American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace approda su FoxCrime (canale 116 di Sky) a meno di 48 ore dalla messa in onda americana e disponibile in streaming su NOW TV senza contratto. Da venerdì 19 gennaio alle 21.05 Ryan Murphy ritorna con la sua serie antologica American Crime Story, dedicata ai casi giudiziari e di cronaca nera che hanno segnato le pagine più buie della storia contemporanea degli Stati Uniti.
La prima stagione intitolata Il Caso O.J. Simpson e incentrata sulla caduta dell’incrollabile mito di The Juice (Cuba Gooding Jr.) ha vinto ben 5 Emmy nel 2016, rivisitando a oltre vent’anni di distanza quello che fu definito “il processo del secolo”. Se ne Il Caso O.J. Simpson le ceneri della disgrazia di O.J. sono il prezzo da pagare per la libertà, in The Assassination of Gianni Versace la celebrità è l’unico ideale per il quale l’assassino Andrew Cunanan è pronto a immolarsi. Accompagnato dall’Adagio in Sol Minore di Albinoni, The Assassination of Gianni Versace inizia proprio dagli ultimi minuti di vita di Gianni Versace, ucciso da Andrew Cunanan a Miami Beach il 5 luglio 1997.
Senza affidarsi ai dettagli morbosi di American Horror Story né ai sensazionalismi che hanno reso celebre Feud: Betty and Joan, Ryan Murphy attinge dal libro Il caso Versace di Maureen Orth per raccontare una storia che è considerata il fallimento più eclatante delle cacce all’uomo condotte dall’FBI. Il simbolismo e la ricerca minuziosa al dettaglio ricostruiscono l’atmosfera sfarzosa e assolata di Villa Casa Casuarina, l’allora dimora dello stilista divenuta poi teatro della tragedia.
L’estetica di Versace è la tela sulla quale viene dipinta una ricca narrazione che indaga sulle psicosi di Andrew Cunanan, interpretato da un sorprendente Darren Criss (Glee). Chi si aspettava una mini-serie interamente su Gianni Versace potrebbe rimanere deluso, ma il risultato ottenuto con The Assassination of Gianni Versace è molto più avvincente rispetto alla prima stagione. Il dilemma sulla colpevolezza viene spazzato via nei primi minuti del primo episodio, “è stato davvero lui?” non è l’interrogativo che può porsi lo spettatore come ne Il Caso O.J. Simpson: nei nove episodi che compongono The Assassination of Gianni Versace la vera domanda è “perché?”.
Come tipico delle serie firmate da Murphy, a quasi ventun anni dall’omicidio di Versace gli Stati Uniti sono più spaccati che mai in termini di politiche sociali: se il racconto di O.J. Simpson fondava le sue radici sulla Rivolta di Los Angeles del 1992, la storia di The Assassination of Gianni Versace tratteggia i temi legati all’omofobia di quegli anni: nella terza stagione in arrivo prossimamente il tema sarà la tragedia dell’uragano Katrina del 2005.
Stellare il cast della serie: da Edgar Ramírez nei panni di Gianni Versace a Penélope Cruz e Ricky Martin, rispettivamente Donatella Versace e Antonio D’Amico, The Assassination of Gianni Versace non porta in scena i soliti sospetti delle produzioni di Ryan Murphy: grande assente la sua musa Sarah Paulson ed eccezion fatta per Darren Criss e Max Greenfield, la seconda stagione di American Crime Story introduce alla televisione alcuni volti inediti in grado di conferire alla serie una nota drammatica che non ha niente da invidiare al cinema.
In partenza il 19 gennaio tutti i venerdì alle 21.05 su FoxCrime e disponibile su NOW TV, The Assassination of Gianni Versace è il primo grande evento televisivo del 2018: una tragedia i cui ingredienti sono la famiglia, il dolore, la bellezza e l’ossessione, The Assassination of Gianni Versace è una lettera d’amore ad uno dei più grandi geni contemporanei della storia italiana.
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