Il Blocco raddoppia e punta ai piani alti. Il mese scorso a Milano sono partite le riprese della seconda stagione di Blocco 181, serie Sky Original realizzata in in collaborazione col rapper Salmo. Tvserial.it è stato sul set dei prossimi episodi – si girerà fino a marzo -, ecco cosa abbiamo scoperto su quello che vedremo.
La seconda stagione partirà con un salto temporale. Quando Blocco 181 tornerà sugli schermi – presumibilmente non prima di fine 2024 -, il racconto partirà due anni dopo il finale della prima stagione. “Sentivamo la necessità di lasciar passare del tempo, rispetto agli eventi della stagione precedente. Ritroviamo Mahdi, Bea e Ludo in un momento molto diverso delle loro vite, ma sono tutti e tre ‘incastrati’ in situazioni che a loro stanno strette,” ha anticipato Ciro Visco, nuovamente alla regia nonché produttore creativo della serie.
Mahdi, Bea e Ludo di nuovo insieme. Abbiamo lasciato i tre protagonisti più divisi che mai, alla fine della prima stagione. Sarà un evento dirompente che li riporterà a unire le forze. La realtà del Blocco è molto diversa dopo che gli scontri tra bande hanno lasciato portato il trio di protagonisti – e il loro amore senza etichette – a intraprendere percorsi diversi. Da una parte c’è Bea (Laura Osma), divisa tra il suo ruolo di Segundera e la speranza di una vita normale, e dall’altra Mahdi (Andrea Dodero), che cerca in ogni modo di coprire il vuoto lasciato dalla morte del boss Nicola Rizzo. Quando tornerà in città Ludo (Alessandro Piavani), ferito e perso dopo un evento di cui si addossa le colpe, il trio sarà costretto a fare i conti con quel legame che per tanto tempo hanno cercato di sopprimere. La verità è che insieme sono più forti: così tra vecchi amici e nemici, la pressione delle aspettative e una vita che sembra giocare con loro come fossero pedine, Bea, Ludo e Mahdi si uniscono di nuovo in un’avventura senza esclusione di colpi. Rivedremo Alessandro Tedeschi nei panni di Lorenzo: il dealer assumerà un atteggiamento più spirituale nella seconda stagione, pur continuando a inseguire il profitto a qualunque costo.
Largo alla Kasba. Se i primi otto episodi hanno introdotto i tre protagonisti e i rispettivi mondi – la Misa di Bea, il Blocco di Madhi e la Milano altolocata di Ludo -, la seconda stagione espande il racconto con un nuovo microcosmo: quello della Kasba, una realtà giovane e caotica come la musica che produce, fra trap, drill e techno. Grazie a un lungo lavoro di street casting e di reclutamento sui social per trovare i volti dei giovanissimi membri della Kasba, Blocco 181 continuerà a esplorare le soggettività meno rappresentate sullo schermo, non a caso è stata nominata ai Diversity Media Awards di quest’anno nella categoria delle migliori serie italiane.
Nei prossimi episodi, la Kasba – che vediamo in azione nella clip in apertura di post – rappresenterà un’ideale di libertà e amicizia che si scontrerà con la dura vita del Blocco, facendo i conti con la violenza e la vendetta. Al suo vertice c’è Zak, interpretato da Fahd Triki. Un ragazzo come tanti, pieno di sogni, che coltiva il suo talento da trapper sperando di sfondare, ma deve fare i conti con il Blocco. Noè Batita interpreta invece Nael, legato a Zak come a un fratello. Nael è irrequieto, irruento, spesso si lascia andare ad azioni impulsive che alimentano le tensioni con gli altri abitanti del Blocco.
Le “terrazze sentimento” di Milano al centro del racconto. “Ci abbiamo messo un po’ a partorire questa nuova stagione, per noi è fondamentale guardare dove gli altri non guardano,” ha detto Chiara Cucci, a capo delle produzioni in-house di Sky Studios, che ha aggiunto che i nuovi episodi continueranno a raccontare “i nuovi italiani alle nuove gang, ma ci sarà anche tanto spazio alla Milano da bere, quella che non c’è ma è nascosta dentro le case, e le tante terrazze sentimento di questa città. Milano? È una città faticosa, chissà se continuerà questo rapporto tra la città e le produzioni di cinema e televisione”. Il riferimento è il caso di Alberto Genovese, ex guru del web milionario accusato di due stupri avvenuti durante i festini che organizzava presso il suo attico a pochi passi dal Duomo, e condannato a una pena di 6 anni e 11 mesi. Nils Hartmann, a capo di Sky Studios, specifica che la seconda stagione di Blocco 181 non porterà sullo schermo il caso Genovese, ma si addentrerà nel ventre oscuro della Milano opulenta.
Salmo è di nuovo Snake. “Blocco 181 non nasce per raccontare Milano, ma si inserisce nel filone più forte delle produzioni Sky, cioè quello crime,” racconta Hartmann, che introduce il ritorno di Salmo nei panni di Snake. Inizialmente avvicinato – e provinato – dalla pay-tv di Comcast per il ruolo di giudice a X-Factor, Salmo vestirà nuovamente i panni di Snake nei prossimi episodi. Il rapper anticipa: “Non sarò in tutte le puntate, arrivo a metà della seconda stagione ma ci sarà un episodio totalmente dedicato al mio personaggio”. Come descriverebbe la sonorità della seconda stagione: “Il sound della Casbah pervaderà la seconda stagione, tra il drill – genere che ha un BPM molto specifico – e il ballo sturdy,” racconta Salmo.
L’esperienza sul set di Blocco 181 ha ispirato Salmo a proseguire la sua carriera nel cinema – “non voglio arrivare a cinquant’anni ancora col cappellino a rovescio” -, ma non più davanti alla cinepresa. “In realtà il mio sogno è fare il regista, ma prima di arrivarci bisogna lavorare con la squadra. Non sto cercando la fama da attore, ho già una mia carriera. Quello dell’attore è un mestiero difficile e bellissimo, recitare mi fa stare bene. Il cinema è la kryptonite per il rapper: ci sono cose che ti spingono a distruggere il tuo ego, e recitare per un rapper è fondamentale perché aiuta a distruggere l’ego”, racconta il rapper che rivela: “ho già un paio di idee messe da parte per un film, sto aspettando la vecchiaia!”.
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