Outlander 3×12 “The Bakra” – Recensione
Ben ritrovati con il penultimo appuntamento della nostra amata serie! E quale miglior modo per introdurci alla conclusione di questa stupenda stagione se non riportare qualche personaggio dal passato?
Ma andiamo con ordine.
La puntata inizia mostrandoci cosa è accaduto al giovane Ian. In Scozia, era stato rapito dai pirati sull’Isola delle Foche, trascinato a forza sulla Bruja e mandato contro la sua volontà verso una destinazione ignota.
I pirati si mostrano molto interessati allo scrigno che il ragazzo aveva trovato sull’isola e parlano di una certa Dama Bianca. Probabilmente, la ragazza di cui andava farneticando il vecchio morto nella prigione di Ardsmuir a cui Jamie aveva posto delle domande per conto di John Grey.
Scopriamo, però, la vera identità della Dama Bianca una volta che Ian raggiunge la sua destinazione, cioè la Giamaica. La nostra “strega” è Geillis Duncan, scampata miracolosamente (o per meglio dire, grazie a tanta furbizia) al rogo a cui era stata condannata a Cranesmuir, anni prima, insieme a Claire.
Sempre bellissima e inquietante (notevole differenza rispetto al libro, in cui invece viene descritta come una grassa e anziana signora, malaticcia e con la pelle cadente, seppur comunque in grado di incutere timore con i suoi penetranti occhi verdi e con il suo carattere carismatico). Propina al giovane Ian una bevanda in grado di eliminare i freni inibitori del cervello. Chi la assume non riesce a controllare le azioni e le parole (non so voi, ma sento un po’ puzza del Veritaserum del buon vecchio Piton!).
Sotto l’effetto di questa tisana, Ian rivela a Geillis la sua identità, quella di suo zio e il motivo per cui cercavano il tesoro.
Tralasciando lo schifo del bagno nel sangue di capra (e poi criticavano la povera Cleopatra perché se lo faceva nel latte d’asina!), riscopriamo in tutto e per tutto la pazzia che aveva contraddistinto l’attuale Mrs. Abernathy (coincidenza che il cognome sia lo stesso di Joe, il migliore amico di Claire? Io non credo) fin dai bei tempi scozzesi in cui si dilettava ad avvelenare la gente.
La donna, infatti, è alla ricerca del tesoro, appartenuto a Dougal, padre di suo figlio, soprattutto per entrare in possesso di tre gemme (zaffiri per l’esattezza) che, a detta sua, avrebbero dei poteri.
Ne trova solamente due perché il terzo, come ben ricorderete, era stato preso da Jamie come giustificazione per la sua fuga e regalato poi a Lord John Grey.
Ed ecco la seconda sorpresa! Sono troppo innamorata di questo personaggio e sono felicissima di averlo potuto vedere ancora una volta. Anche se avrei preferito che l’avessero inserito anche nella puntata in cui Claire era bloccata sulla Focena. Perché la scena dell’incontro tra lui, Jamie e la stessa Claire, sarebbe stata come descritta nel libro, cioè ancora più imbarazzante di quello che ci hanno mostrato.
Tale riunione avviene proprio nel palazzo di Grey, che ora è Governatore della Giamaica. Qui i nostri innamorati, bellissimi nei loro vestiti tanto che mi sembrava di essere tornata ai tempi di Versailles, come fa notare anche Jamie a Claire, vengono invitati alla festa di benvenuto dall’impiegato del cugino Jared.
Inizialmente Jamie e Claire sono restii a sprecare tempo in tali frivolezze. Ma poi decidono di partecipare alla serata perché hanno scoperto che il giovane Ian potrebbe essere stato preso come schiavo da qualcuno dei signorotti locali e vogliono informarsi.
Vengono aiutati anche da un nuovo “acquisto” che Claire, contro la sua volontà si trova costretta a fare, cioè uno schiavo di nome Temeraire. Il poveretto, vezzeggiato in pubblico come era solito per gli schiavi, trova la compassione di Claire. Sfoderando il suo sdegno e la sua bontà d’animo, chiede a Jamie di salvare il povero ragazzo. Purtroppo, l’unico modo per farlo è quello di acquistarlo.
