Rocco Chinnici cast – gli attori nel film TV e i loro personaggi
Rocco Chinnici è un film per la televisione, prodotto da Rai Fiction e Casanova Multimedia, in onda giovedì 23 gennaio in prima serata su Rai 1. Il film, tratto dal libro È così lieve il tuo bacio sulla fronte di Caterina Chinnici, figlia del magistrato, ci offre uno sguardo a 360 gradi di uno dei magistrati più importanti nella storia della lotta alla mafia. Rocco Chinnici è stato uno dei primi a scegliere, consapevolmente e responsabilmente, la via della legalità e della lotta alla criminalità organizzata: scelta che lo portò ad essere ucciso per mano mafiosa il 29 luglio 1983.
Raccontare questa storia non è scontato, ma fa parte di quella necessità di formazione e informazione che aveva iniziato lo stesso Chinnici. Il magistrato aveva sempre avuto uno sguardo attento ai giovani, andando con regolarità nelle scuole a parlare della sua esperienza e di ciò che la criminalità comportava. Rocco Chinnici non si è mai tirato indietro di fronte alla paura, nonostante ne avesse molta, come qualsiasi uomo, ma l’ha affrontata, lasciandoci un’eredità fondamentale.
La regia del film è affidata a Michele Soavi, conosciuto per aver curato la regia anche di Rocco Schiavone. In Rocco Chinnici cast troviamo Sergio Castellitto, Cristiana dall’Anna (Patrizia in Gomorra) e Manuela Ventura.
Sergio Castellitto è Rocco Chinnici
A chi affidare l’interpretazione di un personaggio così importante se non a uno degli attori più rinomati di tutto il panorama italiano? Sergio Castellitto ormai è un esperto di biografie, lo ricordiamo ad esempio per aver ricoperto il ruolo di Paolo Borsellino nella miniserie omonima. Fondatore del pool antimafia, Rocco Chinnici fu colui che aprì la strada ad altri magistrati importanti come Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino. La sua morte avvenne per mano mafiosa il 29 luglio 1983, quando una Fiat 126 verde esplose di fronte all’ingresso del palazzo in cui abitava. Morirono con lui due agenti della scorta e il portiere del palazzo.
Nel 1983 gli fu assegnata una medaglia al valore civile con la seguente motivazione:
“Magistrato tenacemente impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, consapevole dei rischi cui andava incontro quale Capo dell’Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, dedicava ogni sua energia a respingere con rigorosa coerenza la sfida sempre più minacciosa lanciata dalle organizzazioni mafiose allo Stato democratico. Barbaramente trucidato in un proditorio agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificava la sua vita al servizio della giustizia, dello Stato e delle istituzioni”.
Manuela Ventura è Tina Chinnici
Tina Chinnici fu la moglie del grande magistrato, donna di grande forza e carattere. La famiglia Chinnici era infatti molto unita e anzi, la forza di Rocco stava proprio nella capacità della moglie di tenere unita la famiglia. Ruolo non semplice data la continua esposizione del marito in vicende serie e pericolose, e presenza indispensabile nella vita del magistrato. La grande forza di Rocco Chinnici e la sua dedizione nel portare avanti la lotta alla mafia non sono altro che lo specchio della dedizione con cui la moglie Tina si è occupata della famiglia. Non un’ombra, quindi, ma una vera e propria compagnia di vita.
Cristiana dall’Anna è Caterina Chinnici
Figlia di Rocco Chinnici e autrice del libro È così’ lieve il tuo bacio sulla fronte, da cui è tratto il film, ha deciso di seguire la carriera del padre e portare avanti il suo testimone. Caterina racconta di un padre che ha dato una grande importanza alla famiglia e ai giovani, in generale. Grazie al suo sguardo abbiamo il ritratto di un uomo che non era solo un magistrato, ma anche un padre, un marito. Caterina Chinnici aveva il bisogno di raccontare la storia del padre, non solo per l’importanza che ricopre in termini assoluti, ma anche per la necessità di non dimenticare il nome di un uomo che ha sacrificato la sua vita e i suoi affetti in nome di un bene comune.
Tra gli altri attori della serie ritroviamo Virginia La Tella, Luigi Imola, Bernardo Casertano, Paolo Giangrasso e Bruno Torrisi.
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