreni di Ostia, di appartenenza della madre, per costruirvi uno chalet. Il padre Tullio (Federico Tocci) vuole limitare le perdite economiche che la famiglia Adami sta subendo e intende cedere i terreni a Samurai per entrare nell’affare del Porto Turistico. Il Porto Turistico è il progetto che Samurai sta orchestrando per conto delle mafie del sud Italia. Se diventerà realtà, il nuovo porto che sorgerà sui terreni di Ostia consentirà alle mafie del sud di inserirsi nei giri illeciti di Roma, entrando in competizione con i traffici degli Adami e degli Anacleti.
Spadino è segretamente gay, e sua madre ne è al corrente ma come gli dice tra le righe, nella sua famiglia lui non sarà mai libero di essere sé stesso. Spadino deve sposare Angelica Sale (Carlotta Antonelli), figlia di Vincenzo, il boss del clan Sale. Le pressioni di suo fratello Manfredi rendono Spadino ancora più insofferente alla prospettiva delle sue imminenti nozze combinate.
Il giovane Anacleti si incontra con Sara, che gli verserà soltanto una parte del riscatto, 30 mila invece di 300 mila richiesti. Lele si ritrova ancora più nei guai con Samurai, che informa il ragazzo che il debito è salito a 40 mila euro. Lele apprende del ruolo chiave di Theodosiou e informa Aureliano e Spadino, che procedono col rapimento del cardinale. Nel frattempo viene ritrovato il corpo di Boris, il cugino di Spadino ucciso da Aureliano.
Aureliano è determinato a non lasciare alcuna traccia del festino: per questo motivo Lele lo conduce a casa di Isabelle (Lorena Cesarini), la prostituta presente al festino. L’intenzione di Aureliano è quella di uccidere la ragazza, ma l’uomo cambia idea e risparmia Isabelle: alla fine dell’episodio tornerà al suo appartamento per passare la notte con lei.
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