The Walking Dead 8×09 “Onore”: recensione dell’episodio
La morte di Carl Grimes (Chandler Riggs) è l’epicentro della première di metà stagione di The Walking Dead 8. Attesa e preannunciata da due mesi, nessun appassionato della serie poteva considerarsi pronto al lungo addio al figlio di Rick (Andrew Lincoln). Carl muore, e con lui si affievolisce la speranza di cui per otto stagioni è stato la personificazione: il prezzo della guerra stavolta è stato troppo alto, e Rick lo scopre troppo tardi.
Carl viene morso da uno zombie durante il suo viaggio nei boschi assieme al suo nuovo amico Siddiq (Avi Nash) nell’episodio “Il re, la vedova e Rick” (8.06). Siddiq viene sopraffatto dal numero di vaganti che appaiono ed è Carl a giungere in suo soccorso, avendo imparato dal padre a non abbandonare nessuno: sarà questo gesto di totale altruismo che lo porterà ad essere morso da un vagante, condannandolo a morte certa. Il giovane Grimes mostrerà la ferita all’addome soltanto due episodi dopo, nel finale di metà stagione: quando Carl rivela al padre il suo destino il mondo di Rick perde la sua luce.
Quello a cui assistiamo è il racconto dell’ultimo giorno sulla Terra di Carl: dalle foto con la sorellina Judith agli addii con Daryl (Norman Reedus) e Michonne (Danai Gurira) che ormai considera come una madre, Carl non ha rabbia per ciò che gli è successo. Carl sa che morirà a causa di una disattenzione, di un imprevisto, di una sfortunata coincidenza: si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato. “È successo” continua a ripetere Carl al padre, distrutto e incredulo. Non è tanto il come muore Carl a segnare questo episodio, bensì come decide di morire.
Carl non si arrende al suo destino e decide di vivere gli ultimi momenti della sua vita accogliendo la natura dell’esistenza umana per ciò che è: speranza e gratitudine. Queste sono le sue ultime parole: Carl tramanda a Rick la visione, la volontà di un futuro di pace e unione per Alexandra, Hilltop e il Regno, un futuro dove c’è un posto persino per Negan (Jeffrey Dean Morgan).
“Tutto quello che ho fatto era per te” dice Rick a Carl: ogni lotta, dal Governatore ai Salvatori, Rick l’ha intrapresa per consegnare al figlio un futuro migliore. È per Carl che Rick non ha mai mollato e ha continuato a combattere, persino contro sé stesso. Le morti di Shane, Lori, Beth, Glenn, Abraham e infine Sasha: tutto era giustificato dalla speranza di una vita felice per Carl, ma ora che Rick si trova di fronte alla consapevolezza di non aver potuto proteggere suo figlio, tutto quello che rimane è un uomo distrutto pronto a fare i conti con la propria mortalità.
Carl si conferma un eroe anche nell’ultimo gesto in vita: brandendo la pistola, il giovane solleva Rick e Michonne dal compiere ciò che si è ritrovato a fare prima che sua madre Lori si trasformasse. Da solo, illuminato dalla luce della luna che attraversa le vetrate infrante, Carl muore sparandosi alla testa, ma questo non viene mostrato e va bene così. Mentre fuori albeggia, Rick e Michonne accolgono il suono del proiettile come l’inizio della loro condanna: sopravvivere al ricordo di Carl.
La visione di Carl è un sogno per Rick: ecco spiegato il significato del flash forward con Rick invecchiato che abbiamo visto all’inizio dell’ottava stagione di The Walking Dead. Dove Carl vede speranza e opportunità, Rick vede utopia: adesso che suo figlio è morto un futuro migliore può soltanto visitarlo nei suoi sogni, quando si addormenta stremato riparato sotto un albero.
L’altra morte illustre dell’episodio è quella di Gavin (Jayson Warner Smith), il Salvatore che si è ritrovato ad affrontare Ezekiel (Khary Payton) e la gente del Regno. Morgan (Lennie James) passa la maggior parte dell’episodio a cercare di ucciderlo andando contro la volontà di Carol (Melissa McBride), ma alla fine sarà il piccolo Henry (Macsen Lintz) ad uccidere Gavin. La storia si ripete: proprio come fu per Carl, bambini costretti a diventare adulti troppo in fretta e a prendere parte a conflitti e spargimenti di sangue dai quali sarebbero potuti essere risparmiati.
La visione di Carl diventerà realtà o rimarrà un’utopia? Come farà Rick ad andare avanti ora che ha perso la sua unica ragione di vita? La seconda metà dell’ottava stagione di The Walking Dead debutta con un presagio ben più cupo e drammatico di tutto ciò che abbiamo visto fino ad ora.
Un saluto alle pagine amiche:
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Pandimiglio dice
Rici vive.
Carl ….una delle più belle interpretazioni di TWD