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Maxi – Il grande processo alla mafia anticipazioni puntate
Maxi – Il grande processo alla mafia è la nuova docu-fiction di Rai che, mischiando filmati originali a ricostruzioni a posteriori, ci racconta il Maxiprocesso di Palermo istituito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino contro Cosa Nostra. Un processo destinato a fare la storia raccontato in sei puntate che debuttano a partire da martedì 23 ottobre 2018 alle 21:20 su Rai Storia. Maxi Il grande processo alla mafia anticipazioni puntate: ecco la trama dei sei episodi!
Maxi – Il grande processo alla mafia episodio 1 “L’astronave verde”
È il 10 febbraio 1986 e il Maxiprocesso a Cosa Nostra sta per cominciare: al banco degli imputati verranno chiamati oltre 400 mafiosi per rispondere di decine di reati differenti. Il processo si svolge in un’aula giudiziaria dalle dimensioni enormi, costruita apposta per questa storica occasione. La Rai non può mancare a questo processo che sembra, fin da subito, destinato a fare la storia e si mobilita per raccontare ogni attimo del processo grazie alla massa in opera di una redazione proprio davanti all’aula bunker, conosciuta come “l’astronave verde”.
Il processo inizia e, mentre i giornalisti della Rai iniziano il loro racconto, nell’aula bunker tutti iniziano a prendere le misure di questo dibattimento enorme. Gli avvocati difensori sostengono che la macchina processuale non sia in grado di gestire questo enorme processo, mentre i boss mafiosi cercano di innervosire i giudici.
Federico Marsalis, avvocato di alcuni mafiosi, cerca di rallentare il processo, mentre Salvatore Di Marco, uno dei pentiti, è sul punto di ritrattare tutto. Quando anche Michele Greco, detto “il Papa”, viene arrestato dieci giorni dopo l’inizio del processo, la vicenda entra davvero nel vivo.
Maxi – Il grande processo alla mafia episodio 2 “Faccia a Faccia”
Fin dai primi giorni, il confronto tra Calò e Buscetta si conferma come uno dei dibattiti più caldi dell’intero dibattimento. I due boss si ritrovano faccia a faccia il 10 aprile 1986, una data che può essere considerata storica: i due boss si accusano a vicenda dei delitti più atroci. Calò accusa Buscetta, suo ex amico, di essere un uomo inaffidabile oltre che infedele, mentre Buscetta risponde additando Calò come il responsabile della sparizione dei suoi due figli.
Quando il pentito tira in ballo un caso rimasto nell’ombra, indicando Calò come unico responsabile, il processo arriva nelle sue fasi più intense. Il duello tra i due boss è teatrale e il senso di tradimento appare più che evidente: Calò è passato dalla parte dei Corleonesi, mentre Buscetta è stato costretto a scappare. Il turbamento che traspare anche dai resoconti di Franco si espande ancor di più quando sul banco dei testimoni arriva Salvatore Contorno, un altro dei pentiti. Anche Contorno svela delitti efferati, raccontando anche un fallito attentato nei suoi confronti, mentre gli avvocati difensori fanno di tutto per interromperlo e dimostrare la sua inaffidabilità.
Maxi – Il grande processo alla mafia episodio 3 “Il boss dei due mondi”
L’arresto di Michele Greco ha scoperchiato un vero e proprio mondo: pian piano nell’aula bunker iniziano a sfilare alcuni dei più grandi e tenuti boss che hanno tenuto Palermo sotto scacco per diversi anni. Tra questi anche Pippo Calò, conosciuto come il “cassiere della mafia”.
È lui il primo a difendersi dalle accuse di Tommaso Buscetta che, con la sua deposizione tenutasi il 3 aprile 1986, scoperchia il mondo di Cosa Nostra svelando tutti i suoi segreti. Le sue parole rapiscono tutto il mondo, compresa la giuria popolare e Filomena, una donna di 60 anni che vive il processo con grande apprensione.
La testimonianza di Buscetta si rivela molto favorevole per l’accusa e, mentre Teresa si dimostra preoccupata, Franco decide di portare Gianni a Corleone, il feudo dei boss Totò Riina e Bernardo Provenzano per realizzare un servizio nel cuore delle vicende. Mentre Marsalis cerca in tutti i modi di arginare i dati fatti dalla testimonianza di Buscetta, Franco trova un’inaspettata sorpresa nella sua auto.
Maxi – Il grande processo alla mafia episodio 4 “Palermo e i suoi figli”
L’estate, solitamente una ventata di aria fresca per Palermo, nel 1986 trova una città molto diversa dal solito. Dopo cinque mesi di dibattimento l’aula bunker ha già sentito centinaia di testimoni, da boss di alta fascia a semplici picciotti di borgata. tenere il conto è ormai impossibile e le storie iniziano a perdersi, nonostante i giornalisti Rai continuino a raccontarle, anche se con sentimenti contrastanti.
Mentre Teresa sembra aver ritrovato il sorriso e aiuta Gianni a prendere una decisione, è arrivato il momento di raccontare le storie dei familiari delle vittime, dai parenti del Generale Dalla Chiesa, del Capo della Squadra Mobile Boris Giuliano, le vittime eccellenti e le vedove omertose, le madri disperate e i testimoni reticenti. Le donne coinvolte nel processo si votano Santa Rosalia e per tutta l’estate del’86 si prendono la scena fino a quando la morte di un bambino innocente sembra cambiare nuovamente le carte in tavola, costringendo gli avvocati a giocarsi il tutto per tutto.
Maxi – Il grande processo alla mafia episodio 5 “Saluti da Corleone”
Il maxiprocesso continua ininterrottamente ormai da mesi, durante i quali i giudici, la giuria popolare e tutto il mondo collegato ha potuto veder sfilare moltissimi volti che hanno fatto la storia criminale di Palermo e della Sicilia intera. L’atmosfera è tesa e la morte di un avvocato di Messina ucciso da un imputato in un altro processo non aiuta a migliorare la situazione.
I legali della difesa sembrano sempre meno fiduciosi della possibilità di mandare all’aria il processo e l0accusa sembra sempre più forte. Dietro a tutto questo si consuma anche il dramma degli inviati Rai: Franco continua a svolgere il suo lavoro, ma alcuni problemi personali lo rendono preoccupato, mentre Gianni fatica a lasciarsi scivolare addosso gli orrori della mafia, soprattutto dopo le dichiarazioni di Vincenzo Sinagra.
Maxi – Il grande processo alla mafia episodio 6 “In nome del popolo italiano”
Sono passati ormai due anni dall’inizio del dibattimento e il momento della tanto attesa sentenza finale di avvicina. Per due anni Palermo ha vissuto in una dimensione parallela, sospesa in una sorta di limbo fatto di preoccupazione. Dopo 349 udienze, 635 arringhe difensive e 12 giorni di requisitorie dei pubblici ministeri ci siamo.
L’emozione è palpabile anche nei giornalisti Rai, che entrano in aula per l’ultima volta: è il 16 dicembre 1987 e, per ben due ore, i tre ascoltano insieme al mondo intero la storia sentenza che porta a 19 ergastoli e a un totale di 2665 anni di carcere. Una vera e propria vittoria contro Cosa Nostra, che per la prima volta vede i suoi boss scoperti e condannati, mentre per Franco questa è la vigilia di una nuova avventura: il giorno dopo dovrà raccogliere la testimonianza di Giovanni Falcone.
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