The 100 5×12 “Damocles part one” recensione
Ci accingiamo al gran finale di stagione con parecchie spade di Damocle che pendono sulle teste dei nostri amati personaggi. Abby ormai è pulita ed ha curato gli uomini di McCreary. Kane è entusiasta di vederla come quando escono le date degli esami e scopri che ne avrai fino a fine luglio. Hanno fatto cose terribili ok, le hanno fatte tutti, hanno provato a sistemare le cose (cioè Kane per sistemare le cose ha mandato a morire la Wonkru però ok, diciamo che secondo lui era il male minore). Adesso sono di nuovo insieme, perchè non è felice? Che poi si sa, in The 100 la felicità dura un attimo. E allora perchè non coglierla? Che non si sa cosa può accadere. Ed infatti arriva Vinson. La sua gelosia è quasi tenera. Anzi senza il quasi, lui ci tiene veramente ad Abby. Quindi perchè non uccidere l’uomo che ama? E così abbiamo Kane accoltellato e azzannato alla gola. Che ne sarà di lui?
Nel frattempo alla Wonkru è stata tesa una trappola nella gola, grazie a Diyoza e Kane che hanno spifferato tutto a McCreary. Alcuni sono morti, altri feriti, parecchi sono riusciti a rientrare alla base ma che ne sarà di loro senza acqua e cibo? e senza un capo? Si perchè Octavia e Bellamy sono rimasti sul luogo dell’attentato con Indra e Gaia, ferita gravemente. Che ne sarà di lei?
La spacekru può fare ben poco. Sono in inferiorità numerica. Anche quando si sono resi conto di essere finiti in una trappola non hanno potuto aiutare gli altri. Echo si incarica di andare a prendere il Comandante ma a causa del tradimento di Clarke che si ostina a proteggere Madi a scapito di tutti, Raven e Shaw vengono catturati. Salvo poi pentirsi delle sue decisioni, appena in tempo per salvare Echo, dirle di andarsi a riprendere Bellamy ed affidarle Madi (May we meet again). Ma Raven e Shaw sono ancora nelle loro mani. E quando la tua unica soluzione è farti friggere dal collare per non pilotare l’attacco coi missili contro la Wonkru vuol dire che davvero non ci sono soluzioni. Che succederà?
Di buono c’è che Octavia ha capito tutti i suoi errori, ha capito che sono colpa sua, delle sue decisioni, le morti tra la sua gente. E quando decide di immolarsi davvero (mi sacrifico per il bene di tutti) per lasciare scappare il fratello con Indra e Gaia (My brother my responsability) ecco che arriva il Rover con una Emori che spara neanche fosse Rambo, una Madi che guida neanche fosse Colin McRae (campione di rally ndr) e un Murphy col suo solito tocco di humour e confusione che traggono in salvo in 4. Echo ha condotto una missione esemplare con un ottimo team ma adesso come faranno ad evitare i missili? E quindi ad evitare altri morti? E come si riuniranno ai loro amici (e anche a Clarke dai) trattenuti da McCreary?
E alla fine di tutto questo, la valle sarà ancora vivibile per chi resta?
Tra sette giorni tutte le domande avranno le risposte. Si spera. Di sicuro avremo molto di più di ciò che ci aspettiamo.
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