Canone Rai Esenzione 2019 scadenza e modulo
Canone Rai 2019 novità in Legge di Bilancio: in base alla legge di bilancio 2019, è stata confermata la riduzione del canone Rai a 90 euro anche per il 2019 e per gli anni seguenti da addebitare in 10 rate mensili (da gennaio a ottobre), in bolletta luce bimestrale.
Quando scade il modulo per richiedere l’esenzione per il Canone Rai? La possibilità di inviare il modulo di esenzione per non pagare il canone per l’anno 2019 è valida fino al 31 gennaio 2019. Entro tale data, infatti, inviando l’apposito modulo per la richiesta di esonero, il pagamento del canone verrà disdetto per tutta la durata dell’anno.
Dopo il 31 gennaio 2019 è possibile effettuare la disdetta del canone dal 1° febbraio al 30 giugno 2019. In questo caso l’esenzione del canone sarà relativa solo al secondo semestre del 2019 (da luglio a dicembre).
Il modulo, presentato sia prima del 31 gennaio che entro il 30 giugno 2019, però, è relativo solo all’anno solare 2019. Alla fine dell’anno, quindi, se si posseggono i requisiti necessari per non pagare il canone anche nel 2020 bisognerà ripresentare i moduli.
Canone Rai: Modulo per l’esenzione
I possessori di un’utenza elettrica devono inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di non possessione del televisore. Per scaricare il modulo è sufficiente andare sul sito dell’Agenzia Delle Entrate ed entrare nella sezione “Agevolazioni“, che si trova nel Menu “Cittadini“, e cliccare su “Canone tv – Casi di esonero“. Nella schermata che si apre basta andare nel menù a destra nella sezione “Modelli e istruzioni” e scaricare il modello richiesto.
Una seconda modalità può essere quella di andare sul sito Rai.it ed accedere alla sezione “Corporate“. Successivamente basterà cliccare su Rai Canone nel box “Canone tv Ordinario” e scaricare il modulo.
Canone Rai Esenzione 2019: dove inviare il modulo
In base a quanto riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate ci sono tre modalità distinte per presentare il modulo di esenzione del Canone Rai.
- Il modulo può essere compilato ed inviato online dal contribuente se possiede le credenziali per accedere ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate Entratel o Fisconline.
- Il modulo può anche essere presentato per via telematica rivolgendosi ai centri autorizzati come il Caf o direttamente tramite il proprio commercialista
- Infine il modulo, più una copia del documento di identità del contribuente, può essere spedito per posta attraverso una raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello Abbonamenti Tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
Canone Rai Esenzione: chi può richiederla
Non possiedi più un televisore e non vuoi più pagare inutilmente il Canone Rai? Puoi chiedere l’esenzione e continuare a guardare tranquillamente i programmi Rai sul tuo dispositivo mobile (telefono o tablet).
In base a quanto riportato nella Legge di Stabilità del 2016 esiste quello che si chiama “presunzione di possessione dell’apparecchio”. Il Canone, quindi, si paga poiché si possiede un televisore. Nel caso in cui ciò non sia vero, e che quindi nella tua casa non ci sia neanche una tv, allora puoi procedere a richiedere la disdetta del canone Rai.
Per chiedere l’esenzione, infatti, basta certificare che non si possiede alcun apparecchio televisivo.
- I cittadini italiani intestatari di un’utenza elettrica possono richiedere la disdetta del Canone Rai tramite un modulo di esenzione, dichiarando di non essere in possesso di un televisore. In questo modo non verranno addebitati nella bolletta elettrica i costi previsti per il canone, secondo la Legge di Stabilità 2016. I contribuenti che sono titolari di una utenza elettrica per uso domestico residenziale possono quindi dichiarare che, in nessuna abitazione dove è attiva una utenza elettrica a loro intestata, non è presente alcun apparecchio tv sia di loro proprietà che dei componenti della famiglia anagrafica.
- I cittadini che hanno compiuto75 anni e che hanno un reddito annuo non superiore ai 6.713 euro. Con tali requisiti basta rivolgersi all’Agenzia delle entrate e presentare una dichiarazione sostitutiva di richiesta di esenzione accompagnata da un documento di identità valido. La richiesta deve essere presentata entro il 30 aprile dell’anno precedente a quello per il quale si vuole richiedere l’esenzione. Se la richiesta verrà presentata dal 31 di aprile al 31 di luglio l’esenzione sarà relativa solo al secondo semestre. Contrariamente al precedente punto, non è necessario ripresentare ogni anno il modulo di esenzione.
Inoltre, se in presenza di questi requisiti è stato pagato il canone dal 2008 al 2015 si può richiedere il rimborso tramite il modello disponibile presso l’Agenzia dell’Entrate accompagnato dalla dichiarazione sostitutiva che attesta il possesso di tali requisiti. - Sono infine esentati dal pagamento del canone gli agenti diplomatici, i funzionari o impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali, i militari di cittadinanza non italiana.
La mancata veridicità del possesso di uno di questi requisiti nel momento in cui si consegnano i moduli dell’esenzione, comporta sanzioni penali!
Esenzione Canone Rai: posso comunque vedere Rai Play?
