Ennesima puntata top per questa stagione di Fargo. Questa serie sta iniziando a viziarci…
Ok è vero, mi immagino già che molti non saranno convinti sulla storyline degli alieni. Io sinceramente ero la prima ad avere dei grossi dubbi. Eppure, a parte lo shock iniziale e il grosso “SERIOUSLY?!” che mi usciva dalla testa stile fumetto, alla fine mi sono comunque innamorata della puntata.
Il tono su cui è stato costruito l’intero episodio è stato molto diverso dai precedenti, e le vicende si aprono come si apre la pagina di un libro. Una voce narrante inizia a raccontarci la storia di Luverne, in Minnesota, e soprattutto della notte in cui la storia di Ed e Peggy cambiò per sempre…
Peggy effettivamente ne ha combinata una davvero grossa: ha conficcato un paio di forbici nella schiena di un indiano che voleva solo cambiare vita e acconciatura. L’indiano in questione, con tutti i capelli e con tutte le vecchie abitudini, continua a lasciare dietro di sè una scia di cadaveri, dal pover’uomo alla stazione di servizio, a Costance, il capo di Peggy, che nella scorsa puntata aveva davvero fatto di tutto pur di scoprire dove si nascondesse. Non si meritava di essere strangolata da uno che giurava di voler cambiare vita. Ma come si dice? il lupo perde il pelo ma non il vizio (e in questo caso neanche il pelo).
Nel frattempo, al casotto di caccia dove i Blomquist si nascondevano, lo sceriffo fa la domanda che ci siamo fatti tutti: Tutto questo bordello per questi due?
They don’t look like much

E’ vero, non gli davamo due lire nemmeno noi, ma non li guidichi dalle apparenze sceriffo. Quei due sono tutto tranne che una coppietta ordinaria del Minnesota. I poliziotti sono davvero sorpresi di sentire le avventure dei Blomquist, e come dargli torto. Lou però sembra avere ancora qualche dubbio e si oppone al piano dello sceriffo della zona, che propone di incastrare Milligan servendosi di Ed. Ma se è riuscito a tenere testa a uno come Dodd che sarò mai un microfono nascosto?
Lou non ci sta e decide di mettere in guardia i Blomquist, beccandosi un richiamo per cui è costretto ad andarsene. E’ davvero commovente come cerchi di proteggerli da loro stessi! Ma figuriamoci se Ed e Peggy rifiutano una pessima idea, ormai sono veterani delle situazioni pericolose e non esitano ad accettare la proposta dello sceriffo. A patto che venga messa per iscritto, ovviamente. Qualche cosa l’hanno imparata!

La voce narrante ci trasporta poi al confine del South Dakota, dove Milligan sta azzardando una mossa molto pericolosa. Pochi giorni fa era stato costretto a eliminare i sicari che Kansas City gli aveva messo alle costole ed ora cerca di rientrare nelle grazie dei suoi capi. Fortunatamente Dodd è un’esca succosa e gli uomini di Kansas City non riescono a resistere. Esce da quella cabina telefonica fischiettando e come dargli torto, è proprio il suo giorno fortunato: quando arriverà a Sioux Falls sarà tutto finito e potrà prendersi tutto il merito senza aver sparato una sola pallottola.
Mentre Lou è al telefono aspettando una risposta dalla moglie che non arriverà mai, nota un foro di proiettile nel vetro della stazione di servizio e scopre l’ennesimo cadavere lasciato da Hanzee. Prova ad avvertire i colleghi ma che diamine, sta parlando con gli uomini veri del Dakota. Sanno benissimo come difendersi, quindi non è proprio il caso che un agente qualunque gli dica come comportarsi. Ma avevamo dubbi sul fatto che Lou avrebbe fatto l’eroe? Stava proprio per raggiungere il Minnesota quando cambia idea e decide di tornare indietro per avvertire gli altri del pericolo.

Dopo aver visto Floyd non ha più dubbi: allo scambio non verrà solo Milligan, ma anche i Gherardt. La situazione potrebbe farsi un tantino pericolosa. Al Motor Motel nessuno ha il sentore del pericolo e tutti dormono della grossa o si intrattengono con discorsi…bhè, poco edificanti. Nel frattempo la famiglia al completo (o quel che ne resta) arriva al motel e al segnale di Bear i suoi uomini scatenano l’inferno.

Non avevamo dubbi sul fatto che il nostro Hank non si sarebbe lasciato cogliere impreparato. E stavolta i film romantici non riescono a distrarre neppure Peggy, che ha un istinto incredibile quando si tratta di salvarsi le penne. E non esita nemmeno a mettere fuori combattimento Benjamin. Dopo Dodd, che speranze poteva avere quella mezza calzetta?
Bear intanto carica il fucile e si prepara a cercare il suo fratellone, ma resta deluso. Non quanto la sua mamma però, che si becca una coltellata a tradimento da Hanzee. Dopo aver assistito alla scena Bear si trasforma in qualcosa tipo l’incredibile Hulk, o l’incredibile orso bruno. Noncurante delle pallottole che gli piovono contro, si butta addosso a Lou per ammazzarlo a suon di bastonate. Hanzee, dopo aver giustiziato amici e nemici e dopo aver sparato anche ad Hank, si rivolge verso il suo vero obiettivo: i Blomquist. Quelle forbici piantate nella schiena sono state un boccone amaro da digerire e ora vuole rendere pan per focaccia.

Ma prima che Bear uccida Lou e che Hanzee uccida i Blomquist (o venga ucciso da Peggy) accade l’impensabile.
E’ tutta la stagione che riceviamo strani indizi inquietanti, l’ultimo dei quali proprio in questa puntata, sotto forma di un adesivo appiccato alla porta della stazione di servizio, che recita “we are not alone”.
Eccolo lì un bell’UFO completo di tutte le lucine che plana dolcemente sopra l’hotel. Tutti sono comprensibilmente stupiti. Tutti tranne Peggy ovviamente, che scappando si trascina dietro Ed:
E’ solo un disco volante tesoro
Fantastica. Vince tutto.
Appena passato lo spavento, si ricomincia a sparare. Che diamine, non si può mica perdere tempo! Ora che gli alieni se ne sono andati, Hanzee è di nuovo sulle tracce di Ed e Peggy e Lou forse è il caso che torni in Minnesota dalla moglie.
Il famoso massacro di Sioux Falls non ci ha lasciati delusi, e sicuramente il finale di stagione sarà all’altezza delle aspettative!
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