Supernatural 13×20 “Unfinished Business”
Rieccoci con il nostro amato show, e anche questa volta possiamo nettamente dividere l’episodio in due.
Partiamo subito con Jack e Mary, dato che non li abbiamo visti per un po’.
Dalle loro parole, ipotizziamo subito che il piccolo Jack, dopo aver fatto fuori Zacaria (e come non amarlo per questo), ha continuato a incasellare vittorie nella schiera angelica. Ed è facile ipotizzare che, data la giovanissima età del nephilim, si monti un po’ la testa. La sua idea è quella di buttarsi a bomba contro Michele, ma Mary lo placa, almeno per un attimo, chiedendogli di aspettare almeno Bobby per decidere con lui. Alla notizia che la fortezza degli angeli è stata abbandonata (notizia confermata dalle visioni di Jack, che a quanto pare è migliorato tantissimo e le controlla senza alcun problema), il giovane decide di intervenire, portando con sé Mary e gli altri della truppa.
Ad attenderli non c’è effettivamente nessuno, se non una mappa su cui sono state spostate tutte le pedine dell’esercito degli angeli, a mo’ di schema di guerra. Mary ne resta turbata, teme che sia una trappola, nonostante le rimostranze di Jack, che continua sulla via dell’attacco. In quel momento però viene trovato Kevin, che era rimasto abbandonato nelle segrete. Il nostro adorato profeta se la sta passando malissimo. Morso dai sensi di colpa per aver aiutato Michele, nonostante il suo ruolo di Profeta che lo lega agli angeli, confessa quanto sa: Michele ormai è in possesso dell’incantesimo per aprire il portale e sta portando le sue forze dove il confine tra i due mondi è più labile. Purtroppo il nostro Kevin non ha solo quello da dire. Infatti porta sul petto un simbolo angelico. L’intento di Michele, attraverso un Kevin che la vuole fare finita, è quello di far soffrire Jack. Infatti Kevin, letteralmente, esplode, portando con sé gi altri combattenti. L’unica che si salva è Mary, a cui Jack stesso fa scudo. Il nostro ragazzo impara così a sue spese che non basta essere forti per sconfiggere un nemico del calibro di Michele.
Passiamo adesso nella nostra dimensione, dove ritroviamo Gabriel. Il Trickster uccide un mostro, che non abbiamo mai visto, ma resta gravemente ferito. Infatti non è messo benissimo con la questione Grazia, e ci mette ancora moltissimo a “ricaricarsi” e quindi non gli resta che presentarsi alla porta dei Winchester che nel frattempo erano sulle sue tracce grazie agli incantesimi della rinsavita Rowena. Peccato che dopo cinque minuti i fratelli di Fenrir, il mostro ucciso dall’arcangelo, irrompano nella stanza. I ragazzi riescono ad ucciderne un secondo, e finalmente scoprono di chi si tratta: tre semidei nordici figli di niente proprio di meno che… Loki (io lo avevo capito subito, non ci voleva un genio). Esatto, perchè il nostro Gabriele da qualcuno ha imparato e quel qualcuno è il dio nordico degli inganni, Loki. Gabriel lo ha trovato ai tempi della faida tra i suoi fratelli e i due hanno ben deciso che una mano lava l’altra. Loki ha passato tutti i trucchi all’angelo, cedendogli addirittura la sua identità. Lo stesso Loki però ha deciso di vendere Gabriel ad Asmodeus tramite i suoi figli (con cui Gabriel stava facendo bisboccia) e questo l’arcangelo non può dimenticarlo.
I Winchester decidono di fare un patto con lui, per aiutarsi a vicenda, e lo accompagnano in un hotel, in cui si trova il dio. Mentre Sam e Gabriel affrontano il figliolo rimasto, Dean approfitta del momento per cercare direttamente Loki, e scopre che la vendita dell’angelo era una vendetta di Loki. Infatti reputa Gabriel responsabile della morte di Odino, suo padre, avvenuta per mano di Lucifero. Per Loki Gabriel doveva solo starne fuori, e tutti gli altri dei ne sarebbero usciti illesi. Dean, che non ha tempo da perdere, decide di attaccare tagliando corto, ma scopre ben presto che quello con cui ha a che fare è un ologramma. Il Loki vero infatti è da tutt’altra parte, con Gabriel. I due finalmente sono faccia a faccia. Il dio ribadisce la sua posizione contro Gabriel, che non è stato capace di mantenere la promessa di tenersi alla larga dalla sua famiglia ma nemmeno di essere presente. Gabriel riesce a uccidere il dio (almeno, così pare, trattandosi del dio degli inganni!) ma le parole udite devono aver fatto effetto, perchè anche lui si unisce al Team Free Will 2.0.
Infine, abbiamo un bel confronto tra i nostri ragazzi, ultimamente poco protagonisti dello show. Sam è scocciatissimo del fatto che, ancora, Dean lo abbia messo da parte. In realtà il nostro fratello senior è solo molto molto preoccupato di ciò che può accadere. Ha già visto la lotta tra Michele e Lucifero ed è finita con la morte di suo fratello. Non ha intenzione di vederlo accadere di nuovo. Ma Sam non è più un ragazzino, è cresciuto e non solo sa badare a sé stesso ma può ricambiare le cure del fratello. Infatti gli assicura che tutto quello che accadrà, lo affronteranno insieme.
Devo dire che questo episodio mi è piaciuto dato che abbiamo avuto la risposta a un paio di dubbi/rimostranze di settimana scorsa. Intanto, ci hanno fatto la cortesia di darci la storia di Gabriel, anche se tuttora non sono convintissima dell’utilizzo del personaggio di Asmodeus. Mi chiedo perché non è entrato in gioco prima (visto che Crowley, per quanto adorato da noi era diventato molto debole) e se mai riceverà un seguito la storia dei suoi mostri, che solo Jack poteva rilasciare (vi ricordate, uno dei primissimi episodi?). Invece mi è piaciuto il ricorso a Loki e l’utilizzo della mitologia nordica, dato che ogni tanto è bello cambiare.
Anche la sezione apocalittica mi è piaciuta. Infatti trovo credibile l’atteggiamento di Jack che vuole a tutti i costi finire subito la partita, dimenticandosi di fare i conti con chi ne sa molto più di lui. Purtroppo abbiamo anche (di nuovo) salutato il nostro Kevin, che abbiamo visto estremamente provato dal suo servizio per Michele. Come immaginavo, però, la sua nuova dipartita non mi ha colpita quanto la prima volta che è successo. Un po’ perché lo abbiamo visto davvero poco, un po’ perché già ce lo aspettavamo. Insomma, la logica dei ritorni forzati continua a non funzionare benissimo.
Da premiare le battute finali tra i nostri ragazzi, che davvero spesso sembrano ai margini della storia e non protagonisti. Infatti i Winchester non hanno una storyline ben definita quest’anno, stanno solo affrontando quello che succede. Quindi ogni tanto ricordare il loro rapporto non fa male.
Siamo alle battute finali, ormai non ci resta che iniziare le ipotesi per il finale di stagione!
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