Il finale dell’ottava stagione di Game of Thrones ha lasciato numerose questioni in sospeso, oltre all’amaro in bocca di molti appassionati. La morte di Daenerys (Emilia Clarke), l’esilio di Jon Snow (Kit Harington) e l’incoronazione di Brandon Stark (Isaac Hempstead-Wright) come Re dei Sei Regni sono alcuni degli snodi narrativi più dibattuti tra il pubblico de Il Trono Di Spade.
Difficile soddisfare le aspettative per la stagione conclusiva dopo quasi due anni di attesa e un carico di hype così ingente. Non si può accontentare tutti, ma è pur vero che la petizione online per “rifare” la stagione 8 di Game of Thrones ha raggiunto un milione di firme dopo la messa in onda del finale di serie.
Game of Thrones sequel: si guarda al passato
Game of Thrones sequel diventerà realtà, alla luce di queste polemiche? I progetti del network americano HBO, emittente della serie televisiva, per il franchise di GOT altri. Attualmente in fase di lavorazione ci sono almeno tre serie spin off Trono di Spade. Non si tratta propriamente di spinoff poiché nessuna di queste avrà per protagonisti personaggi già visti nelle otto stagioni: George R.R. Martin si riferisce ad esse come “serie eredi”. Queste serie ambientate a Westeros in arrivo nei prossimi anni sono dei prequel, e non dei sequel: saranno ambientate secoli prima di Game of Thrones, e non racconteranno cos’è successo dopo l’ultimo episodio.
Tra queste serie in cantiere, nessuna delle quali al momento ufficialmente ordinata da HBO, sono il corso le riprese per l’episodio pilota di Bloodmoon, altrimenti nota come The Long Night. Il progetto affidato a Jane Goldman (Kingsmen) è ambientato millenni prima di Game of Thrones e approfondirà la mitologia degli Estranei. Nel cast figura Naomi Watts.
Game of Thrones sequel: altre cinque stagioni per gli ultimi due romanzi
Tornando al discorso di un ipotetico sequel di Game of Thrones, George R.R. Martin non ha mai fatto mistero del suo desiderio che la serie televisiva continuasse per altre stagioni dopo l’ottava, così da completare l’adattamento dei suoi romanzi. In una recente intervista a CBS 60 Minutes, Martin ha dichiarato: “la serie è stata estremamente fedele [ai romanzi, ndr], se paragonata al 97% degli adattamenti televisivi e cinematografici di opere letterarie. Ma non è completamente fedele, e non può esserlo: altrimenti avrebbe dovuto proseguire per altre cinque stagioni”.
L’autore è attualmente al lavoro sui prossimi due romanzi della saga de Le Cronache Del Fuoco e Del Ghiaccio, intitolati The Winds of Winter e A Dream of Spring. Le sue parole trovano consenso nell’opinione di molti detrattori delle più recenti stagioni di GOT, ai quali imputano un’eccessiva frettolosità nel chiudere la serie a discapito dello sviluppo narrativo dei suoi personaggi.
In un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly, David Benioff, showrunner di Game of Thrones con D.B. Weiss, commenta la decisione di chiudere la serie con l’ottava stagione nonostante le insistenze di HBO per proseguire con altre stagioni sequel di Game of Thrones. “HBO sarebbe stata felice che la serie continuasse, o che la stagione finale avesse più episodi. Noi abbiamo sempre pensato che dovesse durare 73 ore, e sarà pressapoco così. Per quanto [HBO] ne volesse ancora, alla fine hanno capito che è qui che si conclude la storia”.
Game of Thrones sequel: la boutade di Spear Carriers
Sembra che non ci sarà un sequel di Game of Thrones, tuttavia lo scorso novembre in un’intervista col New York Times, George R.R. Martin ha condiviso la sua idea per una sorta di serie Game of Thrones sequel:
Non sono ancora riuscito a convincere HBO che questa sia una buona idea, ma adorerei fare una cosa come “Rosencrantz e Guildenstern Sono Morti”. Vorrei realizzare una serie che si chiama “Spear Carriers” (trad. “Portatori di Lance”) che sarebbe effettivamente ambientata durante gli eventi di Game of Thrones ma non seguirebbe Daenerys, Tyrion e Jaime. Tutti loro sarebbero sullo sfondo come Amleto [in Rosencrantz e Guildenstern Sono Morti, ndr] e sarebbe più o meno come ‘ecco la storia di un uomo nella Guardia cittadina’: ‘ecco la storia di una prostituta di uno dei bordelli di Ditocort0’; ‘ecco la storia di un mimo che giunge in città per fare il giocoliere’, e tutti questi [personaggi] si ritrovano coinvolti negli eventi. Penso che una serie di questo tipo sarebbe molto divertente da realizzare. Forse riuscirò a convincerli a farla!
È difficile pensare che Spear Carriers possa diventare effettivamente realtà, ma come ha dichiarato Martin in un’intervista al Guardian “ci sono otto milioni di storie a Westeros, e ancora di più a Essos e nelle terre lontane. Un mondo intero di storie che aspettano di essere raccontate, se HBO fosse interessata”. Restiamo in attesa di scoprire quanti e quali serie eredi de Il Trono Di Spade giungeranno prossimamente in televisione.
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