Ant-Man and The Wasp Quantumania, recensione
Ant-Man and The Wasp: Quantumania è il nuovo film Marvel in uscita il 15 febbraio 2023 nei cinema. La prima pellicola della Fase 5 fa il suo esordio a partire dall’ avenger più piccolo – a volte – più grande di tutti. Il film è disponibile in streaming su Disney Plus a partire dal 17 maggio 2023.
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I supereroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure nel film Ant-Man e The Wasp: Quantumania. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile.
Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a., nel cast del film Ant-Man and The Wasp: Quantumania ci sono anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz, la guest star Bill Murray in quello di Lord Krylar e infine Corey Stoll ritorna in nuove vesti (niente spoiler).

La storia di Scott Lang e della sua famiglia è rimasta in sospeso da Avengers: Endgame, il personaggio di Ant-Man non è comparso nella Fase 4, soltanto menzionato da Ms. Marvel nel primo episodio della serie, quando la ragazza dice di ascoltare il suo podcast.
Nel film Marvel Studios Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Scott e Hope continuano a vivere la loro vita come una coppia di fidanzati e di supereroi. Le loro vite vanno alla grande: Scott ha scritto un libro – di cui c’è anche un audiolibro -, Hope sostiene cause umanitarie e la loro famiglia – i genitori di Hope, Janet Van Dyne e Hank Pym, e la figlia di Scott, Cassie – fa finalmente parte delle loro vite quotidiane.
Un mondo subatomico
Cassie ha scoperto di condividere la passione per la scienza e la tecnologia con la sua famiglia, specialmente per quanto riguarda il Regno Quantico. Ma la sua curiosità condurrà tutti loro in un viaggio inaspettato di sola andata nel vasto mondo subatomico, dove incontreranno nuove strane creature, una società oppressa e un maestro del tempo le cui minacciose imprese sono soltanto all’inizio. Scott e Cassie vengono condotti in una direzione, Hope, Janet e Hank in un’altra: sono dispersi in un mondo in guerra e non hanno la minima idea di come tornare a casa.
“In Quantumania stiamo approfondendo e complicando le dinamiche familiari mentre dipingiamo la nostra storia su una tela molto più ampia. Nei primi due film avevamo iniziato a tastare il terreno del Regno Quantico e stavolta volevamo dare al film un look completamente diverso: è un’esperienza epica”.
Le parole Peyton Reed, regista anche i due film precedente. La posta in gioco è alta, afferma Reed, Ant-Man and The Wasp: Quantumania getta le basi per diversi film a seguire. “Creare il Regno Quantico è l’atto di creazione definitivo. L’idea è che i nostri protagonisti scendano più in profondità nel Regno Quantico rispetto a quanto avevamo visto nei film precedenti. Oltre a creare l’aspetto di queste città e queste civiltà, dovevamo creare una logica interna e una storia, oltre a popolare questi luoghi con una grande varietà di creature, esseri viventi e strutture”.

Look out for the Little Guy!
I presupporti del regista ci sono tutti e di base la pellicola ha tutte le carte in tavola per dare una partenza impattante alla nuova fase Marvel, dopo le critiche dei fan per la Fase 4. Se questo è il mood, la speranza è quella di una cambio radicale nel prossimo progetto, perché il risultato che arriva da questo film è di una commedia per famiglie nel Regno Quantico. Scott Lang vuole finalmente fare il padre, recuperare il tempo perso con la figlia Cassie – ormai maggiorenne -, e godersi del buon tempo con la famiglia. Il suo problema è che la sua vita sembra essersi fermata a quando ha salvato il mondo in Avengers: Endgame e qui ritorna il dilemma del supereroe. Cosa sei disposto a sacrificare per rivedere i tuoi cari, addirittura distruggere linee temporali alternative? La posta in palio si alza quando subentra lo spazio-tempo.
Il film non ha tempo da perdere e in pochi minuti ci ritroviamo nelle profondità remote del mondo subatomico. Il rapporto tra Scott e Cassie è sempre stato un elemento fondamentale nei film di Ant-Man. Per tutto il film il duo Paul Rudd e Kathryn Newton funziona in alcuni momenti, ma il problema sta nella sceneggiatura che cala di intensità e ritmo in queste due ore e cinque minuti. Segreti tra famigliari e il costante non detto sono protagonisti per la tutto il primo tempo del film, dove scopriamo un Regno Quantico del tutto inedito.
Nuovi popoli, creature, usanze, linguaggi e costumi di esseri che devono moltissimo al mondo di Dune, Star Wars o Mad Max. A livello visivo il tutto è realizzato decisamente meglio rispetto ad alcuni effetti visivi visti in altri prodotti Marvel (vedi She-Hulk), ma non bastano per rendere Ant-Man and The Wasp: Quantumania la migliore apertura per la Fase 5. Il massiccio lavoro di design del Regno Quantico non è valorizzato abbastanza da una regia solo funzionale, né da una fotografia forse troppo buia e desaturata.

