Campioni, la recensione del film con Woody Harrelson
Si intitola Campioni il nuovo film del regista Bobby Farrelly, prodotto da Focus Features, nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 31 maggio 2023.
Marcus Marakovich è un ex allenatore di basket di una lega minore. Dopo una serie di passi falsi, l’uomo si ritrova di fronte a un tribunale, che gli toglie ogni incarico e gli affida la gestione di una squadra di giocatori con disabilità intellettive. Sebbene Marcus ritenga che questi giocatori siano impossibili da allenare e che forse il suo compito sia solo quello di farli sentire uniti come una squadra, ben presto deve ricredersi. L’allenatore si rende conto che questa squadra può andare più lontano di quanto abbia mai immaginato. Non solo questi ragazzi impareranno le regole del basket, ma avranno molto da insegnare allo stesso Marcus e insieme creeranno qualcosa di davvero speciale.
Woody Harrelson è il protagonista di questa commedia divertente e commovente che sa tanto di “già visto”. Un allenatore di basket che si ritrova ai servizi sociali, pronto a redimersi in un piccolo viaggio interiore e non solo. Perché come tutte le commedie leggere della domenica pomeriggio, c’è sempre un viaggio on the road.
Diretto da Bobby Farrelly (Io, me e Irene) , il film è basato sull’acclamata pellicola spagnola, Non Ci Resta Che Vincere – Campeones. “La mia ossessione era di poter ottenere i diritti per un remake”. Il produttore Paul Brooks. Campioni è uno di quei film di cui – a volte – sentiamo il bisogno e la necessita di andare a vedere, nonostante sappiamo già benissimo cosa ci aspetta. Non siamo davanti a un blockbuster o a un film scadente, scontato, dato il tema sensibile e il rischio c’è quando si parla di disabilità. In generale, il prodotto di Farrelly rispecchia tutte le “regole” del canone, per allietare il nostro stato d’animo.
Harrelson è in ottima forma recitativa e regge il film con tanta maestria. Da sottolineare – quasi come easter egg – il suo ritorno in un film sul basket dopo il cult White Men Can’t Jump, di cui è in arrivo su Disney+ il remake, il 19 maggio 2023.
“Se non ci fosse stato Chi Non Salta Bianco È – White Men Can’t Jump, non credo che sarei riuscito a fare il grande salto dalla televisione al cinema. Poi dopo ho anche fatto Semi-Pro con Will Ferrell. Continuo a essere un grande fan del basket.”
Marcus (il coach) vive una trasformazione nel corso del film. Si innamora della squadra dei Friends, ragazzi con disabilità intellettive iscritti alle Olimpiadi Speciali. La storia si ambienta a Des Moines, una cittadina dello Iowa: una perfetta rappresentazione della provincia americana. Tutto scorre tranquillo, fa sempre freddo, un posto desolato dove il percorso di coach Marcus assume ancora più efficacia. Una delle tante realtà degli Stati Uniti, dove lo stato economico-sociale delle persone è medio-basso, incapace di rialzarsi.
L’unico modo per farlo è con l’aiuto di una società unita, dolce e amichevole. Ed è quello che trova Marcus, piombando nelle vite di questi ragazzi e di una donna, Alex, interpretata da Kaitlin Olson. “Mi capita spesso di ricevere proposte per ruoli divertenti, rumorosi, isterici, ma quello che non mi succede spesso è di interpretare persone simpatiche con vere emozioni”.
Un centro ricreativo senza scopo di lucro (gestito da Julio, interpretato da Cheech Marin) che cade a pezzi. Strade perennemente coperte di neve, un camper shakespeariano tipico del teatro itinerante: tutti luoghi pregni di significato che parlano al pubblico.
Campioni il film riesce comunque a parlare allo spettatore in maniera semplice e diretta, lavorando sulla retorica di fondo e sul buonismo di situazioni e di storia in maniera onesta. Ci fa capire che una commedia così è ancora molto necessaria, dopo anni di commedie “facili” con tutti gli stereotipi liceali americane.
Contribuisce con la sua esperienza, Ernie Hudson (il noto Winston in Ghostbusters), che qui interpreta coach Peretti. Un allenatore di basket che guida la squadra degli Iowa Stallions e ha come vice Marcus.“Ormai cerco solo film che abbiano un cuore e un’anima, e a questo senza dubbio non mancano”.
Il mondo sta vivendo un profondo cambiamento e questa storia parla a una comunità che è incredibilmente sottorappresentata. Sono stati coinvolti non solo i dieci interpreti nel film, ma anche dieci doppiatori italiani, tutti con disabilità. Per due ore circa di intrattenimento spensierato, Campioni è un film che può portare gentilezza, emozionare e divertire, “perché non si ride delle persone, ma con le persone”.
Lascia un commento