Il significato di profiler in Fiori Sopra l’inferno
Che cosa vuol dire profiler? Entriamo nel merito del suo significato. La protagonista di Fiori sopra l’inferno – la fiction targata Rai e Publispei in onda dal 13 febbraio – è Teresa Battaglia (Elena Sofia Ricci) un’esperta profiler di quasi sessant’anni, arrivata dalla città assieme alla sua piccola squadra, la sua famiglia, nella quale si è appena insediato il giovane Ispettore Massimo Marini (Giuseppe Spata), in fuga da se stesso e dal proprio passato. Forte, tagliente e caparbia, trovare le risposte è il mestiere di Teresa.
La figura del profiler scaturisce dalla criminologia e fa riferimento ad una figura professionale molto diffusa nelle agenzie di forze dell’ordine – in particolare da quelle anglosassoni – che adopera strategie investigative finalizzate a rintracciare dettagli in grado di collegare più casi per risalire ad uno stesso esecutore. Si parte dal tracciamento di un profilo – da qui il nome – psicologico per identificare un sospettato. Per tracciare il profilo, il (o la) profiler cercano di dedurre caratteristiche mentali, emozionali e personali partendo dai dettagli che si riscontrano sulla scena del crimine o sulle modalità con cui determinati atti sono stati commessi (come per esempio, il modus operandi di un omicida).
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Teresa Battaglia è una donna dall’acume sorprendente, attenta osservatrice, capo branco spietato ma anche mamma chioccia. Teresa rappresenta un unicum nel vasto panorama degli investigatori e dei profiler ai quali ci hanno abituato la letteratura, il cinema e la televisione. Disinteressata all’amore, perché per amore molti anni prima è morta dentro, ma non per questo cinica e rabbiosa. Incurante del proprio aspetto, perennemente intabarrata nel giaccone imbottito, armatura che annulla e sfuma la sua femminilità ma solo nelle manifestazioni più esteriori.
Perché, nonostante le apparenze, Teresa non ha perso la dolcezza, la sensibilità e la capacità di indagare con empatia il lato oscuro che non solo il killer ma ognuno di noi – lei per prima – si porta dentro. Teresa non è solo chiamata a combattere contro esseri umani, ma anche con un nuovo nemico. Ben più pericoloso del diabete con cui, ormai da anni, ha imparato a convivere. Il suo nuovo avversario si chiama Alzheimer. Teresa non ha intenzione di lasciare che la malattia avanzi cedendole il passo, ed è per questo che si butta a capofitto nel caso che sta sconvolgendo la comunità di Travenì.
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