La sola idea che Annalise Keating e Olivia Pope stiano nella stessa stanza è un’emozione per qualsiasi fan di Shonda. Quando, poi, questo momento arriva è impossibile trattenere le lacrime di gioia. Partendo dalla dodicesima puntata di Scandal e spostandosi nella tredicesima di How To Get Away With A Murder, viviamo insieme due degli episodi maggiormente celebrativi dell’autentico girl power.
SCANDAL
Per chi non conoscesse la bellissima e determinata Olivia Pope sappia solo che lei aggiusta le cose, le persone, le situazioni. Tralasciando i vari intrighi amorosi e l’innegabile illegalità delle sue azioni, possiamo identificarla come un’avvocatessa disposta a tutto per raggiungere i suoi scopi.
La dodicesima puntata prende avvio esattamente nella stessa aula universitaria dove si era concluso l’episodio precedente di How To Get Away With Murder. Annalise tenta di convincere la Pope ad appoggiare la sua causa e a sfruttare le sue conoscenze per portare il caso alla Corte Suprema. Ad un iniziale scetticismo segue l’accettazione di Olivia. Come ci si poteva aspettare, la collaborazione tra queste due donne non è semplicissima: entrambe orgogliose e troppo abituate a comandare tutti coloro che le circondano. Tuttavia col supporto di Michaela, Marcus e Fitz riusciranno a raggiungere la Corte Suprema andando persino contro all’opposizione della Presidente Grant.
L’iniziale controattacco della Casa Bianca vede il supporto di Quinn ed i suoi associati ma, nella consapevolezza di essere dalla parte del torto, finiranno con l’aiutare Olivia affidandole documenti estremamente importanti riguardanti un giudice.
Non poteva di certo mancare il fattore amoroso: sembra che tra Michaela e Marcus il feeling sia alle stelle.
HOW TO GET AWAY WITH MURDER
Il momento atteso da tutta una vita è finalmente arrivato. Fin dai primi passi mossi all’interno delle aule di Giurisprudenza, Annalise Keating sognava di presentare un caso davanti alla Corte Suprema e, soprattuto, vincerlo. La preparazione con Olivia sembra impeccabile ed estremamente accurata, ma Olivia sta per fare una sgradevole scoperta. Annalise, infatti, aveva volutamente omesso che il loro cliente fosse il padre del suo ex (Nate). Nonostante le continue discussioni tra le due, la loro precaria collaborazione sembra proseguire nel migliore dei modi.
Nel frattempo Frank ottiene l’aiuto di Bonnie per scoprire quale legame ci fosse tra Wes e la madre di Laurel. Non trovando alcun indizio che possa condurlo ad una risposta sembra ormai deciso a confessare tutto alla fidanzata ma, proprio nel suo ultimo tentativo di trovare una pista, trova una chiavetta nascosta nella casa di Wes. Questa contiene una registrazione di una chiamata avvenuta tra il ragazzo e Sandrine Castillo che lo convince a confessare tutto a Laurel.
A questi drammi si aggiunge il cedimento di Michaela difronte al fascino del giovane Marcus. Pur cercando in ogni modo di trattenere il suo istinto finisce col baciarlo durante un’appostamento per il caso. Asher, Connor e Laurel arriveranno a Washington esattamente il giorno dopo per supportare il loro mentore. Nonostante gli amici impieghino poco più di 5 secondi per capire cosa fosse successo, Asher sembra assolutamente inconsapevole di essere appena stato tradito dalla donna che ama.
Il processo sta per avere inizio e tutto sembra pronto, perfettamente programmato ed organizzato. Se non fosse per la chiamata ricevuta da Annalise a pochi minuti da uno dei momenti più importanti della sua carriera: è Jacqueline. Accusandola di aver rovinato la vita di Isaac la informa dell’overdose dell’ex-marito e questo porta la Keating ad un vero e proprio attacco di panico dato dal profondo senso di colpa. Qui entra il gioco Olivia, colei che risolve i problemi e aggiusta le persone. Con un discorso alquanto duro, ma efficace riesce a riportare Annalise alla compostezza e le due si avviano all’aula del Campidoglio.
Quando il discorso di Annalise sembra vacillare a causa della netta opposizione di uno dei giudici, l’avvocatessa capisce di avere una sola possibilità di ripresa e manda immediatamente Michaela e Marcus alla ricerca di un documento. A pochi secondi dal termine dei 30 minuti messi a disposizione della Keating, la ragazza si fionda nell’aula col documento richiesto. In esso erano contenute le parole stesse del giudice risalenti ad un caso del 1985 che screditano immediatamente quanto detto da lui fino a quel momento. Il successo è inevitabile.
I meritati festeggiamenti, tuttavia, dovranno attendere. Bonnie contatta Annalise dall’ospedale per darle una cattiva, pessima notizia: Simon è sveglio.
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