Blocco 181, il significato del titolo
Che cos’è il Blocco 181? In questo articolo approfondiamo il significato del titolo della serie tv in onda su Sky Atlantic e in streaming su Now dal 20 maggio. La serie creata da Sky Studios col rapper Salmo racconta la storia di Ludo (Alessandro Piavani), Bea (Laura Osma) e Madhi (Andrea Dodero), tre giovani che provengono da tre Milano molto diverse fra loro. Insieme, questo trio troverà l’emancipazione che agognava e il riscatto dai contesti opprimenti nei quali sono cresciuti.
Tutto il racconto è imperniato sul Blocco 181, un complesso edilizio nella periferia milanese che fa da sfondo a questa storia di amore, vendetta, libertà e autodeterminazione personale. Il progetto è anche un racconto di conflitti generazionali, rivalsa femminile e, soprattutto, di lotta per la conquista del potere. Nello specifico, il Blocco al civico 181 è la palazzina amministrata da Rizzo (Alessio Praticò) nella quale vive anche suo nipote Madhi. Lasciato al degrado più totale, il Blocco si presenta come un coacervo di situazioni al limite avvallate dalla criminalità organizzata che prospera grazie a Rizzo.
Per chi si chiedesse se la serie sia ispirata ad un edificio che esiste realmente, abbiamo la risposta. “Il numero 181 è il civico del Giambellino che non esiste, è stato demolito, ci sono solo macerie” ha raccontato Giuseppe Capotondi, il regista della serie, nel corso della presentazione alla stampa di Blocco 181. Capotondi ha inoltre aggiunto di essersi avvicinato a questa storia con l’intento di mostrare un quartiere reale di Milano, quanto piuttosto un mondo iperreale, più affine alle atmosfere dei fumetti e delle graphic novel. È qui che si innesta l’invenzione del Blocco 181, un microcosmo ultra-dettagliato che si presenta come gabbia di Madhi, e al contempo nemesi di Bea e della Misa. “Non abbiamo voluto raccontare con fare documentarstico una periferia specifica come per esempio il Gratosoglio, per questo abbiamo girato in varie location” ha spiegato il regista Capotondi.
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