Quando gli chiesero da dove giungesse l’ispirazione per le sue commedie, se prendesse spunto dalla vita chiassosa che animava le strade della sua Napoli, Massimo Troisi rispose: “C’è chi sostiene che parecchi giovani registi siano grandi osservatori della realtà quotidiana. Che per fare spettacolo, per raccontare belle storie, dense di significato, basti guardarsi attorno. Io non ci credo perché, se così fosse, i vigili urbani sarebbero tutti Ingmar Bergman”. Chissà se la pensa così anche lo Storyteller interpretato da Francesco Mandelli, mattatore di Sandro che torna con la seconda stagione in esclusiva su Dplay.com da mercoledì 20 marzo.
Nella stagione 2 di Sandro, web-serie Dplay Original che ha debuttato nel novembre 2017 con i primi otto episodi, va “tutto per il verso giusto” come recita il titolo della prima puntata. Lo sfigato riformato Sandro Verzetti (interpretato da Massimiliano Loizzi) si sente finalmente un vincente, alterna diverse fidanzate e gode della stima del suo capo che lo ha promosso a responsabile delle risorse umane. L’allievo ha superato il maestro, ma lo Storyteller ha scelto il suo prossimo allievo: si tratta di Mauro (Fabio Paroni), goffo migliore amico di Sandro.
La seconda stagione di Sandro è composta da sei episodi da dieci minuti ciascuno, scritti e diretti da Il Terzo Segreto di Satira, collettivo di registi e autori composto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Davide Rossi, Andrea Fadenti e Andrea Mazzarella. La produzione Niente tv realizzata da Ramaya Productions torna a ironizzare sulla comunicazione persuasiva: “è finita la pacchia” per lo Storyteller e il suo campione Sandro. A seguito di una fusione aziendale, un nuovo dirigente che incarna lo stereotipo dell’“uomo del fare” sembra soppiantare Sandro e la sua magniloquenza.
Una nuova Storyteller porterà il Narratore a frequentare un corso di aggiornamento per capire l’aria che tira. Ciò che emerge è una spassosa ironia che attinge a piene mani dallo scenario politico attuale: “semplificare, colpire, vincere” è il nuovo mantra che rende desueto quello che fu il tormentone della prima stagione “romanzare, omettere, emozionare”. Se al suo esordio Sandro mostrava il protagonista intento a guardare un discorso tenuto in inglese da Matteo Renzi, l’Italia di oggi è ben diversa da un anno e mezzo fa. Per questo i completi dello Storyteller vengono soppiantati da felpe con scritte in rilievo ed evocative del nuovo status quo. Da segnalare il divertente cameo di Pierluigi Pardo nei panni di un guru che vedremo all’opera nel corso della nuova stagione.
In un momento storico in cui l’autoironia è merce rara, Sandro 2 parla alla pancia per far ridere il cervello. Una web-serie piacevole, curiosa e sempre azzeccata nei suoi tempi comici e nei riferimenti all’attualità, il risultato è una satira raffinata che rende semplice la complessità nostrana. La seconda stagione di Sandro arriva su Dplay a partire da mercoledì 20 marzo: la stagione 1 è già disponibile per lo streaming sempre su Dplay.
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