Kang il Conquistatore
Il grande compito del film è quello di avviare quella che è stata definita la Dinastia di Kang. Presentando – o meglio – ri-presentando Kang il Conquistatore, visto per la prima volta nel finale di stagione di Loki. Un consiglio prima di vedere il film: rewatch del sesto episodio.
L’ultima puntata della prima stagione di Loki ha rivoluzionato l’MCU, introducendo Kang il Conquistatore. Nei fumetti Marvel è un pericoloso nemico dei Vendicatori. Nella serie, colui che è rimasto è infatti una variante di questo villain che avverte Sylvie che presto si incontreranno nuovamente (riferendosi ad altre varianti). Nei fumetti Marvel, Kang il Conquistatore, che ha debuttato nel 1963 in The Fantastic Four (vol. 1) n. 19, assume frequentemente altre identità. Proveniente dal trentesimo secolo, Kang riesce a viaggiare nel tempo. Durante alcune avventure incontra gli Avengers: la squadra di eroi ha più volte lottato contro il villain.
Family friendly
Jonathan Majors ha una grossa responsabilità sulle spalle. Oltre al suo possente fisico (dovuto al prossimo ruolo in Creed III), l’attore deve riuscire a distaccarsi dall’ombra di Thanos, nell’immaginario dei fan Marvel ancora troppo presente. L’introduzione del villain riesce a metà e più volte si menziona una fine di tutto (già menzionata in Loki), il tempo non è quello che conosciamo. Quello che arriva è una mixato di storie, location che vorrebbero riecheggiare uno spirito di meraviglia in stile Viaggio al centro della Terra con suggestioni molto starwarsiane (il dominio di Kang e le truppe come Darth Vader).

Ant-Man and The Wasp: Quantumania soffre dell’assenza di Scott Lang per l’intera Fase 4. Probabilmente avrebbe avuto bisogno di un film più intimo come i sue precedenti. Così avrebbe dato più spazio ai personaggi e meno alla trama orizzontale dell’universo MCU. Di fatto, la pellicola porta in scena una storia auto-conclusiva con un finale che chiude la trama verticale. Il tutto, però, a discapito dello scopo iniziale del regista di “aggiornare” personaggi non presenti sulle scene da tempo e introdurne di nuovi. Approfondire i rapporti famigliari in un contesto diverso da solito: il Regno Quantico e fermare un conquistatore distruttore di universi.
Se alcuni film precedenti sono stati criticati per la loro lunghezza, in questo caso qualche minuto in più non sarebbe stato male. Avremmo potuto conoscere meglio i popoli e le creature del mondo subatomico. Esseri affascinanti con una chiave di lettura fin troppo family friendly che decade nel calderone delle classiche critiche al mondo Disney.
Ant-Man and The Wasp Quantumania, una miscela di cultura pop
Un film che aveva tanto potenziale, ma che la Casa di Topolino ha frenato, non ha osato dove poteva e il risultato è traducibile in un’avventura de Gli Incredibili. Il ricordo alla saga di Spy Kids di Robert Rodriguez è arrivato. In una miscela di dinamiche familiari e spiritose situazioni, Ant-Man and the Wasp Quantumania ripropone tanta cultura pop, ma alla fine ogni elemento ha funzionato meglio in altre circostanze, persino nel sottovalutato e recente film d’animazione Disney Strange World.
Il film Ant-Man and the Wasp: Quantumania rappresenta puro divertimento per famiglie, dove i personaggi non sono mai veramente in pericolo. Nei fatti i problemi si sciolgono con qualche battuta e un deus ex machina alla Gandalf nel Le Due Torri. La speranza ora è Kang. Si spera che in futuro si abbraccerà una più originalità verso la follia del personaggio. Le sue molteplici incarnazioni potranno essere usate su registri narrativi più originali di quello visto, magari nella seconda stagione di Loki. Il Marvel Cinematic Universe è in fondo proprio come Kang, tutto e niente dove esiste una piccolissima breccia nella follia – necessaria – e basta con i siparietti da sitcom che solo James Gunn può gestire.
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