Grey’s Anatomy non perde un colpo e anche questa puntata ci ha tenuti incollati allo schermo per 40 minuti.
L’episodio è tutto incentrato su due interventi, quello della Herman e quello di Glenda Castillo. Il primo rischia di farci dire addio ad uno dei personaggi che ha saputo risvegliare la serie e di cui non possiamo più fare a meno, il secondo mette alla prova la Robbins come chirurgo fetale in grado di sostituire la Herman, tutto il suo sapere e la sua esperienza.
L’intervento delle dottoressa Herman inizia con un forte nervosismo da parte della Shepherd, che riesce comunque a mascherare il suo disagio (quasi) a tutti. Quando però si trova faccia a faccia col tumore la sua tensione la sentiamo anche noi! Mi sono ritrovata a muovere il collo come lei a metà episodio! Una scena bellissima quella tra il dottor Webber e Amelia. È inutile: il tempo passa, la dirigenza cambia ma il capo resta lui. Ogni puntata ha sempre qualcosa di saggio da dire e nelle situazioni più critiche riesce sempre a tirar fuori il meglio da ogni collega. Ci vorrebbe un dottor Webber a portata di mano per ognuno di noi! Anche la mossa del super eroe può essere utile da provare, ma la differenza in sala operatoria l’ha fatta sicuramente il discorso di Richard, il solo e unico capo.
“Tu sei convinta che lui sia più bravo di te, ma non è così. Io l’ho visto nella stessa posizione in cui sei tu adesso a fissare terrorizzato un tumore spinale impossibile, insicuro su cosa fare. […] Shepherd, posso dirti esattamente cosa succederà se chiamo tuo fratello: Derek arriverebbe qui, si prenderebbe l’operazione, la tua operazione, te la toglierebbe. E alla fine la ucciderebbe. Perché questo è il tuo piano. Lui non sa ciò che tu hai già esaminato o qual è la prossima mossa. Te la devi cavare da sola qui. Nessuno può aiutarti. E tu non hai bisogno di nessuno. Lui non è qui, tu invece si. Qual è la prossima mossa?”
Quando Amelia in sala operatoria era in trappola ha ceduto per davvero e per un attimo abbiamo pensato di rivedere tornare Derek. Tutti volevano un aiuto di Derek, nessuno si fidava abbastanza delle capacità di Amelia e ci stava per cascare anche lei ma il dottor Webber ha fatto la mossa più difficile, quello che probabilmente nessuno al suo posto avrebbe avuto il coraggio di fare: si è fidato di lei, l’ha incoraggiata ad andare avanti e Amelia ha ritrovato fiducia in se stessa e ha dimostrato di poter essere degna del nome Shepherd. Amelia non era intrappolata dal tumore ma l’unica trappola era la sua insicurezza che non le permetteva di risolvere una situazione difficile. Richard le ricorda che solo lei conosce perfettamente il tumore, solo lei sa qual è la prossima mossa. E solo lei può salvarla. E ci è riuscita!
Dopo 37 minuti strazianti la Herman si sveglia e riesce ancora a fare la spiritosa, ma quando ammette di stare benissimo sembrava davvero tutto troppo facile. Poi il controllo della vista, l’occhiata della Robbins ed era chiaro che qualcosa non fosse riuscito perfettamente.
Credo che questo fosse il minimo che poteva succedere dopo un intervento così complicato, ma quello che più è importante è che la Herman potrà ancora vivere ed è felice di questo e, a modo suo, ringrazia la Robbins per averle rotto così tanto le scatole da esser riuscita a salvarle la vita! Rivedremo ancora la dottoressa Herman quindi, continuerà a stare al fianco di Arizona durante gli interventi e continueranno a collaborare insieme.
Arizona ha comunque dimostrato di essere in grado di operare da sola con l’intervento di Glenda Castillo, salvando la paziente e il bambino e sorprendendo tutti in sala operatoria, per prima la Bailey.
In questo episodio rivediamo, seppure per pochi istanti, anche April e Jackson che volevano essere presenti all’operazione della Herman. April sembra si stia riprendendo e quando Jackson la lascia solo per qualche istante abbiamo anche intravisto uno sguardo un po’ malinconico (forse nostalgico?). Speriamo di rivederla presto nel suo pronto soccorso!
Vi lasciamo con uno sneak peak sul prossimo episodio che sarà tutt’altro che tranquillo!
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