Chi è l’Americano di Stranger Things
Chi è l’Americano di Stranger Things: finalmente abbiamo una risposta.
Venerdì 14 febbraio Netflix annuncia l’inizio delle riprese della quarta stagione di Stranger Things, confermando ufficialmente che David Harbour tornerà nel ruolo di Jim Hopper. È proprio lui l’Americano imprigionato in Kamchatka.
«Siamo entusiasti di poter ufficialmente confermare che le riprese della quarta stagione di Stranger Things sono attualmente in corso – e ancora più felici di annunciare il ritorno di Hopper! Anche se forse questa non è proprio una buona notizia per il nostro “Americano”, che al momento è imprigionato lontano da casa nelle nevose terre desolate di Kamchatka, dove affronterà pericolosi esseri umani… e molto altro. Nel frattempo, negli Stati Uniti, segreti sepolti da tempo iniziano a salire in superficie, collegando ogni cosa… La quarta stagione sarà la più grande e la più terrificante fino ad ora, non vediamo l’ora che tutti possano vederla. Nel frattempo – pregate per il nostro Americano» – dalla Russia con amore, i Duffer Brothers.
Stranger Things 3 episodio 8 scena post credits: “No, non l’americano”
La scena post credits si apre nel Kamkatchka, in Russia, stando a quanto riporta la card indicativa. L’ambientazione è una prigione, ma potrebbe trattarsi della stessa base militare che abbiamo visto nel cold open del primo episodio. Nell’episodio 1 di Stranger Things 3, un flash-back alla Russia del 1984 svela che i sovietici stavano tentando di riaprire il varco col Sottosopra tramite un macchinario, senza ottenere il successo sperato perché come spiega Alexei più avanti nel corso della stagione “la chiave [il macchinario, ndr] è solo la metà dell’equazione, l’altra metà è il luogo”. Per questo motivo i sovietici trasferiscono l’operazione a Hawkins, dove un portale col Sottosopra era già stato aperto.
Due soldati percorrono un lungo e sudicio corridoio che divide due fila di celle. Uno di questi si avvicina ad una porta ma il suo compagno lo ammonisce dicendo “no, non l’americano”. Si riferiscono forse a Jim Hopper, eroe che scompare (letteralmente) a seguito dell’esplosione della chiave nella base sovietica?
Questo non ci è dato saperlo perché l’identità del misterioso prigioniero americano non viene svelata: nella scena post credits non è mostrato il detenuto statunitense confinato nella prigione del Kamkatchka, anche se è impossibile non pensare immediatamente a Hopper dopo aver sentito questa frase. A onor del vero non abbiamo visto la scena in cui Hopper viene disintegrato dall’esplosione del macchinario: in quell’istante Joyce si copre gli occhi, e l’inquadratura mostra alcuni soldati mentre vengono polverizzati, ma non il nostro Hop.
È possibile che invece di essere morto, Hopper sia passato attraverso il portale di Hawkins e sia uscito da quello di un’altra delle basi russe che stavano cercando di aprire un varco con l’altra dimensione? Non è chiara la dinamica, ma possiamo ipotizzare questo: prima che il portale col Sottosopra si rimarginasse, l’onda d’urto provocata dall’esplosione potrebbe avere sbalzato Hopper attraverso il varco. In questo modo, Hop potrebbe a)essere finito nel Sottosopra oppure b) avere viaggiato tra diversi portali ed essere finito dall’altra parte di un varco.
Da quando Alexei ha rivelato l’esistenza di più varchi (e quello di Hawkins era più facile da aprire in quanto già spalancato in passato), il ventaglio di possibilità si amplia e con esso le speranze che Hopper sia ancora vivo. Questo non significa, tuttavia, che l’americano confinato nella prigione russa sia Hop, perché sarebbe un indizio troppo scontato rispetto a come ci hanno abituato i fratelli Duffer.
Stranger Things 3 scena post credits: il Demogorgone
Lo sciagurato è un altro: si tratta di un carcerato russo che implora clemenza e spergiura la propria innocenza. L’uomo viene condotto in un’altra gabbia, dove viene chiuso in attesa dell’arrivo di qualcosa: da una botola si fa strada… il Demogorgone, che dopo averlo fiutato spalanca la sua bocca a petali e si accinge a divorare la sua preda. Dopo una stagione in cui il Mind Flayer l’ha fatta da padrone, torna il Demogorgone, inconfondibile richiamo nostalgico alla prima stagione di Stranger Things.
Dopo che Undici ha chiuso il portale alla fine della seconda stagione, uccidendo di Democani e sigillando ciò che era rimasto del Mind Flayer nella loro realtà, del Demorgogone non si era vista più alcuna traccia. Mentre Dustin e Erica fuggono dalla base sovietica sottostante allo Starcourt, Erica scorge un’alta gabbia in acciaio e chiede a Dustin quanto alti fossero i Demogorgoni: si tratta di un ritorno a cui nel corso della terza stagione si era alluso, ma soltanto col cameo nella scena post credits prende forma.
I Demogorgoni non sono soltanto nel Sottosopra ma vagano anche per la nostra dimensione: perché sono in Russia? Da quale varco sono usciti e quanti altri portali esistono? Sono ancora aperti? Queste sono domande per la quarta stagione di Stranger Things.
Mauro dice
la mia idea è che hop sia chiaramente vivo (si evince proprio da quel “no.non l’americano”) e che sarà 11, una volta recuperati i suoi poteri, a trovarlo. Per cui la quarta stagione potrebbe anche prevedere una missione di salvataggio/recupero dello sceriffo, attraverso eventualmente questi vari portali…