Supergirl 2×12 “Luthor”
Definire esaltante questa puntata sarebbe probabilmente un errore. Definirla interessante e accattivante è quantomeno riduttivo, soprattutto se come chi scrive siete fan accaniti dell’ Universo DC.
In questo episodio i protagonisti vengono pesantemente messi da parte, e per protagonisti intendiamo, in soldoni, i membri della DEO. Chi si aspettava un J’onn J’onnz devastato per la partenza di M’gann sarà rimasto deluso, chi pensava che il mistero attorno alla figura di Mon El sarebbe stato risolto dovrà aspettare ancora un po’ prima di saperne di più sul daxamita. Il misterioso alieno è protagonista del “lato romantico” della serie, dal momento che la sua storia con Kara sembra pronta a decollare, mentre James Olsen e la supereroina kryptoniana sembrano finalmente pronti a collaborare anche sul campo di battaglia, o almeno questo è ciò che ci viene lasciato intendere dopo il loro riavvicinamento. Quanto ad Alex, la sua presenza in questo episodio passerebbe del tutto inosservata se non fosse per l’ennesima scena “politically correct” in cui presenta Maggie come sua fidanzata al resto del gruppo. Possiamo dire che in “Luthor” i protagonisti sono semplici spalle, le loro vicende sono dei semplici riempitivi che servono solo a lasciar spazio alla vera protagonista di questa puntata: la famiglia Luthor.
In questa puntata fanno il loro debutto nella serie, in un flashback, Lionel e Lex Luthor, e se sul patriarca della perfida famiglia c’è ben poco da dire, perché di fatto lo vediamo solo per pochi secondi, le poche scene in cui compare l’arcinemico di Superman sono (o saranno) probabilmente fondamentali per capire al meglio la psicologia di un personaggio ancora poco definito. Tutto fa pensare che Lena sia sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato e che per questo sorge in noi il dubbio che possa avere anche lei un lato oscuro, almeno finchè non arriva Supergirl a salvarla. Qualcosa però non quadra, la sensazione che dà questo personaggio – in questo episodio più che mai – è che ci sia qualcosa di ben più oscuro del suo retaggio in lei, e che Lex possa essere la chiave di volta per capire chi sia veramente Lena Luthor. D’altronde, come fatto notare a Kara proprio in questo episodio, anche Clark e Lex sono stati a lungo amici prima di diventare nemici mortali. Potremmo stare qui a dilungarci sulla questione ancora a lungo ma basandoci su quanto sappiamo fin’ora possiamo dire che il personaggio di Lena è sicuramente uno dei più misteriosi di tutta la serie.
Quanto a Lillian c’è poco da dire, lei è il male in persona e non esita a sguinzagliare i suoi mostri da laboratorio, Metallo (pace all’anima sua) e Cyborg Superman, per perseguire i suoi malvagi fini. È un personaggio senza scrupoli ed egoista e probabilmente, per quanto possa millantare amore per i suoi figli, prova disinteresse per la sua stessa famiglia. Di Lex non sembra importarle granchè, dato che lo lascia marcire in galera, mentre aiuta Lena ad evadere di prigione solo per poter mettere le mani sull’arsenale del figlio. La storyline di Cadmus, che sin dalla prima stagione rappresenta la spina dorsale della serie, è ben lungi dall’essere conclusa e molti misteri ruotano ancora attorno ad essa. Se a questo aggiungiamo l’imminente arrivo dei misteriosi esseri a caccia di Mon El, il probabile ritorno – prima o poi – dei Marziani Bianchi, l’altrettanto probabile ritorno di Superman e il mistero legato attorno alla figura di Jeremiah Danvers possiamo renderci conto di come Supergirl sia, delle quattro serie CW targate DC, quella con più carne al fuoco. E non dimentichiamoci che ad inizio stagione è stata citata Gotham City, chi ha orecchie per intendere intenda.
E chi diavolo è il bizzarro personaggio apparso dal nulla al al termine di questo episodio?
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