
Finalmente eccoci con un episodio che mette il turbo alla storyline, per troppo tempo rimasta ferma con episodi filler.
E lo fa in grande stile chiamando in causa praticamente tutti e con una (o dovrei dire due???) aggiunta strepitosa.
Il perno di questo episodio non può che essere lui, il nostro bel Re delle Tenebre, che al momento è però a corto di energie. Ne fa le spese il nostro angelo fessacchiotto, Castiel, che viene pugnalato da Lucifero. Riuscito comunque a ritornare all’ovile, si subisce quello che potremmo definire un meritatissimo cazziatone da parte dei ragazzi, che gli chiedono quanto si sia ammattito per dar retta a Lucifero. Dean però si scusa anche, per non aver capito che Castiel fosse in realtà prigioniero (ma la colpa è tutta dell’angioletto qui eh, i boys non c’entrano davvero nulla!).
Il team free will, di nuovo al completo, decide allora di richiamare uno specialista, cioè Donatello, il profeta. Kevin, nella dimensione Apocalypse now, è riuscito ad aprire il varco tramite la tavoletta angelica. I ragazzi non ce l’hanno (chiedo venia, non mi ricordo che fine abbia fatto), ma hanno quella dei demoni e sono pronti a sfruttarla. Mentre Donatello si mette all’opera, loro si mettono sulle tracce di Lucy, sperando di beccarlo ancora indebolito.
Il nostro Diavolo intanto patisce per la prima volta le pene dell’esser mortale, a partire dal freddo. Tramite un senza tetto sente il nome di Sister Jo, una guaritrice. La guaritrice in realtà altri non è che un angelo, Anael (e, oltre a quello, è la moglie di Jensen!). Lucifero è dell’idea di ucciderla subito e prenderle la grazia, ma la donna si offre di fare da carburante ambulante. Lui potrà prenderle la grazia poco alla volta, mentre lei si ricarica. Continua a dire che il loro è un aiuto reciproco. Ma che intende?
Appunto perché dicevamo che in questo episodio praticamente ritornano tutti o quasi, ecco a noi anche il nostro Men of Letter del cuore (forse solo il mio, lo ammetto, ma io lo adoro). Mr Ketch è stato sguinzagliato alla ricerca di Lucifero da Asmodeus, che sa bene di essere il primo della lista del diavolo. Il poveretto però viene fermato da Cass (che per una volta si dimostra utile) e messo nel bagagliaio di Baby.

Tramite la sua carta di credito, i Winchester rintracciano Anael, che con le guarigioni sta facendo un sacco di soldi. Mentre è con Lucifero, scopriamo che l’angelo preferisce di gran lunga stare tra gli umani dato che tra gli angeli era un’impiegata di bassissimo livello. Con un abile mossa di doppio gioco, Anael riesce a scappare con Lucifero, che intanto si dimostra ai Winchester non così malandato grazie alla Grazia della sua nuova amica del cuore.
Ketch, che sopraggiunge, propone ai ragazzi di nuovo di collaborare e per accattivarseli ammette per chi lavora.
Il suo capo, intanto, con un tranello da incantatore, sembra convincere Donatello a passargli le informazioni riguardo all’apertura del portale. Asmodeus meno degli altri vuole Michele tra le scatole, perchè proprio non ne ha bisogno.
Per finire in bellezza, i nostri autori ci regalano non uno ma due super colpi di scena.
Il primo è il piano di Anael, che finalmente capiamo. L’angelo ha sempre voluto essere di più che solo una “premi bottone”, e la collaborazione con Lucifero le serve proprio a questo. Infatti porta il Diavolo all’accesso del Paradiso. Con una campagna elettorale d’effetto, piena di promesse come “vi ridarò le ali e creerò nuovi angeli” Lucifero riesce, di nuovo!, a guadagnarsi la leadership del Paradiso (con accanto la sua bella amica)! In due giorni è passato da barbone a presidente. Se non è ambizione questa!
Infine, scopriamo a cosa stava lavorando Asmodeus. Ketch gli riporta gli aggiornamenti sul recupero di energie di Lucifero, ma il demone non pare affatto preoccupato dato che è in possesso di un’arma eccezionale. E no, non si tratta di un’altra Mano di Dio, come io pensavo, ma di una spada degli Arcangeli. Ketch, giustamente, asserisce che solo un arcangelo la può utilizzare, e Asmodeus allora mostra il suo vero asso nella manica. Io lo sapevo, io lo sapevo, io lo sapevo… e infatti appare in forma pessimissima… il nostro Gabriel!!!

Allora, alleluja intanto. Ci eravamo un po’ stancanti di questa moria di fillers, o no? Finalmente sappiamo cosa stava facendo Asmodeus e abbiamo dato un po’ di lustro a Lucifero.
Partendo da lui, devo dire che il personaggio di Anael e l’interpretazione di Daneel mi sono piaciuti molto. Lei è perfetta per il ruolo, che sembra buona e poi ha quel pizzico di malizia che la rende furba. Credo a questo punto che il suo non sarà solo un cammeo ma una parte un po’ più costruita, visto l’andazzo, e il che non può che essere un bene per l’aggiunta una volta tanto di una mano femminile. Sarà anche interessante capire le sue idee per sistemare le cose, e come riuscirà a manovrare Lucifero (se mai una cosa così fosse possibile).
Passiamo al lato dei cacciatori, che in questo episodio hanno fatto un po’ da sponda, essendo più dedicato ai cattivi (e ci sta, una volta tanto). Dire che Castiel si meritava di essere preso per i capelli per l’idea brillante che ha avuto è dire poco, e anzi i ragazzi sono stati gentili. Il nostro angelo però si ribadisce con un unico scopo, cioè salvare Jack, che ha promesso di proteggere. Speriamo che si riveli utile, nei prossimi episodi, e non solo una fonte di pasticci.
È la volta del lato demoniaco della questione, primo su tutti Ketch. Io non lo capisco. Che intenzioni ha? Vuole salvare Mary perché innamorato? Si è davvero redento (mmmm, improbabile ma non impossibile)? Sta di fatto che lo adoro, e che mi piacerebbe rivederlo in azione come si deve.
Per ultimo, il super twist dell’episodio: Gabriel! Già solo il fatto che sia mezzo torturato rende la sua apparizione sicuramente più credibile e accettabile rispetto a quella di Castiel che torna in una cabina telefonica e dice “ehi ciao sono qui, passate a prendermi?”.
Perché è vero che tutti ma proprio tutti tornano in Supernatural, però bisogna anche farlo con cautela e motivazione per evitare il rischio della perdita del pathos da parte nostra.
Detto questo, è una figata riavere a bordo Richard, anche se in realtà non se ne è mai andato (e basta andare a vedere i nomi dei registi, dove ogni tanto spunta fuori). Gabriel è stato uno dei miei personaggi preferiti, quindi capire come si muoverà adesso, se è dalla parte “cattiva” o da quella “buona” (anche se uccidere Lucifero non può che essere un bene) sarà davvero interessante.
Alla prossima!
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