Scream VI, la recensione del film con Jenna Ortega
Scream VI, il film sequel prodotto da Paramount Pictures, Spyglass Media Group, Project X Entertainment Production e Radio Silence Film, dal 9 marzo 2023 al cinema. Il ritorno sanguinario di Ghostface, più brutale che mai, nel nuovo film diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett(registi anche del capitolo precedente), scritto da James Vanderbilt e Guy Busick e sesto capitolo del franchise creato da Wes Craven.
Dopo gli ultimi omicidi di Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano alle spalle Woodsboro e iniziano una nuova vita in un’altra città. In Scream VI, Melissa Barrera (Sam Carpenter), Jasmin Savoy Brown (Mindy Meeks-Martin), Mason Gooding (Chad Meeks-Martin), Jenna Ortega (Tara Carpenter), Hayden Panettiere (Kirby Reed) e Courteney Cox (Gale Weathers) tornano a ricoprire i loro ruoli nel franchise insieme a Jack Champion, Henry Czerny, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Tony Revolori, Josh Segarra e Samara Weaving.
Una delle grandi differenze che ha sempre distinto il mondo di Scream da tutti gli altri serial killer è che Michael Myers e Freddie Krueger sono sempre la stessa persona, mentre Ghostface cambia identità in ogni pellicola. Non è un singolo individuo, ma un’entità, un simbolo che prosegue e ha avuto seguaci che agiscono in onore dei suoi precedessori. Grazie a ciò, ogni film di Scream si basa principalmente sulla scoperta dell’identità dell’assassino, con colpi di scena che non mancano. Allo stesso modo, però, anche in Scream VI non mancano gli altri elementi tipici della saga. Questa sarà una recensione senza spoiler, perciò mi limito a quanto detto per non rischiare di andare oltre.

Il media franchise creato da Wes Craven fin dal suo primo film ha avuto come protagonista Neve Campbell, nel ruolo di Sydney Prescott. Scream VI è il primo film dove la Cambpell non c’è. Il motivo sembra essere legato a divergenze di budget con la produzione. In merito alla questione, si è espressa in una intervista a Variety, Courtney Cox, fresca di riconoscimento della stella sulla Hollywood Walk of Fame: “Mi è mancato lavorare con lei, ma sostengo tutto ciò in cui crede. In questo film ho una scena davvero bella con Ghostface ed è stato fantastico. Ovviamente sono stata pugnalata molte volte nel corso di questa saga, ma questa volta è stato diverso lavorare con Ghostface perché non sapevo chi ci fosse sotto la maschera. In passato quando hanno provato a pugnalarmi ho sempre saputo con chi avevo a che fare”.
“Nessuno è al sicuro. Siamo tutti sospettati”
L’ultimo capitolo dell’amato franchise riprende da dove si era interrotto il cosiddetto requel del 2022 quando le sorelle Carpenter lasciano Woodsboro per iniziare una nuova vita a New York , insieme ai gemelli Chad e Mindy Meeks. In poco tempo, però, il passato torna a perseguitarli mentre Ghostface riemerge per inseguire i sopravvissuti, lasciando dietro di sé carneficine.
Descritto come “più oscuro, più cruento e più violento che mai”, il film ha un cambio importante rispetto ai suoi precedenti, ovvero quello di essere ambientato per la prima volta in una grande città come New York, dove – come cita la caption promozionale- “La città che non dorme mai, dove nessuno può sentirti urlare”. Il film è anche una neo-consacrazione della nuova stella nascente Jenna Ortega, già introdotta in Scream (2022) che dopo il successo di Mercoledì, si dimostra una spanna sopra gli altri, eccetto per alcune interazioni romantiche ancora da rivedere.

Per certi versi, questo Scream VI può essere visto come un riscatto dopo le critiche del quinto capitolo. “A chi c***o frega dei film? – dice Ghostface. La nuova legacy infilza brutalmente lo schermo con una velatura di nostalgia sotto. L’omaggio a tutti i film della saga è evidente con un’idea forse fan service ma che funziona molto bene all’interno della storia. Scream VI prende ciò che ha reso grande il sequel originale Scream 2, ambientato al college del franchise, amplificandolo ulteriormente.
Portare l’azione in una città come New York è molto funzionale per sentirsi impotenti: quando orde di persone intorno a te non si preoccupano di aiutarti, mentre hai bisogno di aiuto. Ghostface può essere più minaccioso che mai, e al tempo stesso più divertito e variegato nelle sue azioni da serial killer.
Dopo il grande successo di film parody come Scary Movie, realtà come Scream corrono il rischio di non essere prese sul serio. In realtà, la base stessa di questi film è carica di riferimenti alla cultura pop, con uno stile di narrazione che ha creato un genere tutto suo. Meta-film, film nel film, dove i protagonisti racconto quello che sta accadendo alle loro vite come parti integranti di un action horror. Questa è la base di ogni pellicola di Scream. In Scream VI il tutto viene aggiornato tramite corsi di cinema all’università, con riferimenti auto-referenziali riusciti e autoironici sui film precedenti, che a tratti spezzano – forse un po’ troppo – la suspense.
Qual è il tuo film horror preferito?
Tutto parte da un trauma e Scream VI affronta abilmente gli effetti del massacro di Scream (2022) sui sopravvissuti. Si parla di terapia e salute mentale, creare una famiglia con le persone che si hanno vicine, rapporto tra sorelle. Le tematiche di fondo sussistono anche se il tema centrale è la scoperta dell’identità di Ghostface. Tra qualche momento di romance alla Dawson’s Creek, tipicamente interrotti come in ogni film dell’orrore che si rispetti, e la rapida tranquillità post-morte di amico/conoscente/amante alla Smallville.

L’interpretazione convincente di Jenna Ortega conferma la sua neo-consacrazione, soprattutto nelle parti dove c’è da “sporcarsi le mani”. Nelle parti in cui è Tara, più romantica e sentimentale, c’è ancora da lavorarci. Anche il resto del cast, i “fantastici quattro” convincono di più rispetto al film precedente. Segnale positivo che può portare davvero ad una nuova generazione di Scream rivolta alla Gen Z.
Brutale, sanguinoso ed esilarante quando dovrebbe essere, Scream VI è un passo nella giusta direzione per il franchise. Se Scream del 2022 ha abbassato le aspettative per il rilancio della saga senza la guida di Craven, ora le cose sono nettamente migliorate. Nonostante tutti i legami con Scream 2, si può davvero definire questo film – come dice Ghostface – : “Non ce n’è mai stato uno come me”.
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