Grey’s Anatomy 15×19 Silent All These Years
In questo episodio di Grey’s Anatomy vediamo finalmente cos’è successo tra Jo e sua madre.
In un primo momento accade un classico: Jo bussa alla porta di casa di sua mamma e scopre che lei è serena e ha due figli, un cane e un marito amorevole. Quello che Jo chiede è solo di poterle parlare, una sola volta e avere le risposte che cerca da anni. Quello che Jo pensava non è del tutto vero. Sua madre ha avuto una vita migliore della sua, questo è reale, ma il modo in cui Jo è stata concepita non è stato consenziente. Jo scopre così di essere figlia di uno stupratore, morto ormai dieci anni fa in un incidente d’auto.
Jo è figlia di una violenza sessuale
La mamma di Jo ci ha provato, ha provato a fare la mamma, ha provato ad andare oltre ciò che le era successo, ma non ce l’ha fatta. Per questo motivo ha abbandonato sua figlia.
Per quanto possa capire il punto di vista della donna, comprendo anche il bisogno di avere un senso di appartenenza da parte di Jo. È del tutto normale, ma le circostanze che hanno portato sua madre a fare la scelta che ha fatto sono troppo complicate per poterla semplicemente additare e dirle “Non dovevi abbandonarmi“. Troppo grandi e complicate.
Dall’incontro con sua madre, Jo ci rivela anche di aver perso un bambino quando era ancora sposata con il suo ex marito.
Purtroppo la vita di queste due donne è stata rovinata a causa di un uomo, se così possiamo definirlo.
La verità del suo passato non è però da confondere con l’identità di Jo, della donna che è diventata. Sono certa che, prima o poi, dirà tutto ad Alex. Ci vorrà del tempo, ma lui capirà e la sosterrà.
Abby e la forza delle donne
Al Grey Solan Memorial arriva una donna, Abby, che diventa paziente di Jo. Abby segna i classici segni di un abuso sessuale e Jo lo capisce subito e riesce a convincerla a sottoporsi al prelievo per recuperare le prove dello stupro.
Per Jo prendersi cura di Abby è anche un modo per comprendere davvero cos’ha passato sua madre.
La sua professionalità e la sua empatia in questo caso sono state eccezionali. Jo era ferma, decisa, presente per Abby, come medico, come amica, come il suo porto sicuro.
Ciò che è successo ad Abby, purtroppo è ciò che accade tutti i giorni, nel mondo. E una donna, dopo questa violenza, come fa a trovare la forza e il coraggio di poter stare nuovamente accanto ad un uomo? A volte ce la fa… altre, purtroppo no.
Il gesto che hanno fatto tutte le dottoresse e infermiere è stato commovente. Una di quelle cose che ti fanno pensare. La forza che noi donne abbiamo, la forza che abbiamo per la vita, per sostenerci l’una con l’altra, è qualcosa che nessuno ci potrà mai portare via. Mai. Questo momento così intimo, così forte, non ci fa sentire sole. Non siamo sole.
Il discorso finale che Ben fa a Tuck è fondamentale. Non giustifico una violenza, perchè non deve essere mai giustificata, ma spesso dobbiamo anche pensare che chi l’ha commessa potrebbe aver ricevuto un’educazione completamente sbagliata. È nostro dovere educare gli uomini del futuro nel rispetto delle donne. Se state subendo violenze, se siete vittime di violenze, vi prego, ve ne prego, chiedete aiuto. In Italia esiste il numero 1522 che potete chiamare 24 ore su 24.
Lascia un commento