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Floating Coffins, di cosa parla e quando va in onda
Tra le serie tv italiane che stiamo aspettando in questo anno c’è sicuramente Floating Coffins, un nuovo progetto di Pupi Avati che arriverà presto sui nostri schermi. La serie sarà realizzata per Sky Italia e seguirà il genere horror – gotico.
Floating Coffins (Bare galleggianti), in otto puntate, sarà prodotta con la società DueA e Antonio Avanti mentre Pupi ne sarà il regista.
Al momento non si hanno ancora notizie circa la trama della serie nè la messa in onda ma si presume che la vedremo nel 2018.

Floating Coffins serie diretta da Pupi Avati, chi è il regista
Uno dei registi più noti d’Italia, Pupi Avati è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. All’anagrafe Giuseppe, Pupi Avati è il fratello maggiore dello sceneggiatore e produttore Antonio.
La sua carriera inizia nel mondo della musica, precisamente nel jazz: dal 1959 al 1962 fa infatti parte della Doctor Jazz Band come clarinettista. Quando nella band arriva il suo compaesano Lucio Dalla ha lasciato il gruppo.
Dopo aver lavorato per quattro anni, quelli che lui stesso definisce i peggiori della sua vita, come rappresentante della Findus entra finalmente nel mondo del cinema e della televisione. Ottiene i finanziamenti per girare Balsamus, l’uomo di Satana e Thomas e gli indemoniati.
Dopo aver lavorato alla sceneggiatura di Salò e le 120 giornate di Sodoma, di Pier Paolo Pasolini, dirige il lungometraggio “La Mazurka del barone, della santa e del fico ficorone” e “La casa delle finestre che ridono”, un giallo horror diventato un cult per gli appassionati del genere.
Da quel momento arrivano per Pupi una serie di successi cinematografici tra cui Bordella, un musical con Christian De Sica e Jazz Band dove mette in scena la storia della Doctor Dixie Jazz Band.
Numerosi sono i premi e i riconoscimenti che lo hanno reso uno dei registi più acclamati del panorama italiano: è stato candidato dal David di Donatello nel 1985 per Impiegati e per Noi tre, nel 1987 è stato candidato per Regalo di Natale come miglior regista e miglior film, nel 1990 è stato candidato per Storia di ragazzi e ragazze come miglior film e miglior sceneggiatura e migliore regia, nel 1995 ha vinto il premio David Luchino Visconti e nel 2003 ha vinto il David come migliore regista per Il cuore altrove. È stato inoltre candidato sempre per il David nel 2004 come miglior regista ne la Rivincita di Natale e nel 2009 come miglior regista per Il papà di Giovanna.
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