Dal palco dei Gotham Awards 2022, Michelle Williams ha reso omaggio all’attrice Mary Beth Peil, la sua collega di Dawson’s Creek. Nella serie tv, Williams e Peil interpretavano Jen e Evelyn, rispettivamente nipote e nonna.
Nel discorso di ringraziamento per il premio alla carriera ricevuto nel corso della cerimonia per la 32esima edizione dei Gotham Awards, tenutasi lunedì 28 novembre a New York, Michelle Williams – che da poco è al cinema con The Fabelmans di Steven Spielberg – ha scelto parole commoventi per rendere merito all’82enne Mary Beth Peil. Secondo Michelle, è grazie all’influenza che Mary Beth ebbe su di lei all’inizio della carriera che ha potuto arrivare così lontano nel mondo dello spettacolo.
“Ogni volta che mi capita qualcosa di bello nella vita, ripenso che avrebbe dovuto essere qui stasera, ma che, essendo lei una newyorkese, vive in una realtà di cui non hai il controllo, quindi non è nella stanza, ma è nel mio cuore,” ha detto Williams, aggiungendo che quella persona era “Mary Beth Peil, che interpretava mia nonna in Dawson’s Creek”.
Williams ha raccontato che, agli inizi di Dawson’s Creek, lei era una minorenne emancipata: “Avevo 16 anni ed ero completamente sola. Mary Beth Peil è stata la prima artista che ho incontrato in vita mia. Non si definiva tale, ma c’era qualcosa di completamente diverso in lei. Era il modo in cui Mary Beth faceva le domande, l’attenzione che aveva per le nostre conversazione e il modo in cui sembrava entusiasta per ogni momento di ogni giorno sul nostro televisore. E io non sapevo cosa fosse questa qualità ineffabile, ma sapevo che volevo avvicinare la mia sedia alla sua” ha detto Williams, che – nel corso della lavorazione della serie – ha scoperto di più sul conto della sua collega.
“Mary Beth è stata una cantante lirica, aveva ricevuto una nomination ai Tony Award, era una madre, passava dalla televisione al cinema al teatro come se cambiasse treno all’ora di punta; era in grado di fare qualsiasi cosa. Mary Beth mi ha mostrato che la creatività era più di una semplice professione. E tutta questa vitalità è stata miracolosamente rivolta nella mia direzione. Il suo volto sorridente mi guardava e mi chiamava la sua ‘piccola’” ha raccontato Williams.
“Mary Beth mi ha raccontato storie su questo posto, New York City, e mi ha detto che era un posto dove potevo andare e dove potevo costruirmi una vita. Mi disse che avrei dovuto provare a fare teatro. Ho iniziato a leggere opere e a parlarne con lei, e lei mi ha incoraggiato: ‘Sì, sì. È meraviglioso, ragazza mia. Dovresti farlo, dovresti provarci’” ricorda Williams, aggiungendo che – al tempo – lei era agli inizi e sentiva di non avere alcun diritto di puntare in alto. “Fino a quel momento ero a malapena una Michelle; avevo appena fatto in modo che la gente smettesse di chiamarmi Shelly. Ma – dopo averla incontrata – ero diventata la ‘piccola’ di Mary Beth. E questo mi rendeva qualcuno” ha spiegato Williams alla platea.
“Sono grata per questo riconoscimento perché mi permette di guardare indietro nel tempo e rendermi conto che non avrei potuto interpretare Wendy Carroll [in Wendy e Lucy] o Randi Chandler [in Manchester by the Sea] o Marilyn [Monroe in My Week with Marilyn] o Gwen [Verdon in Fosse/Verdon] o Mitzi Fabelman [in The Fabelmans] senza aver prima interpretato Jen Lindley. Non avrei saputo come gestire il ruolo della madre di Steven Spielberg [in The Fabelmans] senza essere stata la nipote di Mary Beth, quindi grazie Mary Beth e grazie Gotham Awards per questo” ha concluso l’attrice.
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