Ain’t no rest for the Wicked.
Così cita la canzone a inizio pilot della nuova serie tv targata Fox: Lucifer.
Nessun riposo per il Maligno.
E invece il Maligno una vacanza dalla solita vita millenaria fatta di afflizioni e penitenze se l’è presa eccome.
Stufo della sua condizione piuttosto monotona, decide di abdicare e di trasferirsi a Los Angeles insieme alla sua tirapiedi Maze, per poi aprirsi un locale notturno di nome Lux, nonostante l’angelo Amenadiel gli faccia visita spesso e volentieri per ricordargli di tornare al posto cui appartiene.

Nel frattempo Delilah, una sua amica divenuta famosa grazie al suo aiuto, viene però uccisa davanti al locale di Lucifer, il quale decide di mettersi sulle tracce dell’assassino, inciampando in una poliziotta troppo bella per essere vera, Chloe.
Tra i due si instaura subito un rapporto strano, fatto di prese in giro e battute al vetriolo e lei, per chissà quale motivo a noi sconosciuto, è l’unica umana immune al fascino di Lucifer.

Sì perché il nostro caro Belzebù, Satana, Demone, Principe delle Tenebre – o come volete chiamarlo – ha il potere di tirar fuori dalle persone sempre la verità e di ottenere sempre ciò che vuole, soprattutto se ci sono informazioni scabrose.
E così si forma questa strana e improbabile coppia di investigatori che cercherà di risolvere vari delitti che avvengono in città, partendo proprio da quello di Delilah.
Durante le indagini, i due entrano anche in contatto con Linda, psicologa della defunta Delilah, che prova un’attrazione fortissima per Lucifer.
I due fanno un patto: lui va a letto con lei se lei lo psicanalizza, cercando di aiutarlo a capire come mai stia cominciando a provare pietà per gli esseri umani.
La puntata procede con Lucifer che cerca di convincere Chloe di essere il Diavolo, mentre lei crede che sia uno scherzo e non gli dà retta. Tra battute esilaranti e situazioni assurde ci ritroviamo tra le mani una serie tv che ha decisamente del potenziale che ricorda vagamente Constantine (il film, però) e un tocco di drama, soprattutto quando Chloe viene ferita gravemente durante una sparatoria e Lucifer le dice che “suo padre” (Dio) dovrà attendere prima di averla con sé.
Peccato però per alcuni elementi della puntata che non possono fare altro che lasciarci perplessi.
Ad esempio il cognome di Lucifer: Morningstar – Stelladelmattino.
Se si cerca di dare un aspetto verisimile e serio ad una serie tv che ha elementi fantastici o fuori dal normale, bisognerebbe evitare di farli scadere nel ridicolo nel momento in cui vengono presentati.
Altro elemento, Chloe, la co-protagonista della serie, è troppo bella per essere vera. Viene da una famiglia il cui padre era un poliziotto, mentre la madre era un’attrice. Da giovane liceale prende parte ad un film mostrandosi mezza nuda e poi, dopo la morte del padre decide di intraprendere la carriera da poliziotta per seguirne le orme.
Per di più si ritrova ad avere una bambina di 7 anni e un ex marito poliziotto che finisce per lavorare spesso con lei, criticandola non appena ne ha l’occasione.
A volte, quando leggo un libro o vedo una serie tv mi chiedo se alcuni elementi o personaggi sono stati messi con uno scopo o per scelta arbitraria dello scrittore/regista. Staremo a vedere quanti e quali dei personaggi presentati si renderanno davvero utili alla trama..

Che strada prenderà Lucifer?
Tratto da un fumetto della DC Comics, Lucifer viene in realtà creato nel 1989 da Neil Gaiman e Sam Kieth e appare per la prima volta sulle pagine di Sandman.
Nel fumetto originario, il suo look era stato caratterizzato sui tratti estetici di David Bowie e al carattere del Lucifero di John Milton (Paradise Lost, 1667).

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