Canone Rai abbonamenti speciali: quali sono e chi può averli
Esistono degli abbonamenti speciali per il Canone Rai che possono essere richiesti se si è in possesso di alcune particolari credenziali come ad esempio avere un esercizio commerciale.
Il Canone, ricordiamo, è una tassa che viene applicata all’intestatario della bolletta elettrica e relativa al solo possesso dell’apparecchio televisivo.
Nel caso degli abbonamenti speciali il requisito necessario per poterlo richiedere è possedere uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive fuori dall’ambito familiare di una attività commerciale anche a scopo di lucro indiretto o indiretto: stiamo quindi parlando di chi possiede Alberghi, Bar, Ristoranti, Uffici etc.
In questo caso, l’intestatario della bolletta elettrica può richiedere di pagare il Canone Speciale.
ATTENZIONE: Il canone speciale è valido solo ed esclusivamente per quanto riguarda l’indirizzo per cui è stato stipulati. Chi ha apparecchi televisivi o atti alla ricezione delle trasmissioni in sedi diversi dovrà fare domanda di canone speciale per ogni sede (ex, nel caso in cui si possiedono più alberghi, bisognerà stipulare un canone speciale per ogni albergo).
L’Iva è compresa nel canone speciale?
Si, ai fini del recupero dell’imposta i titolari del canone speciale sono autorizzati a considerare la ricevuta del versamento effettuato come se fosse una fattura per la detrazione fiscale.
Canone Speciale: chi è esente dal pagamento
- SCUOLE: sono esenti dal pagamento del Canone Speciale le scuole materne, elementari, scuole di istruzione secondaria statali e non e le Università che, per altro, possono ottenere una licenza gratuita alle radiodiffusione ad uso didattico.
- CENTRI PER ANZIANI: sono altresì esenti dal pagamento i centri sociali diurni per anziani, qualora siano in possesso dei requisiti previsti dall’art 92 della Legge 27 dicembre 2002 n. 289. La richiesta deve essere effettuata annualmente.
- ENTI: enti assistenziali delle amministrazioni statali, regionali, provinciali e comunali nonché gli enti culturali.
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