Ormai anche i muri sanno che sono innamorata di Jamie fino al midollo, ma mi piace comunque ogni volta vedere come sia di larghe vedute, come creda ciecamente in Claire, come si fidi di lei nonostante l’imbarazzo che certe situazioni possono creare in un ambiente improntato su determinate regole e su peculiari usi e costumi come è quello in cui vivono.
Lui non si cura mai di cosa pensa la gente, non gli interessa che gli altri possano considerare il suo comportamento bizzarro. Lascia vestire e parlare Claire come meglio crede, l’ascolta e la rispetta in tutte quelle cose che, ovviamente, possono essere considerate “stranezze”. L’asseconda e fa di tutto pur di renderla felice.
Imparate, uomini, imparate!
Ma torniamo un attimo all’incontro vero e proprio tra Jamie, Claire e John Grey. È stato bellissimo vedere le emozioni dipinte sulle varie facce: l’incredulità di John e Jamie che sembrava avessero visto dei fantasmi, l’imbarazzo del rosso che legge nello sguardo dell’inglese il puro piacere per quella visita inaspettata (puntualizzata anche dai vari “sono davvero felice di vederti” del Lord) e contemporaneamente anche una certa nostalgia per la patria, mischiati alla sofferenza e al rimpianto per aver dovuto rinunciare al suo Willy.
D’altra parte, vediamo l’iniziale incomprensione di Claire. Non capisce perché Jamie sia sbiancato improvvisamente, la sorpresa nel rivedere John dopo tanti anni e l’imbarazzo e la sottile gelosia quando realizza i sentimenti che il Lord prova per suo marito.
Bellissima scena, davvero. Nel libro erano ancora più marcate tutte queste emozioni perché John aveva già incontrato Claire, però non sapeva fosse la moglie di Jamie. Il rivedersi ha scaturito una forma di odio, in quanto la gelosia reciproca era palese e nessuno dei due poteva fermarla.
Qui questo sentimento è un po’ più velato, anche se in fondo si percepisce quando si ritrovano a dialogare solo loro due.
Alla festa Claire s’imbatte anche in un’altra vecchia conoscenza, Archibald Campbell e sua sorella Margaret. Grazie agli speciali poteri di quest’ultima, sono alle dipendenze di Geillis che si serve di loro per avere predizioni sul futuro. In particolare vuole sapere quando salirà un re scozzese sul trono della Gran Bretagna.
Ancora sono molto confusi gli obiettivi e gli intenti della donna! Ma capiamo subito che è interessata ad avere tutti e tre gli zaffiri che erano presenti nello scrigno. Destino vuole, che uno di questi sia proprio appeso alla cintura di Lord John Grey.
Sinceramente ho capito poco della profezia (se così vogliamo chiamarla) di Margaret che sembra entrare in trance nel momento in cui tiene in mano le tre gemme (quella del Governatore consegnata con uno stratagemma). Però mi è piaciuta la scena tra lei e Mr. Willoughby (nel libro le differenze per quanto riguarda questo personaggio sono ormai moltissime, elencarle sarebbe troppo lungo, ma devo dire che nel film l’hanno reso meglio, mi piace di più così).
Claire, tra lo stupore, l’incredulità e un pizzico di panico, incontra anche Geillis che, come al solito, la rigira come una frittatina e lei nemmeno se ne accorge. L’abile scozzese riesce, infatti, a farsi dare delle informazioni, mentendo spudoratamente quando le viene chiesto di Ian.
Cara Claire, hai mille pregi, ma sei di un’ingenuità tante volte che non ti capisco proprio. Come se non conoscessi che razza di persona è Geillis!
Insomma, l’ha anche vista passare attraverso le pietre dopo aver dato fuoco ad una persona. Una domandina sul fatto se sia o meno tutta registrata non se la fa?
Comunque, se non c’è una almeno una sfortuna in ogni episodio ci restiamo male! Quindi anche oggi il destino ha voluto che il Capitano Leonard trovasse Jamie e lo condannasse per i suoi crimini, proprio a un passo dalla tenuta di Geillis, in cui i nostri avventurieri sperano di recuperare il giovane nipote.
Riusciranno nel loro intento? Oppure Geillis, dopo averne approfittato, si è già sbarazzata di lui? Cosa ne sarà di Jamie? Verrà condannato? Cosa capiterà a Claire? Riusciranno a ritrovarsi e ad avere una meritata gioia? Stay Tuned che siamo alla fine!!
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