Colton Haynes era dipendente da alcol e droga
Sono stati momenti difficili per Colton Haynes, ex star di Teen Wolf e di nuovo impegnato sul set della serie The CW Arrow. L’attore infatti negli ultimi due anni ha dovuto affrontare la morte della madre (avvenuta nel 2018) e il divorzio dal marito Jeff Leatham. Questo lo ha spinto verso una direzione sbagliata ma fortunatamente ora è uscito da questa brutta situazione.
Già nel 2017 aveva dichiarato di non stare bene e di soffrire di depressione. Nella giornata mondiale della salute mentale aveva pubblicato un post in cui diceva di farsi avanti e chiedere aiuto. Dopo un lungo periodo di abuso di alcol e sostanze stupefacenti anche lui è riuscito a chiederlo. “In dieci anni, saranno stati 25 i giorni in cui non ho bevuto“, rivela l’attore. “Mi ricordo quando ho iniziato, un paio di bicchieri di vino, fino a regredire a tempi veramente bui. Davo la colpa all’ansia o alla mia depressione ma alla radice di tutti i miei problemi c’erano l’alcol e la droga“.
Per Colton gestire la fama non è stato mai semplice, sia per i riflettori e l’esposizione h24 agli occhi di tutti, che per il suo coming out nel 2016. Da quando ha dichiarato la sua omosessualità, ha iniziato a ricevere fin troppe attenzioni che lo hanno condotto verso una spirale autodistruttiva. Il divorzio e la morte della madre hanno peggiorato la situazione.
“A quel punto sono crollato. Il mio cervello è scoppiato. Stavo recitando in una importante commedia per uno studio, sono andato al lavoro e sono stato licenziato il primo giorno. Dicevano che era come se avessi ‘la morte negli occhi’, ed era vero. Ero così dipendente da droga e alcol per nascondere il grandissimo dolore che stavo provando che non riuscivo nemmeno a prendere le decisioni da solo. Stavo annegando nella mia stessa spazzatura“.
L’attore è stato ricoverato diverse volte fino a quando ha toccato il fondo. Dopo una sbronza durata una settimana si è chiuso in una stanza al Beverly Hills Waldorf Astoria. È stato trovato pieno di lividi e a quel punto è stato trattenuto in ospedale per tre giorni visto lo stato di emergenza. “Sembrava che mi avessero picchiato. Non riuscivo a camminare e cadevo dappertutto. Per poco non mi collassava un rene. Ero in una situazione così grave che il mio corpo non funzionava. Ho perso parzialmente la vista dal mio occhio sinistro per un periodo. Ho avuto due attacchi di convulsioni. Non mi sono reso conto di quanto stessi passando fino a quando sono stato abbastanza sobrio da ricordarlo“.
A quel punto è entrato in un programma di riabilitazione durato quattro mesi. Ora è sobrio da sei mesi. “Una volta che ho iniziato questo trattamento, ho trovato questo grandissimo amore per me stesso e ho iniziato a capire chi sono io senza questi vizi e a riconoscere le persone nella mia vita che mi rendono migliore invece che farmi sprofondare. Parteciperò sempre a questo programma. Ci sono tantissime persone che stanno lottando lì fuori ma non tutti ne parlano. La vita è molto più bella di quanto avessi immaginato“.
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