Gotham 4×08 “Stop Hitting Yourself” – recensione:
Caccia a Ed Nygma
Harvey Bullock non sta passando un buon periodo: ha dato ascolto al Pinguino e non a Jim ed ha persino sparato ad una collega, se non fosse stato per il futuro commissario Gordon, la situazione sarebbe precipitata. Harvey non riesce ad affrontare la situazione e non si dà pace.
A Jim, al contrario, il suo contegno gli fa guadagnare una promozione a Capitano, ma questo non può che portarlo in contrasto con l’amico fraterno.

Intanto Ed Nygma sta iniziando a scalare le posizioni gerarchiche nel sottobosco di Gotham, quello delle lotte clandestine. L’Ex Enigmista usa questa sua influenza non solo per imporre Grundy, il suo campione, ma anche per deridere il suo acerrimo nemico, Cobblepott, il quale, venuto a sapere della condotta del suo ex innamorato, invia Selina, Tabitha e Barbara Kean a prelevarlo. Le cose sembrano andare bene alle ragazze finché non si presente Firefly, scagnozzo del Pinguino, che, dopo un ingresso trionfale viene messa fuori gioco da Lee, la quale prende il posto di capo dei Narrows.
Per quanto l’episodio sia foriero di cattive notizie per Cobblepott, questi nota un ragazzino che, deriso dai compagni, tenta di vendicarsi. Forse per affinità elettive, forse per il gusto di far del male, il Pinguino si sente particolarmente paterno con Martin, questo il nome del bambino e gli inizia ad insegnare la sacra arte del cospirare.

Soluzioni ed azione
L’ottavo episodio della quarta stagione di Gotham risulta godibile e pieno di ritmo e sostanza. Le linee narrative sono sostanzialmente due, quella relativa a Gordon e Bullock e quella relativa al rapimento di Nygma. Questo alternarsi lo rende divertente e vario.
Il confronto tra Jim ed Harvey dura per tutto l’episodio e mette in luce due modi completamente differenti di concepire il mestiere del poliziotto. Da una parte l’abnegazione ed il senso di giustizia di Gordon, dall’altra la volontà di Bullock di limitare i danni e contenere in tutti i modi possibili la criminalità, senza mettersi troppo in gioco e senza compromettere la propria tranquillità.
L’episodio è l’occasione per approfondire i due personaggi e soprattutto il loro rapporto che raggiunge il punto di rottura nel momento del passaggio di consegne.
Se la linea narrativa appena descritta è più riflessiva e discorsiva, le vicende di Nygma, Grundy ed il resto della truppa curano il lato più action dell’episodio, con un gradevole susseguirsi di eventi e colpi di scena e con un finale che sa di iniziale soluzione della trama di personaggi e dà un senso a Tabitha, Barbara e Selina, le quali erano rimaste un pò a far da tappezzeria alla stagione in corso.
Si è capito che il racconto di Gotham è diventato più che corale e gli spazi temporali angusti del singolo episodio, mal si adattano alla quantità di personaggi di cui raccontare le storie. Ecco perché alcuni di loro scompaiono improvvisamente dalle immagini della serie. Stavolta è casa Wayne a restare fuori dai giochi, ma, francamente, non se ne sente la mancanza.

Giudizio finale
“Stop Hitting Yourself” è un episodio molto godibile, sa alternare momenti più riflessivi ad un’azione che, se non risulta mozzafiato, almeno diverte, e risulta essere risolutivo per più di una linea narrativa. D’altro canto, sacrificare alcuni personaggi principali, come Bruce Wayne, potrebbe essere una scelta sgradita al pubblico che si aspetta che Batman faccia capolino prima o poi tra le pieghe di Gotham.
Potrebbe interessarti anche…
https://www.tvserial.it/quiz/
Lascia un commento