La risposta a questa domanda è sì! Rai Play è un servizio on demand completamente gratuito che non ha nulla a che vedere con il pagamento del Canone Rai. Anche se è stato presentato il modulo di esenzione, quindi, si può usufruire dei servizi di Rai Play. L’unica cosa da fare è registrare il proprio account sul sito di Rai Play o sull’app disponibile per tutti i dispositivi mobili e fruire dei contenuti presenti sulla piattaforma gratuitamente e senza limiti.
Il canone Rai è una imposta sulla detenzione di apparecchi atti alla ricezione di trasmissioni televisive nel territorio italiano. Il Canone quindi è un tributo che chiunque possegga apparecchi televisivi a prescindere dal loro utilizzo ha il dovere di pagare. Basta quindi avere in casa un televisore per essere chiamati a pagare il Canone. Il pagamento avviene in dieci rate comprese nelle bollette della fornitura elettrica nei mesi da gennaio ad ottobre.
Canone Rai per non residenti: come funziona e come non pagarlo
Il Canone Rai per non residenti è un tema su cui si è dibattuto a lungo, poiché quanto riportato sulle circolari dell’Agenzia delle Entrate non è sempre molto chiaro. Cerchiamo di fare luce sulla questione e spiegare perché chi non è residente nella casa in cui abita non deve pagare il Canone Rai e come evitare di pagarlo!
Sulla circolare dell’Agenzia delle Entrare si legge che “quei consumatori che credendo di avere un’utenza elettrica non residenziale non hanno fatto la dichiarazione sostitutiva, se per il Comune sono residenti, avranno comunque l’addebito sulla fattura”. Cosa vuol dire? Andiamo con ordine!
Per prima cosa è bene specificare che il Canone Rai è una tassa sull’apparecchio televisivo che viene addebitata direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica. Se il titolare dell’utenza non possiede alcun apparecchio allora può richiedere l’esenzione del Canone Rai poiché viene meno il fattore per cui dovrebbe pagare tale tassa.
Se invece si è possessori di un’utenza elettrica non residenziale, nel caso in cui per esempio si è in affitto ma la propria residenza è presso un’altra abitazione, allora si deve richiedere l’esenzione.
Chi ha un contratto di fornitura elettrica con una tariffa D3 (ossia per le abitazioni di non residenza), infatti, non è soggetto a dover pagare il canone in bolletta ma, in base ad una circolare del 2016, vige la “presunzione di possessione” e pertanto, se non chiede l’esenzione dovrà pagare. Nella circolare, infatti, si legge che “le utenze cui si applica la tariffa D3 per contratti conclusi fino al 2015, per le quali la coincidenza del luogo di fornitura dell’energia rispetto alla residenza è individuata in base alle informazioni disponibili nel sistema informativo dell’Anagrafe tributaria, rimangono addebitabili indipendentemente dalle informazioni sulla residenza eventualmente contenute nei flussi periodicamente inviati dall’impresa elettrica fornitrice con riguardo alle medesime utenze”. Poiché, però. né gli utenti né le società elettriche possono distinguere tra residenti e non residenti, conterà quanto risulta all’Anagrafe tributaria.
Canone Rai abbonamenti speciali: quali sono e chi può averli
Esistono degli abbonamenti speciali per il Canone Rai che possono essere richiesti se si è in possesso di alcune particolari credenziali come ad esempio avere un esercizio commerciale.
Il Canone, ricordiamo, è una tassa che viene applicata all’intestatario della bolletta elettrica e relativa al solo possesso dell’apparecchio televisivo.
Nel caso degli abbonamenti speciali il requisito necessario per poterlo richiedere è possedere uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive fuori dall’ambito familiare di una attività commerciale anche a scopo di lucro indiretto o indiretto: stiamo quindi parlando di chi possiede Alberghi, Bar, Ristoranti, Uffici etc.
In questo caso, l’intestatario della bolletta elettrica può richiedere di pagare il Canone Speciale.
ATTENZIONE: Il canone speciale è valido solo ed esclusivamente per quanto riguarda l’indirizzo per cui è stato stipulati. Chi ha apparecchi televisivi o atti alla ricezione delle trasmissioni in sedi diversi dovrà fare domanda di canone speciale per ogni sede (ex, nel caso in cui si possiedono più alberghi, bisognerà stipulare un canone speciale per ogni albergo).
L’Iva è compresa nel canone speciale?
Si, ai fini del recupero dell’imposta i titolari del canone speciale sono autorizzati a considerare la ricevuta del versamento effettuato come se fosse una fattura per la detrazione fiscale.
Canone Speciale: chi è esente dal pagamento
- SCUOLE: sono esenti dal pagamento del Canone Speciale le scuole materne, elementari, scuole di istruzione secondaria statali e non e le Università che, per altro, possono ottenere una licenza gratuita alle radiodiffusione ad uso didattico.
- CENTRI PER ANZIANI: sono altresì esenti dal pagamento i centri sociali diurni per anziani, qualora siano in possesso dei requisiti previsti dall’art 92 della Legge 27 dicembre 2002 n. 289. La richiesta deve essere effettuata annualmente.
- ENTI: enti assistenziali delle amministrazioni statali, regionali, provinciali e comunali nonché gli enti culturali.
maria luisa Prestini dice
E’ un vero schifo. Si parla solo di come evitarne il pagamento.
Io vorrei invece pagarlo e non trovo una spiegazione su come farlo.