
Gotham 4×06 “Hog Day Afternoon” – recensione:
Maiali e sbirri
A Gotham la polizia è terrorizzata. Un serial killer sta uccidendo gli agenti corrotti. L’omicida è particolarmente terrorizzante in quanto usa, per mascherarsi, il muso di un maiale vero. Gordon e Bullock indagano nella prima e vera indagine in stile crime di questa stagione di Gotham.
Attorno a loro gli altri protagonisti continuano le loro vite e le loro trame. Cobblepot si vive la sua liason con Sofia Falcone. Per il Pinguino, dopo le vicissitudini sentimentale con Nygma, pare che all’orizzonte si prospetti un nuovo cuore infranto. Non sa che la ragazza trama contro di lui ed è in combutta con Jim Gordon.
Lo stesso ex enigmista, che si è legato per ben altri motivi al neonato Solomon Grundy, cerca di tornare ad essere l’individuo astuto ed acuto di un tempo ed in tal senso chiede aiuto a Lee Thompkins, la quale vive in segreto e non solo si guadagna da vivere come medico di una federazione di lotta clandestina, ma tiene anche un ambulatorio per i più poveri.
Le indagini sul serial killer porteranno Gordon a confrontarsi con il livello di corruzione del GCPD, in cui nessuno sembra escluso: nemmeno l’amico di una vita, Harvey Bullock.
Da serial a serie
Finalmente, dopo cinque episodi, gli autori si sono ricordati che Gotham può funzionare anche come serie e non solo come serial. Per la prima volta in questa stagione è presente una forte e robusta trama verticale, che vede l’introduzione dell’ennesimo, valido e terrorizzante nemico di Batman: il Professor Pyg. In questo caso, il maniaco di turno ha motivazioni che possono apparire persino nobili: vuole estirpare la corruzione presente nella polizia della città che non vede mai il sole. L’episodio, quindi, è strutturato come una vero e proprio crime drama, con le indagini a far da padrone.
Il sesto episodio della quarta stagione di Gotham risulta anche un ottimo punto di partenza per eventuali, nuovi spettatori. Ogni personaggio, in un modo o in un altro, effettua una spiegazione delle proprie motivazioni e della propria storia. Il tutto, accompagnato dalla storia del Professor Pyg, rende l’episodio davvero aperto a qualunque tipo di pubblico.
Il rovescio della medaglia risulta sicuramente l’improvvisa ed inaspettata assenza di alcuni personaggi, primo fra tutti, Bruce Wayne e proprio nel momento in cui il lavoro su di lui, da parte degli autori, era stato fin qui continuo ed efficace. Probabilmente proprio per questo una pausa può essere più che giustificata. Meno comprensibili sono le assenze del clan di Barbara Kean, comprese Tabitha e Selina.
In verità, dato il tempo limitato dei singoli episodi, e la presenza di una trama orizzontale, sembra piuttosto normale che qualche linea narrativa andasse trascurata, almeno temporaneamente.
Giudizio finale
“Hog Day Afternoon” si presenta come un episodio di buona fattura. La presenza di una storia apparentemente auto-conclusiva, ma in Gotham nulla si esaurisce del tutto, lo rende godibile e, soprattutto, perfetto per un pubblico che non si era ancora avvicinato alla serie.
Inoltre, la presenza di un criminale come il Professor Pyg, restituisce a Gotham la sua aura di oscurità che, in qualunque cosa che tocchi Batman, è fondamentale. Inoltre il pazzo professore, ottimamente costruito e caratterizzato, promette bene anche per il futuro, con buone possibilità di sfruttamento del personaggio.
In definitiva, Gotham inizia ad ingranare sul serio anche con la quarta stagione. Le trame si stanno sviluppando e sono quasi tutte interessanti e si distinguono per varietà, non lasciando mai annoiato lo spettatore. D’altro canto la carne al fuoco è davvero tanta e questo potrebbe portare a trascurare alcune delle linee narrative, ma per ora, questa, è solo una paura.
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