Gina Carano licenziata da The Mandalorian
Addio Cara Dune.
I produttori di The Mandalorian, la serie di Star Wars disponibile su Disney+ che lo scorso settembre ha trionfato agli Emmy Award, hanno confermato che Gina Carano è stata licenziata dalla serie.
La ragione è da rintracciarsi in una serie di Stories, pubblicate sull’account Instagram di Gina Carano, nelle quali si assimilava la condizione di chi vota per il partito repubblicano negli Stati Uniti di oggi a quella delle persone ebree ai tempi della Germania nazista.
“Gina Carano non è attualmente impiegata da Lucasfilm e non è in progetto di coinvolgerla in futuro” è la dichiarazione che un portavoce di Lucasfilm ha rilasciato nella serata di mercoledì 10 febbraio. “Nonostante questo, i suoi post sui social media che denigrano le persone basandosi sulle loro identità culturali e religiose sono abominevoli e inaccettabili”, ha aggiunto il portavoce.
Il personaggio di Cara Dune, ex shock trooper ribelle divenuta poi sceriffo della Nuova Repubblica, non apparirà nella terza stagione di The Mandalorian le cui riprese prendono il via ad aprile.
Stando ad alcune indiscrezioni riportate da The Hollywood Reporter, Cara doveva essere la protagonista dello spin-off Rangers Of The New Republic, annunciato lo scorso dicembre durante il Disney Investors Day.

Quando il progetto fu presentato, tuttavia, Disney omise il nome dei protagonisti. Secondo la ricostruzione, al tempo la Casa di Topolino aveva già appreso dei post sui social media di Gina Carano, e decise di non annunciare il coinvolgimento dell’attrice.
Il licenziamento di Carano, infatti, giunge dopo una lunga serie di posizioni fuorvianti e problematiche prese dall’attrice su Twitter e Instagram nei mesi scorsi.
Fervida sostenitrice di Trump, Gina Carano ha adoperato i suoi account social per diffondere informazioni, molto spesso false, in merito a presunte (e mai dimostrate) illegittimità nelle recenti elezioni presidenziali, e implausibili teorie a favore dei movimenti no-mask e dei no-mask.
Ancora, Carano non ha mancato di schernire le persone trans* per la presenza dei pronomi nelle loro bio sui social (su questo Carano disse di essersi ravveduta grazie al confronto col collega Pedro Pascal), e ha infine sostenuto l’attacco terroristico a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio, quando i nazionalisti pro-Trump misero in atto un vero e proprio assedio di Washington D.C..
Alla luce della più recente Stories pubblicata da Carano, nel quale si asserisce che gli ebrei “non furono uccisi dai nazisti, ma dai loro stessi vicini” (questo è falso), sui social l’hashtag #FireGinaCarano è tornato in vetta ai top trend. Questo ha convinto Disney a prendere finalmente provvedimenti, allontanando in modo permanente Gina Carano da Star Wars.
“[Disney] era alla ricerca di una ragione per licenziarla da due mesi, ma oggi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso” ha dichiarato una fonte vicina alla produzione a The Hollywood Reporter.
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